Caro Alius, mi attendevo stamattina d'essere battuto sul tempo da parte di Alain, ma evidentemente sta preparando un messaggione al vetriolo di proporzioni tali da non essere riuscito a completarlo in serata.
Nell'attesa del suo immancabile scritto (non risucirà a resistere!
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), inizio a precisare io che il testo che hai riportato sembra compilato da un ragazzino nato nella breve era dei CD, in possesso di un impianto Hi-Fi di prestazioni discutibili (o forse, come vedremo a breve, solo munito di personal computer e cuffiette), e soprattutto che i
Long Playing non li ha mai veramente ascoltati se non per sentito dire. Inoltre l'intero scritto presenta come "fatti scientifici incontrovertibili" tutta una serie di opinioni personali (sue) più una grande quantità di affermazioni che da lungo tempo sono in realtà oggetto di dibattito.
Provo a commentare punto a punto, separando i
fatti non veri da quelli
opinabili da quelli
veri. Quest'ultima categoria, come si osserverà, rimarrà vuota o quasi.
il Compact Disc Digital Audio [...] ha un solo difetto: era nato praticamente perfetto.
il CD è nato perfetto e ai suoi creatori, fra cui l'inventore James T. Russell oggi 91enne, dovremmo erigere un monumento.
FALSO Il concetto che il CD secondo l'autore dello scritto sia "nato perfetto" è ribadito ben due volte, e già solo l'idea mi fà sganasciare dal ridere al pensiero di come reagirà Alain!
![Sganasciato [:-D]](./images/smilies/smile_laugh.gif)
Ovviamente non è vero: il CD ha numerosissimi difetti e limiti che investono diversi aspetti, da quello strettamente sonoro a quello dei materiali a quello estetico a quello ecologico più tanti altri (in parte giungeremo a discuterli). Queste affermazioni sono utili unicamente a comprendere che il redattore di queste righe è fortemente opinionato e non sta guardando alla realtà dei fatti con distacco scientifico, ma parte dall'assioma indiscutibile che il CD debba essere per forza superiore a priori.
L'avvento del CD ha segnato inoltre la distruzione del mercato musicale come era stato conosciuto fin lì, con conseguenze rispetto alla qualità della musica distribuita su cui abbiamo speso fin troppe parole su queste pagine; di conseguenza personalmente mi guarderei bene dal proporre Russel per un monumento. Altrimenti il monumento lo facciamo pure a Kalashnikov visto che il fucile mitragliatore che porta il suo nome è in effetti efficientissimo (e quello sì: in modo misurabile).
Negli ultimi anni il mercato della musica è dominato da una parte dalla musica digitale in streaming, nella stragrande maggioranza dei casi compressa (e quindi con perdita) e poi magari inviata a delle cuffie Bluetooth (ecco un'ulteriore compressione) e poi forse con soppressione del rumore (altra modifica dell'onda originale), quindi tutt'altro che 'alta-fedeltà'...
FUORI TEMA Questo ragionamento non c'entra nulla con la qualità dei 33 giri, e inoltre bisognerebbe spiegare al giovine che l'arte di digitalizzare e pasticciare i segnali (vedasi nei post precedenti i discorsi sulla
loudness war e sul
brickwalling) ha preso il sopravvento proprio con la nascita dell'audio digitale, e quindi del CD.
è appunto tornato di moda il vinile, con sedicenti esperti che dicono che "sia meglio" del CD.
QUESTIONABILE Le ragioni per cui il 33 giri è tornato di moda hanno molte sfaccettature (dimensioni e aspetto del
media, desiderio di possesso fisico dell'oggetto, piacere di mettere assieme una propria discoteca, nostalgia della bella musica del passato, investimento collezionistico, ecc ecc ecc) solo in minima parte o per nulla legate a questioni di qualità audio. Comunque, il fatto stesso che dopo 40 anni vi siano ancora molti cultori del buon ascolto che continuano a preferire il 33 giri, anziché essere posto in ridicolo dovrebbe casomai instillare nei meno esperti il dubbio che forse la "superiorità" del CD è quantomeno questionabile o dibattibile.
