DANCE INTO THE LIGHT - 1996

Dance into the light - That's what you said (Spirit of '65) - Lorenzo - Just another story - Love police - Wear my hat - It's in your eyes - Oughta know by now - Take me down - The same moon - River so wide - No matter who - The times they are a-changin'


   Phil Collins si accorge degli errori compiuti,  e grazie anche ad una salutare frattura del polso a cui segue una necrosi ossea che lo terrorizza,  si riattacca alle percussioni con tale vigore che in quest'album non compare nemmeno l'ombra di una batteria elettronica!   Tornano i vecchi collaboratori,  primo fra tutti il fedele Daryl Stuermer,  e grandi cambiamenti rinnovano anche l'estetica di copertina:   la prima dal 1981 in cui non compaia un primissimo piano dell'autore.
   Ma e' troppo tardi:   Both Sides ha disaffezionato parte del pubblico,  e Collins deve fare i conti col primo album destinato a non entrare direttamente al vertice delle classifiche britanniche.   Peccato perche' c'e' davvero del buono in Dance Into The Light:   il brano omonimo,  Love Police e It's In Your Eyes sono di una vitalita' irresistibile;   e non e' male neanche il jazz appena accennato di Just Another Story.   Lascia un po' perplessi l'impronta in stile World Music di alcuni brani,  ma Collins stesso ebbe a confessare d'essere rimasto sinceramente impressionato dalla musica di Youssou N'Dour e di aver voluto rendere omaggio al genere.
   "Lorenzo" nasce da un testo toccante,  spedito a Collins da Michela Odone (figura materna immortalata da Susan Sarandon nel celebre film "L'olio di Lorenzo") con la speranza che Collins stesso lo volesse musicare.   Unico episodio un po' imbarazzante:   l'inessenziale cover di Bob Dylan The Times They Are A-changin',  che comunque intenerisce per la carica di vitalita' che Phil Collins intende trasmettere per suo tramite.   Un album solare,  quindi,  che si muove tra alti e bassi,  ma che avrebbe sicuramente meritato piu' successo del precedente Both Sides.

   Phil Collins ha ormai maturato la decisione di lasciare i Genesis,  ma con correttezza non rende pubblica la notizia per permettere ai colleghi di trovare con tranquillita' un sostituto.   Il 29 Marzo 1996,  infine,  le loro strade si separano definitivamente.