by chvfrc » 26 Jan 2016, 16:43
allora.
con calma.
già vedere un 3d con questo oggetto mi aumenta i battiti...
passo indietro. scoprii i transatlantic appena dopo il primo disco. e da allora fu amore totale.
visti live 2 volte. eccellenti.
premetto ancora che sono da sempre un fan accanito di Morse e Portnoy e trovo che nei T riescano (riuscissero?) a esprimere il meglio, più che nei rispettivi gruppi, poi abbandonati. questo perchè qui si sentono imho più liberi, più rockettari, più "beatlesiani" (vd anche gli Yellow matter custiard, più o meno dello stesso periodo).
detto ciò, sostenere che i T siano Floydiani, a mio modestissimo avviso, è una "enormità"... primo perchè questi sanno suonare e bene, con tecnica (e, certo, meno gusto dei floyd, ma quello è giudizio di chi ascolta). Secondo perchè le composizioni sono più complesse, non solo tecnicamente.
Poi, che i brani siano ripetitivi, è discutibile. Come dire che le opere di bach fossero ripetitive, quando rielaboravano un tema. il secondo album, ad esempio, sviscera un tema in mille modi, quasi mai simili. Forse questo è ciò che a me piace di più del prog. non inventare musica (con suoni strani e, si secondo me, spesso noiosi), ma saper girare attorno a un tema conduttore.
al mio orecchio, il primo disco è molto bello, il live che ne è seguito è ottimo (dove c'è firth of fifth, per capirci). Il secondo disco, Bridge across forever, per me è in assoluto il migliore. Nota particolare per la beatlesiana Suite charlotte pike (che nel live in europe infatti e inframmezzata con parte del lato B di abbey road). Whirlwind è bello, ma già meno lineare. E qui mi rifaccio ai temi rivisti nello stesso album. Se mi metti 1476 riff diversi, rendi la cosa non solo più difficile, ma al limite del confusionario. Cosa che secondo me in BAF non sussiste.
L'ultimo è bello ma forse il più Morsiano, con quella vena morsiana post sposck's beard, un po troppo epica e meno rock. CREDO che nei primi 2 album scrivessero quasi a 4 mani, mentre negli ultimi 2 sia più Neal a comporre. e l'influsso degli altri, Stolt soprattutto, all'inizio della loro carriera ha dato enormi benefici.
Infine, credo si possa dire che i Transatlantic sono la quintessenza del progROCK, quello che erano un po i Kansas negli anni 70, degli anni 2000. Deve piacere il progRoCK...