by Thomas Eiselberg » 11 Sep 2010, 17:07
"Supper's ready" per me è la migliore delle suites, semplicemente perchè non riesco davvero a trovare dei punti deboli: tutti e 23 i minuti sono così pieni di idee, poco ripetitivi, musicalmente eccezionali che la durata non si sente affetto.
Inutile citare Cinema show, The battle ecc. altrimenti cito solo brani dei Genesis
Un gradino più in basso metterei la meravigliosa "A Plague of Lighthouse Keepers", l'unica che per me riesca davvero ad avvicinarsi a Supper, se non fosse per qualche parte un po' troppo prolungata. La trovo davvero molto simile a Supper, sia per varietà che per teatralità, anche se come ho detto la lunghezza del pezzo si sente di più in questo caso.
Chiude il podio Starless dei King crimson, che battaglia con Islands.
Il resto all'interno del prog classico se lo dividono "Thick as a Brick" dei Jethro tull ( l'esatto opposto di A Passion Play: tanto bella e godibile la prima quanto noiosa la seconda. Anche qui sento qualche piccola lungaggine ma ci sono delle parti davvero meravigliose), "Lady Fantasy" dei Camel (anche se come Starless dura "solo" una dozzina di minuti), "For richard..." dei Caravan, e "Echoes2 dei Floyd (per quanto io continui a non considerarli prog, il periodo Atom/Meddle sta più o meno su quelle coordinate).
Anche 2112 dei Rush non è affatto male.
Gli Yes e gli Elp ovviamente li ometto in quanto mi annoiano già i brani brevi, figuriamoci le suites, mentre Lizard continua ad essere un mio punto debole
: è l'unico album della prima fase che ancora non riesco a metabolizzare, e con esso la sua suite, anche se rispetto a prima la gradisco di più[:D]
Quanto al prog moderno mi sentirei di citare la lunga suite di Misplaced, This strange engine e Ocean cloud dei Marillion, Queen of hearts dei Pendragon, Seventh son degli Iron Maiden, Solomon e Sirens degli Arena.
Essi vivono noi dormiamo. Obbedisci, compra, non pensare, il denaro è il tuo dio.
E' buona cosa leggere sempre le
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