highinfidelity wrote: l'assuefazione alla violenza porta alla banalizzazione della violenza e alla sua dequalificazione, e quindi genera altra violenza poiche' la violenza medesima non e' piu' percepita come tale.
Thomas Eiselberg wrote: Per me la risposta sta nelle persone, se uno è violento lo è indipendentemente da quello che guarda, magari guarda certe cose perchè è violento di natura, non è "diventato" violento perchè ha guardato certe cose.
highinfidelity wrote:Thomas, mi stupisce moltissimo questo tuo post, per la prima volta da quando ti leggo cosi' privo di buon senso e di riscontro con la realta'.
Musica violenta? Satanica? Come quella ad esempio che ascoltava a tutto andare il gruppo delle c.d. "bestie di satana"? Ma scusami: secondo te quelle idee da dove le avevano prese se non dai dischi, dove le trovi descritte con gran dovizia di dettagli? In oratorio, in parrocchia? Alla bocciofila?
Ti e' capitato di leggere qualche articolo sui Neuroni Specchio? Ormai e' assodato che nell'uomo, ma direi in tutti i mammiferi, sicuramente nei primati, e' insita la tendenza ad instaurare comportamenti imitativi. Tutti imitano qualunque cosa. E se tu offri violenza, ovviamente viene imitata anche quella. Questo non lo "dico io": e' inciso chimicamente nel DNA.
Naturalmente vietare tutto non serve a nulla, e' un'ovvieta', per di piu' c'e' anche il precedente: l'esperimento del proibizionismo americano che dimostra che non serve a nulla. Quello che serve e' l'educazione, ossia proprio cio' che e' venuto enormemente a mancare. Vedere a quali giochi giocano i propri figli e spiegare loro che ci sono tanti giochi che divertono anche di piu' e senza ricorrere alla violenza. Ascoltare quale musica ascoltano e proporre qualcosa di meno granguignolesco o almeno discuterne assieme i testi per smantellarne il contenuto morboso, che ha sicuramente presa su menti ancora in formazione e non in grado di rielaborare tutti i concetti in modo adulto. Evitare battage pubblicitari martellanti per film sciocchi e stupidi e pieni di violenza tanto gratuita quanto inutile come quelli di Tarantino: che "il grande Quentin" favorevole alla detenzione domestica di armi d'assalto (ma guarda quando si dice il caso!!!) li giri pure, guardiamoli anche se ci va, io dico solo: evitiamo di fargli la reclàme gratis presso i ragazzini, soprattutto quelli gia' problematici di loro.
chvfrc wrote:allora quando uno nasce violento, è giustificato a fare quello che vuole con la violenza, perchè lo è "per natura".
la violenza si impara, ANCHE perchè si hanno genitori violenti, perchè ci permettono di farci una cultura violenta
highinfidelity wrote:La mancanza di buon senso l'hai ulteriormente dimostrata dando, proprio a me, del bigotto!
Lasciamo pure perdere questo discorso. Vedo che evidentemente ti ha toccato sul vivo a causa di tuoi gusti personali e che quindi non riesci ad essere obiettivo.
Thomas Eiselberg wrote:chvfrc wrote:allora quando uno nasce violento, è giustificato a fare quello che vuole con la violenza, perchè lo è "per natura".
la violenza si impara, ANCHE perchè si hanno genitori violenti, perchè ci permettono di farci una cultura violenta
Quando avrei espresso questo concetto?
chvfrc wrote:allora quando uno nasce violento, è giustificato a fare quello che vuole con la violenza, perchè lo è "per natura".
la violenza si impara, ANCHE perchè si hanno genitori violenti, perchè ci permettono di farci una cultura violenta
diciamo che alla mia frase mancava un punto interrogativo. o si può leggere "per assurdo".
Io non sto a discutere di film/giochi violenti etc. perchè il limite tra eccessiva libertà da una parte e censura dall'altra è molto labile. CHi decide cosa?
il mio discorso è sulla "natura violenta" delle persone. non credo sia nel dna. ognuno ha il suo carattere, ma la violenza o dall'altra parte il rispetto, si imparano. imho
sennò, ripeto, se fosse vero che la violenza è insita in certe persone, allora queste potrebbero essere giustificate??? secondo me no. non sarebbero ne giustificabili ne condannabili a priori
forse, alla fine, stiamo dicendo la stessa cosa
highinfidelity wrote:
E inoltre, pur non avendo remore morali con cui fare i conti, mi piacerebbe pensare che quello della pornografia sia un ambiente spensierato e godereccio. Sepro che lo sia, ma nutro forti dubbi. Piu' probabilmente c'e' un sottobosco di violenze e di sfruttamento non indifferente, e su questo punto chi vi si oppone ha probabilmente ragione.
highinfidelity wrote:Se a te piacciono film con massacri fini a se stessi e privi di qualunque morale, o se ti piace ascoltare dischi in cui si canta lo sventramento di donne incinte, cosa vuoi che ti dica: siamo entrambi adulti e vaccinati, amen.
highinfidelity wrote:Mi sorprende un po' che tu non preferisca altre cose, ma DE GUSTIBUS. Quello che mi stupisce molto di piu' e' che tu abbia una cosi' ferrea convinzione che tutto cio' non possa far negativamente presa su menti giovani e in formazione, con non ancora chiara la separazione tra realta' e fantasia. Io francamente dubito molto fortemente che non faccia presa. Su me stesso una gran quantita' di cose che ho visto ed ascoltato in gioventu' hanno fatto una indelebile presa, mi hanno letteralmente plasmato, alcune in positivo altre in negativo. Davvero non capisco come si possa logicamente argomentare in senso contrario.
highinfidelity wrote:Noi due su un film di Tarantino possiamo anche riderci su. Altri secondo me non ridono affatto, anzi lo prendono dannatamente sul serio.
chvfrc wrote:se non ricordo male, a suo tempo c'era chi diceva che il rock 'n roll era la musica del diavolo...
che i led zeppelin incitavanoa non so quali crimini...
che i beatles ascoltati al contrario inneggiavano a non so quale diavoleria...
forse anche i classici del 700 vennero accusati di nefandezze simili.
se non ricordo male
lungi da me dal fare paragoni, anzi.
chvfrc wrote:forse anche i classici del 700 vennero accusati di nefandezze simili.
Zeppelin wrote:Non credo che la colpa della violenza diffusa sia da intentare ai videogiochi o altro. Questi ultimi sono forse delle sovrastrutture che celano un problema di fondo che sta proprio nella disgregazione famigliare. Diciamo che sono la goccia che fa traboccare il vaso. Ma qualcosa deve pur averlo riempito. Cavoli, in milioni giocano a GTA o guardano i film di Tarantino (io rappresento tutti in questi due casi), ma mica abbiamo milioni di morti!
highinfidelity wrote:Sia come sia, sul ruolo educativo di due membri della famiglia non possiamo piu' contarci. Ce n'e' molto piu' spesso uno solo, che naturalmente lavora tutto il giorno, per cui i ragazzi sono giocoforza abbandonati alla scuola, alla televisione, a loro stessi.
highinfidelity wrote:Abbiamo dunque una moltitudine di giovani che, per necessita', pigrizia, stanchezza o ignoranza, e' parcheggiata davanti alla TV tutto il giorno. Quand'anche fossimo d'accordo nell'asserire che la TV non puo' avere un ruolo educativo (e io non sono per nulla d'accordo: bastera' ricordare i corsi di alfabetizzazione televisivi degli anni '50)
highinfidelity wrote:, sarebbe secondo me saggio per il bene della societa' nel suo complesso costringerla almeno ad avere un ruolo non apertamente diseducativo. Ad esempio imponendo di limitare i contenuti violenti dei programmi, poiche' possiamo dare per scontato che saranno seguiti da milioni di ragazzi, da soli, senza l'interfaccia di un adulto che possa stemperare o circostanziare quel contenuto violento. Altrettanto si puo' fare nei riguardi di trasmissioni apertamente diseducative come, tanto per citarne tre a caso, Lucignolo o L'isola dei (non) famosi o Amici, che fanno della rissa, della volgarita' e della vacuita' un esempio di vita. Non abbiamo detto che e' importante che i nostri giovani studino? E poi, come modello, gli proponiamo quella merda? Splendido: Tafazzi non saprebbe fare di meglio...
highinfidelity wrote:Riguardo Tarantino: continuo a restare fermamente dell'opinione che i suoi film facciano molta presa, naturalmente in senso negativo, essendo film che propongono eroi negativi e non certo positivi. L'ultima volta che mi sono ritenuto non troppo vecchio per fare una comparsata in discoteca (ormai sono alcuni anni ) ero circondato da ragazzini, e intendo proprio dire "bambocci", "lattanti", che facevano le mossettine stile Thurman e Travolta in Pulp Fiction. Ergo: l'avevano visto. Lo imitavano, ergo: comportarsi come in Pulp Fiction fa fico. Ergo: la violenza fa fico. Se a voi piace quel film, liberissimi di farvelo piacere (a me fa letteralmente schifo, e la "morale" accennata da Thom non l'ho trovata affatto). Pero' il fatto che non abbia avuto influenze sulla societa' e sui costumi, secondo me e' oggettivamente una vostra pia illusione.
highinfidelity wrote:Beh, il fatto e' che sono isolati secondo te. Secondo me invece sono continui, diffusi e ripetitivi.
highinfidelity wrote:
No, non succedevano.
highinfidelity wrote:Hai citato Arancia Meccanica. Mio padre ando' a vederlo al cinema, quando usci', con mia madre e un gruppo di amici. Tutta gente abbastanza navigata: erano studenti universitari, mica ragazzini (anche perche' era VM 21). Alcuni di loro si sono sentiti male, al punto che e' stato necessario portarne fuori uno di peso (un uomo, non una fragile donnicciola) perche' stava vomitando.
Visto questo resoconto paterno, per me Arancia Meccanica e' sempre stato un tabu' ed ho lungamente evitato, per pura e semplice paura, di vederlo. Finche' ad un certo punto, avro' avuto trent'anni, s'e' presentata l'occasione di vederlo in proiezione e mi sono deciso, non senza remore, ad andare. Ebbene: non m'ha fatto nessun effetto, anzi l'ho trovato un po' ingenuo e scontato sotto molti aspetti. Come mai? Logico: perche' nel frattempo avevo visto film con ben altri livelli di violenza, ed ero ormai completamente assuefatto alla violenza presentata in quel film di quarant'anni prima.
A tal proposito: Kubrick presenta una scena in cui la banda di McLaren ammazza di botte un barbone che non aveva fatto assolutamente nulla. Era un fatto, per l'epoca, completamente fuori dal mondo; difatti Kubrik l'aveva messo apposta con l'intento di descrivere un livello di violenza del tutto gratuita ed ingiustificata che immergesse il film in uno scenario futuro da incubo.
Beh, ci ha preso: negli ultimi dieci anni ho letto almeno 2-3 volte all'anno, in Italia, di barboni massacrati di botte senza alcun motivo da bande di giovinastri. In tutto il resto della mia precedente vita, non l'avevo mai letto.
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