E che spendono anche il doppio per avere una qualità decisamente inferiore!
FALSO Siamo nuovamente di fronte ad un assioma ritenuto vero a priori, senza alcuna sostanziazione dell'affermazione (invero assai spericolata).
Se per "migliore" si intende la rappresentazione più possibile fedele al suono originale che l'artista ha prodotto (e l'acronimo Hi-Fi sintetizza questo: alta fedeltà) allora fra CD e vinile non c'è proprio confronto.
FALSO Il confronto invece c'è eccome, difatti dopo 40 anni ancora se ne discute.
E il CD 40 anni fa aveva già raggiunto il massimo livello nel rappresentare queste due grandezze per quanto sia possibile discernere dall'orecchio umano.
FALSO Ulteriore affermazione assiomatica palesemente non rispondente al vero. Il CD era stato semplicemente progettato in modo da avere una qualità audio "razionalmente ragionevole", compatibile con una industrializzazione ed una commercializzazione a prezzi accettabili dal mercato. Il "livello massimo" non è certo quello che è stato definito nello standard fissato per il CD.
Tant'è che versioni successive, come il DVD-audio e il SuperAudioCD (SACD), non sono riuscite a migliorare la riproduzione sonora rispetto al CD, quando fatte ascoltare anche a tecnici del suono ed esperti, in test in doppio cieco.
Perché? Perché il CD ha un campionamento digitale che copre al meglio sia la frequenza (44,1 kHz, cioè fino a 22 kHz sonori) che la gamma dinamica (16 bit, cioè 96 dB di ampiezza) udibile dall'orecchio umano. Aumentare questo campionamento, come hanno fatto SACD e DVD-Audio (96 kHz e 24 bit), si è rilevato essere inutile alle luce di prove empiriche.
FALSO È vero l'esatto contrario: le prove di confronto tra CD normale e SACD rivelavano una differenza talmente netta, che per lungo tempo sulle riviste di settore si è addirittura insinuato che i CD venissero "stampati peggio" a bella posta onde rendere palese la supremazia del SACD e spingerne la diffusione e le vendite. Le ragioni per cui il SACD non si è diffuso sono di tutt'altra natura: costo (spropositato), dimensioni e peso (da cinto erniario) dei lettori da un lato, costo (spropositato) dei dischetti e limitatissimo numero di titoli disponibili dall'altro, disinteresse del pubblico generalista per un prodotto che suonasse ancor meglio del CD. Persino io che sono un maniaco di queste cose non ho mai acquistato nè lettori nè dischetti SACD.
Il vinile semplicemente restituisce l'onda sonora con valori molto inferiori, rispetto al CD, per risposta in frequenza
DISCUTIBILE Non c'è praticamente fonorivelatore degno di questo nome che non raggiunga i 20 KHz del CD, anzi alcuni modelli del passato (come i quadrifonici a taglio Shibata) raggiungevano anche i 40-50 KHz polverizzando qualsiasi CD. Piuttosto, molti fonorivelatori sono costruiti appositamente (e molti dischi incisi appositamente) con un
rolloff morbido delle frequenze più acute che ha lo scopo di limitare la fatica d'ascolto. Difatti la critica più comune rivolta a numerose incisioni su CD è di avere un suono "aspro" oppure "innaturale" e di generare di conseguenza una fatica d'ascolto terribile. A parer mio questa è la dimostrazione che né l'alta fedeltà, né tantomeno la piacevolezza d'ascolto, non si misurano solo in termini di risposta in frequenza.
e gamma dinamica (70 dB di un buon vinile contro i 96 dB del CD, circa 20 volte in meno essendo i dB logaritmici).
