In realtà la traccia del topic è un pochino fuorviante...
non intendo con questo muovere una critica a Ender
che l'ha creato, solo dire che, per quanto mi riguarda personalmente, se c'è un qualcosa -anche un minimo dettaglio- che mi attira di un brano musicale (non solo appartenente ai Genesis) fino a farmelo piacere, deve per forza esistere nei suoi meandri armonici e strumentali quel "quid" che seppure apparentemente nascosto, alla fine emerge nella sua evidenza a darmi LA RISPOSTA del PERCHE'...
Proprio per questo, nelle mie scelte ho indicato solo brani del periodo per me meno piacevole della carriera dei Genesis, perchè anche brani apparentemente mediocri (se confrontati ad un glorioso passato come quello di alcuni anni prima) possono contenere dettagli (nella progressione armonica piuttosto che nella ricchezza dell'arrangiamento, e Banks e Rutherford erano maestri in questo) a volte così belli e significativi da non poter passare inosservati perche in qualche modo ti toccano [le corde delle sensibilità percettiva] fino a rimanerti dentro per sempre.
Vado pertanto ora a motivare le mie scelte...
SNOWBOUND : a parte l'atmosfera intimistica, raccolta e malinconica che la costruzione armonica ne vuole ricreare per chi ascolta, specie nelle strofe, in quest'ultime avverto un bel lavoro di Rutherford alla chitarra, con dei dettagli per me assai significativi e godibili nei suoi giri armonici.
THE LADY LIES : mi piace particolarmente la progressione armonica dei ritornelli e il senso guida della voce di Phil in questi. Poi
la coda finale del brano, solo strumentale, è un valore aggiunto davvero di alto pregio, come solo Banks sapeva inventarsi, qui perfettamente coadiuvato da un drumming di alto livello tecnico da parte di Phil.
PLEASE DON'T ASK : altro brano dall'atmosfera malinconica (il cui testo rappresenta uno spaccato di vita reale vissuta da uno dei protagonisti) in cui si evidenzia un pregevole
lavoro di orchestrazione (da parte di Banks e Rutherford) davvero di altissimo lustro, una capacità ed un talento che pochi altri compositori Rock possedevano.
ME AND SARAH JANE : beh questo è fin troppo facile, uno degli esempi migliori (forse il migliore in assoluto per quanto mi riguarda) del periodo G3 a testimoniare l'elevata capacità di composizione [e talento artistico] del tastierista.
ANOTHER RECORD : qui c'è un particolare per me molto significativo e godibile, che la maggior parte dei fans letteralmente tende a 'skifare' (ne ho avuto prova in molti anni di frequentazione e confronti in siti vari a carattere musicale) : quel suono "simil armonica" che accompagna parte del brano in ogni chiusura strofe, ed anche un [per me] geniale lavoro di batteria da parte di Phil nelle strofe.
HOME BY THE SEA : dettaglio fin troppo ovvio, quei bridge strumentali -dall'atmosfera così sognante- ad ogni chiusura strofe cantate, che mi ricordano fin troppo i lustri della band di qualche anno prima...
TAKING IT ALL TO HARD : qui le strofe cantate sono banali per progressione armonica alle quali la voce di Phil non aggiunge nulla di notevole, controbilanciate però dai ritornelli nei quali Banks ci aggiunge il suo tocco magico -con le sue tastiere e relativi suoni- riuscendo a cambiare il volto di un brano altrimenti apatico e fin troppo ordinario.
THROWING IT ALL AWAY : mi piace la dinamica della voce di Phil quando interpreta le parti più sostenute, unita alla progressione armonica generale dei ritornelli compresi gli accompagnamenti strumentali (specie da parte di Banks).
HOLD ON MY HEART : un altro brano tipicamente "a la Rutherford" (anche se non ne è la firma ufficiale, qui attribuita al solo Collins) che qui raggiunge alti livelli di 'pathos' per senso
intimistico e malinconico, perfettamente coadiuvati dall'uso della voce di Phil.
NOT ABOUT US : una ballata molto raffinata e riuscita nella sua armonia complessiva, arricchita da un ottima voce.
ALIEN AFTERNOON : questo brano in realtà è un tesoro di dettagli di alto pregio -per costruzione e progressione armonica e scelta dei suoni di accompagnamento- sparsi ovunque dall'inizio alla fine, almeno per come riesco a "leggerlo", ancora grazie a Banks.
...AMA TUTTI, CREDI A POCHI, NON FAR MALE A NESSUNO...