by Rosario » 03 Jul 2008, 15:10
Io questo disco me lo sono sbranato..avevo già in mente di scriverla una recensione,ma con gli esami che incombono c'è sempre poco tempo...Cmq...
Life in technicolor
Inizio "ambient",con una melodia di piano elettrico(secondo Chris una tipica suoneria da cellulare),dove tutto ad un tratto spunta una chitarra acustica che a primo ascolto sembra più un banjo...
Il brano,a mio avviso è brillante e gioioso,abbastanza orecchiabile,ma non banale.Tra l'altro,in varie interviste,Chris ha affermato di aver tolto il testo da questa canzone e di renderla completamente strumentale,dopo che qualcuno che l'ha ascoltata in anteprima ha espresso una sua opinione dicendo: "questa è perfetta come singolo"!Il perchè di questa scelta sta nel fatto che i coldplay con questo album hanno rifiutato ogni "ancora di salvataggio",come la chiamano loro.Ottima apertura di disco,cmq.
Cemeteries of London
Dall'atmosfera gioiosa di Life in Technicolor,si passa a questo pezzo dall'aria molto cupa che ricorda la Londra dell'800,piena di nebbia e di persone che si "fanno" di laudano([:D])...
devo essere sincero,a primo ascolto non mi sapeva di niente...ma sentendolo meglio,mi gasa tantissimo...Chitarra di Buckland molto effettata,deelay a valanga,però mi piace un sacco..soprattutto nel momento dell'assolo...mi ricorda molto la chitarra di The Edge in Achtung Baby(tipo The Fly o Until the end of the world).
Dal vivo può rendere ancora di più;bellissimo pezzo e stupenda coda di piano come conclusione...autentica genialata.
Lost!
Just because I'm losing,doesn't mean I'm lost!
Scritta in un momento di disperazione,questa terza canzone è molto settanteggiante data la presenza dell'organo ma,contemporaneamente,il ritmo si ispira al genere hip hop...
Molto melodica,la chitarra poi nel ritornello riporta tutti nella dimensione "coldplay"...Il pezzo si chiude con un suono d'organo da chiesa...!
Si,mi convince!e anche molto.
42
"Questo è stato il primo tentativo riuscito dei coldplay di imitare i Radiohead nella struttura della canzone";parole del cantante,che posso riscontrare senza problemi:lui,infatti indica come struttura di riferimento Paranoid Android,fatta di 3 parti...ed è così,42 si compone di tre sezioni;la prima molto malinconica,proprio alla radiohead (tipo sail to the moon o nude o pyramid song)...e poi...
...e poi...incursione prog strumentale....il pezzo si movimenta,entra la batteria,la chitarra effettua un assolo con delle dissonanze bellissime e geniali(a mio modestissimo parere),l'atmosfera mi ricorda quella di Daylight,il tutto in un vortice di emozioni che sfocia nella terza parte,dove torna il cantato di Chris...Il pezzo si conclude com'era iniziato...è simile al ritorno all'inizio di Bohemian Rapsody,solo che piu breve.
Semplicemente stupenda...
Lovers in Japan
Pezzo molto bello anche questo,è quello che più di tutti ricorda gli u2...a me,personalmente,ricorda Bad.
Martin canta in modo molto appassionato e la canzone in generale è sorretta dall'effetto "chitarra infinita"(così lo chiamo) di Buckland con chitarra acustica e piano sotto,ma soprattutto risalta la parte di basso nel ritornello.
Reign of love
E' una canzone a parte nella stessa traccia,che inizia con un piano alla Carpet Crawlers,non sto scherzando...Solo che continua in un modo completamente differente...il suo apporto al disco è minore rispetto alle altre.
Yes
Al contrario di ciò che dice Duke of Mar,io lo trovo un gran bel pezzo,molto "fresco",che mi ricorda High Speed del loro primo album.C'è il violino di Davide Rossi,italiano,che suona con i Goldfrapp,con una melodia arabeggiante....molto originale devo dire.
Finita Yes,c'è una traccia nascosta....si chiama Chinese Sleep Chant...con un riff di chitarra molto tagliente..oddio non è brutta,però non raggiunge livelli eccelsi.
Viva la vida
Ancora violini...anzi,sembra che a suonare sia un'orchestra...infatti il batterista usa timpani e bacchette specifiche per questo genere di cose...Questa anche,al primo ascolto non mi diceva niente,poi invece me ne sono innamorato e penso che con il mio gruppo la suoneremo quest'estate (però in versione acustica...[:D]).
E' un pezzo molto "felice",in linea con il nome datogli,la cui conclusione si ispira alla "coral music",con voci registrate in un convento di Barcellona.
Violet Hill
Ancora un altro pezzo non convincente al primissimo ascolto...poi però l'ho messa ad altissimo volume nel lettore mp3...e ho cambiato opinione..
Il primo singolo,è un brano rock,con cui i Coldplay inizieranno i loro concerti (dopo life in technicolor),dominato dal piano e da una chitarra che fa sentire bene la sua "voce".Stranamente,però,Chris Martin non suonerà il piano dal vivo,ma la chitarra acustica..non capisco il perchè di questa scelta.
La conclusione ricorda quella di Square One,dell'album precedente.
Strawberry swing
Anche in questo caso non sono d'accordo con Duke of Mar.
Lo trovo un pezzo bellissimo,caratterizzato da una chitarra blues-folk-country.Molto melodico,mi colpisce molto l'entrata della chitarra acustica dopo il secondo ritornello.
Death and all his friends
Una delle perle di quest'album.L'inizio può ricordare un pò Everything's not lost...solo voce più piano..molto tranquilla...
A un certo punto irrompe la chitarra,il piano si fa piu aggressivo,ed entrano anche la batteria e il basso...Ma il bello deve ancora arrivare...in questo sono d'accordo con Duke...l'assolo straziante di chitarra...bellissimo,stupendo,non ho parole per descriverlo....è un qualcosa di unico,emozionante,che tocca le corde dell'anima...molto commuovente anche l'ensemble di voci che conclude il pezzo....uno dei momenti più intensi scritti da questa band,che sa sempre riservarci delle emozioni forti...
Il finale è affidato a un ritorno circolare,tipico di alcuni album dei Genesis,che si rifà a Life in Technicolor...Si chiama The Escapist,è un'altra traccia nascosta...
Ce lo vedo molto bene,è un modo per ricongiungersi all'inizio del disco,è breve,un paio di minuti,e c'è un solo verso cantato ripetuto due volte...
Giudizio finale.
Per me è un album epocale.Non sto esagerando...Alcuni "primi ascolti" non sono stati convincenti,come spiegavo prima,ma in seguito ho cominciato ad apprezzarlo sempre di più e mi sono fatto questa opinione.Contestabilissima,per carità.
Gran parte delle cose "alla Eno" che si possono ascoltare,non sono in realtà opera sua,ma di John Hopkins se non erro,o di Markus Draws(produttore degli Arcade Fire,che ha collaborato con Brian).
Lo storico produttore di U2 e David Bowie ha,invece,dato il suo contributo soprattutto in relazione al modo di concepire i pezzi,al modo di comporli.In varie interviste,Chris Martin ha affermato più volte di aver ascoltato Brian,come un alunno che ascolta un professore...
Insomma,a me è piaciuto tantissimo e penso che alcuni pezzi sono davvero memorabili..
A voi la palla![:D]
..He turns his head so slowly round...I cry out help before he can be gone...And he looks at me without a sound...