HIGHLY STRUNG - 1983
Camino royale -
Cell 151 - Always somewhere else -
Walking through walls - Give it away - Weightless -
Group therapy - India rubber man - Hackett to pieces
Se Cured
perlomeno stupisce per essere un album di "stacco" col passato, Higly Strung non
puo' vantare nemmeno quella singolarita' e finisce con l'essere un album tra i
piu' inessenziali della produzione di Hackett.
Teso tra un arrangiamento commerciale nel senso piu' deleterio del
termine (non a caso, la Charisma sta per essere assorbita dal colosso Virgin) ed
un eccesso di sintetizzatori che suona come una contraddizione in termini per un
chitarrista che si lamentava di non avere abbastanza spazio nei Genesis, il disco si
trascina tra canzoncine senza pretese e motivetti a base di batteria elettronica.
Gia' da Cured non c'e' piu' neppure il flauto del fratello John, solo le tastiere di
Nick Magnus; e allora tastiere, tastiere, tastiere
ovunque. Unico aspetto degno di interesse e' il fatto che i
brani sono cantati direttamente da Hackett, che ha fatto progressi davvero
degni di nota nel controllo della voce.
Highly Strung lascia talmente indifferenti che persino scriverne
una breve recensione e' un'impresa titanica.