Topic ciclico ma vabbè chissene...
FROM GENESIS TO REVELATION:
M The serpent: una di quelle più rock, costruita su un bel riff (che poi confluirà in Twilight aleouse), con un testo non eccezionale ma musicalmente la trovo davvero riuscita.
P The conqueror: Peter sembra avere difficoltà nel cantarla (il testo è troppo lungo per le strofe), in teoria il testo è abbastanza interessante ma il brano è ripetitivo.
TRESPASS:
M Stagnation: se la gioca con The Knife. Bellissimo il testo, molto varia e tipicamente progressive, Peter in stato di grazia.
P Visions of Angels: non è affatto brutta, anzi, la cito solo perchè è quella che ascolto meno.
NURSERY CRYME:
M The musical box: uno dei pezzi più famosi e celebrati del gruppo, impossibile non citarlo
P For Absent friends: come Visions of angels, non è affatto un pezzo brutto, ma non ai livelli degli altri.
FOXTROT:
M Supper's ready: non una delle migliori suite ma LA suite. 23 minuti pieni di idee, invenzioni, di trovate che da sole fanno la discografia di un gruppo.
P Time Table: come sopra, non ha nulla che non va, è semplicemente un pezzo che per le sue stesse caratteristriche è meno "pirotecnico" degli altri. Foxtrot è un album molto omogeneio quindi avrei potuto anche non mettere nulla come brano peggiore.
SELLING ENGLAND BY THE POUND :
M [/color] Firth of fifth: musicalmente goduriosa, magari il testo non è fantastico ma è uno dei pochissimi brani dove tutti hanno il loro spazio e dove tutti sono al servizio del brano, Tony e Steve soprattutto forse non raggiungeranno mai più questi livelli di vicinanza musicale
P More fool me: scontato. Canzoncina che serve come intermezzo tra un brano e l'altro, c'entra davvero poco col resto dell'album. Non proprio pessima ma del tutto fuori posto.
THE LAMB LIES DOWN ON BROADWAY:
M Fly on a windshield/Brodway melody of 1974: ha un crescendo strepitoso, Peter nella parte finale è in stato di grazia, stessa cosa Steve e Phil. Brano psichedelico e inusuale.
P Counting out time: il testo è simpatico, ma musicalmente non è un granchè, o meglio è perfetto per l'album ma resta un brano pop con poche pretese.
A TRICK OF THE TAIL :
M Entangled: il crescendo ed il finale sono qualcosa di ineguagliato, con Tony che riesce davvero a portarci su un altro pianeta. Il testo è ottimo.
P Nulla. Ancora più omogeneo di Foxtrot (quello almeno ha suites e brani più semplici qui sono tutti pezzi di media durata e di qualità simile)
WIND & WUTHERING :
M Eleventh Ear of mar: assieme a Blood e One for the Vine il picco dell'album. Molto vario, pieno di cambi di ritmo con begli assoli di Steve e un testo particolare
P Wot Gorilla?: ancora non riesco a capire come abbiano potuto escludere Please don't touch per fare posto a questo strumentale povero e che riprende parti di OFTV
AND THEN THERE WERE THREE :
M Down and out: pezzo tecnico e veloce, in linea col passato del gruppo ma più sbarazzino e moderno (per l'epoca). Testo come al solito ambiguo e con più interpretazioni
P Ballad of Big: almeno Follow ha uno scopo e lo raggiunge, almeno Scenes ha un bel testo, questo pezzo non va da nessuna parte invece, a parte una bella prestazione di Phil alla batteria c'è poco altro, ripetitivo. Avrei potuto inserirci pure la noiosa Say it's alright Joe ma mi piace il ritornello e il finale per quanto breve è ottimo.
DUKE :
M Heathaze: ecco come si costruisce il prototipo del brano Neo prog, tastiere molto presenti, testo particolare o sognante, un pizzico si accessibilità pop
P Man of our times: so che a molti piace ma davvero non sono mai riuscito a farmela andar giù. Phil bravissimo alle pelli ma è un pezzo che potrebbe stare pure su Abacab. Le tastiere hanno un sound che non mi piace, il testo è breve anche se non pessimo, il tutto è troppo ripetitivo. Qualche anno fa avrei detto Misunderstanding o Please don't ask, successivamente le ho rivalutate, non sono un granchè ma come pezzi pop secondo me dicono la loro.
ABACAB :
M Dodo/Lurker. Abacab è strepitosa, secondo me uno dei brani più sottovalutati in assoluto, ma mi riferisco alla versione live. La versione in studio dura meno ed è più "compressa" e non riesce ad esprimere quello che il brano poteva dare. Dodo/Lurker è un pezzo magnifico, che è sostanzialmente prog ma flirta col jazz e col pop, con un Phil che a tratti petereggia e un testo che è un colpo di genio
P Another Record: dice, perchè non Whodunnit? Perchè almeno quello è un esperimento, uno scherzo, una coltellata su un quadro, Another record invece purtroppo è un brano "normale" e come tale è medicore. Ripetitivo, con quelle tastiere simil armonica, con un testo banalotto (non è colpa di Phil, Tony e Mike ci riproveranno con risultati simili sfornando Banjo man, che non avranno il coraggio di pubblicare su CAS)
GENESIS :
M Home/second home: un unico brano diviso in due parti, che solo per brevissimi tratti riesce ad avvincinarsi a quelli del passato. Il testo è particolare e misterioso e lo strumentale per quanto non eccezionale spicca all'interno dell'album
P Illegal alien: ancora devo capire cosa gli è venuto in mente quando hanno deciso di sfornare questo obbrobrio: musicalmente non eccezionale, testo inaccettabile, video che un po' fa vergognare. Uno dei punti più bassi della carriera.
INVISIBLE TOUCH :
M Quasi nulla. Diciamo Domino ma è la peggiore tra le suites dei nostri. Ha i suoi momenti (bello il testo, alcune parti un po' più quiete e d'atmosfera) ma tutti quei tastieroni anni 80' per 10 minuti (si, è un brano unico) alla fine mi rimbambiscono sempre. Peccato perchè le potenzialità le aveva
P Quasi tutte. Potrei citare la commercialotta title track,la philliana In Too Deep ma dico l'insulsa Anything she does (con un testo meraviglioso: Tony che si innamora di una spogliarellista vista in un calendario).
WE CAN'T DANCE:
M Fading lights: brano sottovalutato, un po' come tutto l'album, ottimo il testo che mascherandosi da riflessione su un amore che finisce in realtà parla della fine del gruppo. Siamo su tutt'altro livello rispetto a Domino.
P Since I Lost You: il testo poi ho scoperto che è meno banale di quanto sembra ma il brano è di una zuccherosità quasi inaccettabile.
CALLING ALL STATIONS:
Ancora non capisco perchè per alcuni non sia un album del gruppo. Lo è (purtroppo) IT non vedo perchè non possa esserlo Calling. Pure su Trespass non c'erano Phil e Steve e c'era un batterista anonimo (pace all'anima sua) ecc. eppure era un album dei Genesis, senza dubbio.
M Siamo quasi in linea con WCD, un album sufficiente con delle belle cose alternate ad altre molto discutibili. The dividing line è quasi metal e dà la carica, stessa cosa per la title track (molto sottovalutata) che mi piace molto, o There must be some other way con una parte strumentale decente. Dico però One man's fool, forse la più prog dell'album (di sicuro la più lunga), con un Ray che cambia faccia varie volte nel brano, con ottime parti strumentali e un bel crescendo e soprattutto con un testo tristemente profetico (se pensiamo che è stato scritto 3 anni prima dell'attentato alle Torri Gemelle...)
P f That's What You Need: almeno Congo ha lo scopo di fare da commecialotto apripista, Small talk è brutta forte ma Ray s'impegna almeno, questo invece è un pezzo inutile, che avrebbe potuto scrivere chiunque e chiunque non se ne sarebbe accorto.