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Originally posted by Duke59
Perchè usi il verbo "divertirsi" riferito al dolore delle persone? [:-I]
Non potrebbe invece essere che - a parte qualche sadico, statisticamente sempre presente - una cosa così terribile possa essere fonte di riflessione sui ruoli famigliari, sulle relazioni tra persone che si crede di conoscere e che invece ci sono ignote?
Non potrebbe essere che qualcuno provi sinceramente dolore per quanto accaduto?
Forse per un po', ma stare a seguire il tutto 7/8 ore al giorno non è "fonte di riflessione", ma voyeurismo.
Poi può esserci anche pena per Sarah e sincero dolore, per carità, ma io credo che in certe cose sia meglio il silenzio, l'attesa e il rispetto, cose che in tutto ambaradan mediatico sinceramente non vedo.
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Originally posted by Duke59
Ci si era affezionati a lei e si sperava che tornasse. E' un meccanismo naturale.
Quando le speranze sono drammaticamente cessate e si è cominciato ad avere una vaga idea di cosa potesse essere accaduto, il dolore è stato fortissimo.
E un dolore così crea un vuoto che devi riempire. La gente è rimasta colpita, ed ora deve elaborare il lutto e risolvere i misteri che ancora la tengono inchiodata alla vicenda.
Sul fatto che la vicenda ha colpito tutti mi sembra ovvio, sul fatto che la gente abbia "bisogno di risolvere i misteri"...
La gente avrebbe bisogno di risolvere i misteri delle proprie famiglie, dei propri cari, avrebbe bisogno di maggiore dialogo, cosa che anche stando 7/8 ore davanti alla tv evita di fare.
Il "risolvere i misteri" lasciamolo alle autorità competenti, facciamo gli spettatori non gli investigatori e i giornalisti.
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Originally posted by Duke59
Se un domani scomparisse un calciatore mediamente famoso, scommetto che quelli che ora si lamentano delle attenzioni della TV per Sarah, sarebbero giorno e notte davanti alla TV per sentire se si hanno sue notizie.
E' normale.
Se poi quel calciatore venisse ritrovato morto, così come è stato per Sarah, gli stessi sarebbero lì 48 ore al giorno per cercare di sapere e di capire cosa è successo.
Se poi saltasse fuori che l'assassino del calciatore era l'allenatore
E non ci vedo alcun divertimento ... anzi ... ci vedo un pozzo di sofferenza.
L'esempio del calcio ancora una volta mi sembra fuorviante. Il problema non è Sarah, ma l'attenzione mediatica e lo sciacallaggio: accadesse anche ad un giocatore (e forse sarebbe peggio, visto che sarebbe qualcuno famoso) mi farebbe schifo lo stesso, allo stesso modo.
Basta ricordare la tragedia (per fortuna risoltasi positivamente) di Pesssotto all'epoca: tutti lì a capire il perchè del suo gesto, mentre io speravo soltanto che si salvasse, era questo che contava, non sapere se la moglie non lo poteva più vedere, se aveva un buon rapporto con la squadra.
Abbiamo a che fare con delle persone, non con degli attori di film, dai quali pretendiamo di sapere tutto in modo che il film funzioni.
Il calcio è un esempio che non ci sta, che mi sembra che tu citi soltanto perchè è un qualcosa che non ti piace, non c'entra nulla, ha la valenza di una Maria De Filippi, di Sanremo, è uno spettacolo, e in quanto tale deve interessare quello, non i risvolti familiari dei protagonisti.
"Divertirsi" è un parola forte, lo ammetto, ma seguire le vicenda 48 ore su 24 (come dici tu) non mi sembra affatto normale, non mi sembra rispettoso, mi sembra una curiosità morbosa (anche definirla curiosità mi sembra non esatto).