Nel pomeriggio di ieri, durante un dibattito sull'aborto, Peter è entrato nel discorso dicendo che "...credo nella procedura medica dell'aborto, soprattutto per le giovani vittime di stupro nelle zone di guerra..."
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A Peter è stato chiesto cosa pensasse in merito alla decisione del Canada di non sostenere più i finanziamenti per gli aborti nei paesi in via di sviluppo, posizione oramai consolidata del primo ministro canadese Stephen Harper, proposta che verrà portata sul tavolo delle decisioni del prossimo G8 di giugno.
"L'aborto è un tema molto caldo e la gente lo sente molto forte, in un modo o nell'altro", ha detto Peter, ""Io credo nell'aborto ... E' molto difficile per noi giudicare, ma dal mio punto di vista e dopo aver parlato con un sacco di gente, è evidente la terribile vita che vivranno alcuni bambini, nati e non desiderati, questa è la mia convinzione personale".
Questa forte presa di posizione del Canada in materia di aborto ha provocato una decisa e robusta presa di posizione da parte dei partiti d'opposizione di Ottawa ed anche da parte delle agenzie umanitarie internazionali, che dicono che è irresponsabile negare la possibilità d'abortire alla alle donne dei paesi poveri.
"Questo mi farebbe molto arrabbiare perché il numero delle vittime per stupro sarebbe molto alto nella lista di coloro che hanno il diritto di chiedere un aborto", ha detto Peter.