DISCUTIBILE È così sul libretto dei dati tecnici, ma abbiamo detto proprio nei giorni scorsi (
loudness war, brickwalling e compagnia) che la gamma dinamica in teoria disponibile sul CD viene intenzionalmente ammazzata. Nuovamente: la piacevolezza d'ascolto non si misura con un numerino scritto sui fogli tecnici dello standard progettuale.
A qualcuno potrà piacere il suo suono, la puntina che scoppietta quando trova un granello di polvere ecc.
FALSO Questa non è che una
stupidaggine, che dimostra la scarsissima dimestichezza dell'autore con stampe (nel senso di
pressing) di buona qualità, ascoltate in modo adeguato.
ma è bene sapere che rispetto al segnale sonoro originale la resa è ben diversa, e ben inferiore rispetto a quella del CD. Quindi chi ascolta un vinile sente qualcosa di maggiormente 'diverso' rispetto al CD e soprattutto rispetto a quanto l'artista ha effettivamente prodotto.
FALSO È vero che la resa sonora è diversa, ma di nuovo è un assioma a priori che sia diversa nel senso di inferiore. Che sia diversa in senso peggiorativo rispetto a quanto ha fatto un artista, poi, lo dovrebbe dire l'artista stesso. Non mi risulta che ci sia mai stato un artista che si sia opposto alla pubblicazione di una sua opera su 33 giri perché "è ben inferiore rispetto al CD". Anzi, solitamente per un artista la pubblicazione su 33 giri è un
punto d'arrivo che lo consacra come una celebrità.
Inoltre il vinile ha problemi con l'usura della traccia (ogni volta che viene suonato si consuma e la volta successiva la resa peggiora)
FALSO Altra
stupidaggine incredibile che dimostra unicamente la totale mancanza d'esperienza con i 33 giri dell'autore dello scritto. Forse pensava ai vecchi grammofoni d'anteguerra, con la testina che pesava mezzo kilo? Ebbene, devo dargli una notizia: persino in quel caso estremo, tra gli appassionati c'è dibattito se un grammofono usato in un certo modo generi o meno un'usura realmente udibile o misurabile.
la separazione dei canali destro e sinistro (circa 30 dB contro gli oltre 100 dB del CD, perché l'unica puntina rileva entrambi i canali audio sullo stesso solco e un po' li mescola), e risente poi delle vibrazioni, delle variazioni di velocità del disco, della non perfetta tangenza della puntina nella traccia e del basso rapporto segnale/rumore di fondo.
DISCUTIBILE Per non dilungarmi non passo in rassegna singolarmente questa miscela di affermazioni in parte vere in parte no. In generale, comunque, il loro effetto sulla resa audio finale è quantomeno discutibile, e difatti è oggetto di dibattito da 40 anni. Sul risentire le vibrazioni caliamo un velo pietoso perché penso sia esperienza di tutti aver sentito un CD "saltare" per effetto di un colpetto da nulla.
E infine del 'problema' dell'equalizzazione RIAA, una compressione delle basse frequenze in registrazione e successiva amplificazione in riproduzione per ovviare ai limiti fisici dell'accoppiata puntina-solco alle basse frequenze e aumentare lo spazio per le tracce. Ma questo inserisce un equalizzatore nella catena con i tutti i problemi del caso, primo fra tutti standard e taratura.
FALSO Problema? Quale problema? La curva di equalizzazione RIAA è chiaramente definita e correttamente implementata da tanti decenni. Lo standard è chiarissimo. Non c'è nessuna "taratura" da effettuare. Inserire una qualche forma di "equalizzazione" nella catena sonora non è affatto un problema, ve ne sono di diversa natura in ogni catena di amplificazione, magari mimetizzati sotto forma di curve di risposta di componenti passivi (o anche attivi) o di anelli di controreazione, senza che l'utente finale manco lo sappia o se ne renda conto; è una cosa del tutto normale. Se alla fine tra un apparecchio e un altro c'è una microscopica differenza nell'implementazione della curva RIAA, posso assicurare che questa differenza è resa del tutto trascurabile da altre differenze di tutt'altra magnitudine, quali ad esempio la risposta in frequenza dei diffusori, il loro posizionamento in ambiente, la forma e la riflettività della sala d'ascolto e un'infinità di altri parametri di fronte ai quali letteralmente scompare.
