by highinfidelity » 10 Apr 2019, 08:17
Ciao Paolo, scusami riesco a scrivere solo ora qualche riga dopo la serata di sabato.
Volevo farvi i complimenti per la lodevolissima iniziativa, non ho idea di quante tribute specifiche su Steve Hackett esistano al mondo ma suppongo pochissime e probabilmente siete unici nel panorama italiano! Avrei immaginato una maggiore partecipazione di pubblico soprattutto in considerazione della numerosa claque che segue fedelmente i concerti dei tuoi Anyway, ma forse non si poteva pretendere più di tanto.
Oltre agli scontati complimenti a Pier "Steve" Enzo, devo fare molti complimenti a te per le tue doti di polistrumentista che ignoravo: tra voce, flauto, cimbalini, chitarra e tastiera a tracolla ne hai combinate di tutti i colori! Sei stato bravo, simpatico e divertente lungo tutto il concerto. Devo dire (senza piaggeria, del resto inutile) che i momenti migliori sono stati quelli in cui eri sul palco; memorabile tra le altre cose la delicata esecuzione di Kim.
In generale il complesso ha alternato esecuzioni veramente ammirevoli di brani la cui sola scelta era già di per se coraggiosa (Clocks!) ad altri da cui al contrario mi aspettavo grandi cose e che invece tra incidenti di percorso e un po' di "sabbia" tra gli ingranaggi degli strumentisti sono purtroppo venuti solo così-così (Spectral Mornings). Porta in ogni caso i miei complimenti a tutti perché ad affrontare certi repertori ci vuole fegato: solo muovendo le dita sulle tastiere ci si rende conto della difficoltà d'esecuzione e del grande affiatamento che richiedono canzoni di Steve che ad un ascolto distratto sembrano facili motivetti "orecchiabili".
Mi auguro che il complesso prosegua con sempre maggiori soddisfazioni, e spero ricapiti presto l'occasione di potervi ascoltare!
<< Conoscete voi spettacolo più ridicolo di venti uomini che s'accaniscono a raddoppiare il miagolìo di un violino? >>
(Luigi Russolo, Intonarumorista. 1913.)
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