Martedi scorso ho assistito al concerto di Steve a Udine.
E' stato un buon concerto, anche se per onestà devo dire che avevo preferito il tour di Selling del 2019.
Sulla data di Udine avrei un paio di considerazioni da fare. Innanzitutto la setlist. Nelle date precedenti del tour le setlist contenevano quasi tutte un Set 1 formato da 4/5 brani dalla carriera solista di Hackett più un Set 2 con l'esecuzione integrale di Second's out.
In questa data invece Steve e la sua band hanno aperto lo show direttamente con "Squonk", proseguendo poi con la nota scaletta di Second's out.
Ad un certo punto però, nel bel mezzo della scaletta dal famoso live, è stata inserita a sorpresa "Shadows of the Hierophant" (con la piacevole partecipazione di Amanda Lehman a voce e chitarra). E quello è stato l'unico brano della carriera solista di Steve eseguito nel corso della serata.
In particolare mi ha colpito il posizionamento "strano" di "Shadows of the hierophant" che è stato infilato tra "The Lamb lies down on Broadway" e la closing section di "The musical box" (?). Ma non come medley. I tre brani sono stati eseguiti separatamente, con tanto di applausi e ovazioni alla fine di ognuno. E devo dire che eseguita così "a freddo", senza l'aggancio al finale sfumato di The Lamb e dopo gli applausi per la lunga e potente "Shadows of the hierophant", la closing section di "Musical box" mi è sembrata un po' come appoggiata fuori posto.
Forse ci sono stati problemi logistici che hanno costretto Steve a ridimensionare la scaletta, però il posizionamento di questo brano ci ha stupito.
Altra variante inattesa è stata la parte improvvisata all'interno di "I know what I like". Nel tour di "Selling" del 2019 Steve aveva inserito una parte raggae, questa volta invece i musicisti si sono lanciati in una lunga improvvisazione a metà tra il jazz (con Townshend bravissimo al sax baritono) e la musica concreta, con Steve intento ad estrarre muggiti e suoni strani dalla sua chitarra. Questa scelta mi ha lasciato leggermente perplesso, perchè trovo che uno dei pregi di "I know what I like" stia nella sua brevità. Il prolungamento del pezzo su "Second's out" era necessario per consentire a Collins il balletto acrobatico con il tamburello e veniva comunque nobilitato dalla reprise della melodia finale di "Stagnation", invece questo allungamento un po' fine a se stesso non mi è sembrato particolarmente riuscito nè necessario.
Ma si tratta di gusti personali.
Grande prestazione alla batteria di Craig Blundell che nei momenti più intensi (vedi il crescendo finale di "Shadows of the hierophant" e il suo assolo finale) ha infilato dei passaggi di batteria al limite del trash metal con la cassa che andava a velocità supersonica. Potente e bravo. Ho preferito la sua prestazione più muscolare rispetto a quelle del pur bravissimo Gary O'Toole.
Ottimi come sempre sia Rob Townshend, vero virtuoso di innumerevoli strumenti a fiato e non solo, e il preciso Roger King alle tastiere.
Nad Sylvan nonostante all'inizio abbia preso un paio di scorciatoie per evitare qualche nota difficile se l'è comunque cavata bene, come al solito.
Quanto a Steve la sua tecnica si è consolidata con gli anni, e nelle parti soliste riesce sempre a far cantare la sua chitarra in modo sublime. Come già detto sono però rimasto perplesso di fronte ad alcune scelte.
Anche a me è sembrato fisicamente un po' stanco ... ma è sempre in tour e con queste temperature non è certo agevole cambiare città, nazione e fusi orari quasi ogni giorno.
Un'altra annotazione riguarda alcune armonie vocali. Ho avuto la netta senzazione che fosseero presenti voci preregistrate, cosa che comunque è ormai diventata consuetudine in molti spettacoli rock, pop e anche metal. Però l'ho notato.
Complessivamente è stata una bella serata, solo che avrei gradito l'inserimento in scaletta di qualche brano in più della sua produzione solista.
Highlight: "Shadow of the hierophant" (formidabile, anche se inserito un po' a sproposito tra The Lamb e la closing section di Musical Box)
Momento no: l'improvvisazione in "I know what I like"
E ora a Novembre è in arrivo il tour per il cinquantesimo di Foxtrot che passerà per ben 2 volte vicino a casa mia (Milano e Legnano).
E' quindi quasi certo che andrò nuovamente a sentirlo con relativa recensione.
Setlist di Udine - 26 Luglio 2022
Squonk
The Carpet Crawlers
Robbery, Assault and Battery
Afterglow
Firth of Fifth
I Know What I Like (In Your Wardrobe)
The Lamb Lies Down on Broadway
Shadow of the Hierophant
The Musical Box (Closing Section)
Supper's Ready
The Cinema Show
Encore:
Dance on a Volcano
Drum Solo
Los Endos