Tutti difetti che il CD non ha.
FALSO In parte li ha, e poi ne ha di molto peggiori che in questo scritto vengono taciuti ad arte. Vogliamo ad esempio parlare del campionamento e della digitalizzazione del segnale? Cioè da un lato campioniamo e digitalizziamo come in macelleria, dall'altro ci dovremmo preoccupare della curva RIAA che forse non è esattamente curva come nei sogni?
Il CD è inoltre (quasi) eterno e non ha errori di lettura
FALSO
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Oddio che ridere, non vedo l'ora che Alain raggiunga questa frase!!!
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Non perdo nemmeno tempo a rispondere!
basti pensare che un lettore CD-ROM per computer, da una decina di euro, gira a velocità 52x e -grazie alle informazioni ridondanti per il controllo errori- non sbaglia un bit sui 5 miliardi contenuti (perché se un bit errato nella riproduzione audio non si nota neanche, in un programma per calcolatore può mandarlo in errore).
FUORI TEMA Cosa c'entra come un calcolatore legge un CD-ROM? Non si stava parlando di CD audio? Ma poi: c'è veramente ridondanza nelle informazioni stipate in un CD audio, lo standard lo prevedeva? A me pare che fosse previsto solo un circuito (peraltro criticatissimo agli albori del CD!) di ricostruzione del segnale perso dagli errori di lettura - i famosi "errori" che secondo l'autore dello scritto non ci sarebbero!!! In ogni caso, questa frase del tutto superflua ha solo l'effetto di far maturare il sospetto che l'autore non possegga un vero impianto hi-fi ma si limiti ad ascoltare i CD usando un computer e delle cuffiette.
C'è poi l'aspetto ambientale: il vinile utilizza più materiale plastico come supporto (10 volte di più) e anche il processo di produzione è maggiormente inquinante rispetto a quello del CD.
QUESTIONABILE In teoria un 33 giri può essere stampato anche su un supporto sottile come un foglio di carta; ho diversi dischi promozionali (allegati a riviste ecc.) di questo tipo. La ragione per cui si usano normalmente supporti pesanti (i classici 180 gr) o molto pesanti (i 200-210 gr delle edizioni più prestigiose) è perché c'è un consenso generale che più spesso e più pesante è il supporto, migliore è la stabilità e quindi il suono. Non ho idea se il processo di produzione sia veramente più inquinante rispetto a quello dei CD (ma mi piace ricordare che, al tempo del suo lancio, i produttori di CD calcavano tantissimo la mano su quanto fosse complesso e dispendioso produrre i CD, allo scopo di giustificare gli esosi prezzi a cui venivano immessi sul mercato). Possiamo invece dire qualcosa sul prodotto finale: un 33 giri è interamente riciclabile, essendo composto da cloruro di polivinile e da carta e cartoncino per la custodia, tutti materiali pregiati ad altissima riciclabilità. Viceversa il CD è un misto inscindibile di policarbonato con metalli annegati, e in quanto tale
dev'essere smaltito nel residuo secco indifferenziato.Infine, la cosa più divertente di chi dice che il vinile sia "migliore" rispetto al CD è che non sa, o non si rende conto, che i costosi vinili degli ultimi anni sono tutti stampati partendo da... master digitali! Quindi se è vero che la digitalizzazione faccia perdere qualcosa (ed è normale), i loro vinili sono tutt'al più una copia peggiore di un... CD.
