by pino lettieri » 18 Sep 2009, 09:56
[quote]Originally posted by fr.arcuri
mi sono reso conto che questo disco risulta davvero poco quotato all'interno di questa comunità.
praticamente solo io e betelgeuse ci siamo schierati in suo favore.
io per questo mi sono anche beccato una bella "ramanzina" da aor [:D]
Ed eccomi qui: non ho resistito alla tentazione di dire la mia su questo argomento. DI fatto alla fine la questione è sempre quella: "se c'era PG...se c'era Steve...Se c'era..." NON CI SONO. I Genesis se li guardiamo nelle loro singole identità corporee sono appunto Persone, Esseri umani che ad un certo punto della loro vita, hanno deciso scientificamente di diventare "famosi", non solo "suonare". Suonare, significa farlo innanzitutto per se stessi e al massimo per pochi intimi. Non vi sembra strano che i maggiori geni musicali di sempre fossero introversi e restii alle masse? Non vi sfugga il netto contrario dell'atteggiamento dei vari "miti"(!!)di oggi, quella roba tipo Oasis,Green days, Brithney, Madonna, Rhianna, che al contrario gestiscono minuziosamente l'immagine pubblica facocitando bagni di folla che quando cominciano a scemare, si avvicinano al suicidio intellettuale o fisico.... Ecco: analizziamo per esempi, PG, è un tipo isterico, decisionista a prescindere; visto nella piena maturità, diventa introverso chiuso; nel suo Mulino nell'entroterra si rifugia e compone Musica di profilo stratosferico nel chiuso della sua mente.E che dire di Steve? Chiuso introverso timido come un fanciullo al suo primo bacio. