Betelgeuse wrote:Come detto qualche post sopra, un nuovo PCI dovrebbe funzionare da pungolo, da stimolo al PD, come un cane da guardia.
Far rilevare gli squilibri, gli errori, le derive a destra dei democratici in materia di welfare e lavoro.
Io immagino queste due realtà politiche come distinte tra loro, sicuramente, ma che facciano fronte comune, un muro, allorquando si tratta di difendere la Costituzione e i diritti dei cittadini.
Uno complementare all'altro, uno che controlla l'altro.
Beh, in un certo senso e' la situazione che si e' venuta a creare con PD e SEL, no? Il problema pero' e' che SEL ha preso molti pochi voti, molti meno di quanti mi sarei aspettato.
E qui, per prima cosa, vorrei chiedere agli amici omosessuali che gridano sempre all'omofobia e alla mancanza di diritti per loro (e per carita', hanno ragione) per chi cavolo hanno votato. E qui non hanno ragione: hanno
oggettivamente sbagliato a votare.
Eccettuato SEL, tutti gli altri partiti piu' o meno giallini-arancionetti-rossicci, almeno per come la vedo io e naturalmente altri non saranno d'accordo, sono invotabili. Il Partito Comunista, inteso come tale, ha funzionato bene finche' e' rimasto compattato attorno a un'idea e ad uno o piu' d'uno
leader carismatici. In seguito e' prevalsa la saccenza, la pretesa di avere la verita' in tasca, l'egocentrismo piu' assurdo e sfrenato,
leader di compromesso fatti passare avanti a persone dalla forza comunicativa molto superiore per ragioni d'opportunita' (tutte sbagliate). Da questo discende una centrifuga ideologica che ha creato spaccature continue, di cui il nano pelato ha approfittato giustamente a man bassa. E ha fatto bene: se l'avversario e'
idiota, sarebbe venir meno ad un dovere morale non approfittare della sua stoltezza. La politica e' una guerra, con attacchi, tranelli, imboscate; non e' una scampagnata tra amici.
Vediamo ad esempio come si sono comportati di recente i "comunisti" italiani (per meglio dire quelli che pretendono d'essere tali, come vedremo difatti agiscono piu' da alleati di berlusconi che da suoi oppositori).
21 aprile 1996: nasce il governo Prodi I. Rifondazione Comunista e' capitanata da Bertinotti, un segretario che non piaceva a nessuno, che nessuno vedeva come
leader carismatico e che nessuno riusciva nemmeno a considerare davvero "comunista": illuminanti a tal proposito le fenomenali liriche di Crozza
<< e intanto Bertinotti / fa la spesa in via Condotti >>. Bertinotti, anziche' entrare a far parte del governo come sarebbe
ovvio, decide per il famoso "appoggio esterno". E gia' questa e' una cretinata totale. Ma il bello arriva dopo: poiche' nella finanziaria non era stato introdotto il da lui preteso limite delle 35 ore settimanali di lavoro, il partito si spacca in due su una questione politica fenomenale, iperbolica, di portata millenaria: se dare o no la fiducia al governo Prodi I. Bertinottiani da una parte, cossuttiani dall'altra. Risultato: due partiti comunisti, identici
in tutto tranne sulla AETERNA QUAESTIO: se Prodi I sia da votare o no. Epilogo: caduta del governo Prodi I sostituito dai governucoli D'alema e Amato, poi cinque anni di governo berlusconi. Grazie, Bertinotti!
Avanti veloce: 24 gennaio 2008. Governo Prodi II. Dopo il suo karakiri politico, Bertinotti e'
giustamente (e ci mancherebbe altro) scomparso dalla scena politica italiana per mai piu' ritornarvi. In parlamento siede pero' un oscuro personaggio mai sentito nominare prima: tal Franco Turigliatto, eletto nelle fila di Rifondazione Comunista, ma gia' passato nelle fila di Sinistra Critica, altro micropartitucolo che non si sa bene che identita' abbia, forse si ritiene ancora piu' comunista dei comunisti, che non sono comunisti abbastanza. Gia' il nome "sinistra critica" lascia facilmente intendere quale livello di saccenza e supponenza abbiano i suoi aderenti. Difatti Turigliatto e' una nullita' vivente, ma crede di essere un genio della politica e di sapere meglio di Dio cosa sia giusto e cosa sbagliato. Siamo alla seduta decisiva, Mastella e' gia' stato lautamente pagato dal nano pelato per tradire gli alleati e ogni voto e' importante per tenere in piedi il governo. Ma Turigliatto no: lui dice cosi', che i suoi elettori (ai quali ben si guarda di chiedere l'opinione, che' altrimenti l'avrebbero impalato sul posto
) gli hanno dato "un mandato", che queste missioni militari italiane lui "in coscienza" (perche' dice di averne una
) non si sente di votarle, e che quindi votera'... come vota Mastella!!!
Risultato: altri cinque anni di nano pelato piu' Mari & Monti, missioni non piu' di pace ma di
GUERRA APERTA, perfino in Libia con ammazzatina di Gheddafi, nostro storico partner commerciale.
Credo che da questi due episodi emerga con una chiarezza stupefacente il perche' i vari e numerosi partiti comunisti prendano percentuali di voti da prefisso telefonico. Nella loro assurda gara a chi e' "piu' comunista" hanno sempre e solo fatto il gioco dell'acerrimo nemico "fascista".