FALSO Lo sanno tutti. Ma veramente l'autore pensa che un appassionato di hi-fi possa non sapere una cosa del genere? Tutti lo sanno. Il punto difatti non è che si parta da un master digitale, il vero punto è: quel master digitale, "ridotto" a livello
consumer, suonerà meglio ri-triturato in digitale su un CD, o riversato in analogico su un LP? Che gli LP siano una copia peggiore del master è del tutto ovvio (e lo sanno tutti), ma anche che il CD sia parimenti una copia peggiore del master è altrettanto ovvio e vero (e
dovrebbero saperlo tutti, ma l'autore invece pare ignorarlo completamente).
Ma se la gente crede all'omeopatia, all'osteopatia per non parlare degli oroscopi e della moltiplicazione dei pani e dei pesci, può anche benissimo credere che i vinili siano 'migliori' dei CD. Ma si tratta appunto di 'fede'.
DISCUTIBILE L'osteopatia non è una "fede" bensì una
professione sanitaria (d.d.l. 1324 del 22 dicembre 2017). Vien da ridere che parli di "fede nei vinili" proprio chi ha infarcito di assiomi assoluti e indiscutibili - tutti sempre ed univocamente a favore del CD - il suo intero discorso.
beati loro, forse vivono meglio di chi è pieno di dubbi, si interroga, approfondisce, sperimenta, verifica le ipotesi.
DISCUTIBILE Stupefacente chiosa, poiché descrive l'esatto contrario di quanto ha fatto l'autore, che ha impostato il suo intero ragionamento su assiomi e postulati dei quali ritiene d'avere la certezza assoluta.
================================ QUALCHE CONCLUSIONE (ETERNAMENTE PROVVISORIA) =============================================
Quale morale si può trarre da tutto questo lungo discorso? A mio parere la morale è che non è ben chiaro quali parametri misurabili possano agire sull'esperienza d'ascolto. I parametri realmente misurabili non riescono a dar completamente ragione della sensazione di fedeltà e/o naturalezza e/o piacevolezza dell'ascolto, mentre molti altri che sembrano essere rilevanti forse sono misurabili solo in minima parte o non lo sono affatto.
Sicuramente non basta avere risposta in frequenza da X ad Y e gamma dinamica Z, altrimenti non si spiegherebbe come mai dopo 40 anni ancora il dibattito sia sempre aperto.
La mia visione personale del problema è in realtà estremamente semplice: ci sono molti CD che suonano in modo semplicemente ORRENDO nonostante i loro fenomenali dati di targa, mentre ci sono molti LP che nonostante sembrino partire svantaggiati sulla carta suonano incantevolmente bene. Di converso, ci sono molti CD che suonano decisamente bene, mentre vi sono molti LP i quali nonostante il fascino che emanano suonano irrimediabilmente male. Da questo punto di vista, non ho una preferenza a priori: in entrambe le categorie c'è cosa suona male e cosa suona bene, e in questo senso sono
sovrapponibili (ragione per cui, sempre a mio parere, il dibattito va avanti inesauribile da 40 anni ed è del tutto logico che sia così).
Come già spiegato più volte su queste pagine, la mia preferenza và nettamente al 33 giri, ma non perché in assoluto sia "superiore" al CD, ma perché trovo in generale l'esperienza d'ascolto estremamente più emozionante per un'infinità di ragioni che sconfinano dall'audio verso altre sfere percettive: la bellezza e le dimensioni della copertina e del disco, la bellezza ed il piacere di usare un giradischi d'altissima qualità, l'ascolto necessariamente inframmezzato da una pausa di ricapitolazione e di raccolta delle idee, il sottile appagamento che dà il vedere l'onda sonora letteralmente scolpita su un disco, il vederlo in movimento, l'ineffabile senso d'importanza che emana un supporto su cui è stata scritta la storia della grande musica, più tante altre ragioni. E poi certo: anche perché suona maledettamente bene!
![Complice [;)]](./images/smilies/smile_wink.gif)