L'Imposta sul Valore Aggiunto, com'e' noto, e' un metodo di tassazione piatto grazie al quale, in parole povere, sulla pastasciutta io e Marchionne paghiamo esattamente le stesse tasse.
Per molti anni, e per le ragioni ovvie su riepilogate col mio esempio banale, questa imposta e' stata avversata come iniqua e, idealmente, da eliminare.
Recentemente pero' sento levarsi un coro di voci le quali sostengono che l'I.V.A. o suoi equivalenti sono stati recentemente rivalutati dai fiscalisti e dagli economisti, e che avranno un ruolo sempre piu' importante nei sistemi fiscali moderni.
Qualcuno sa spiegarmi in base a quali princìpi le vecchie critiche rivolte all'I.V.A. sono da ritenersi superate, e perche'?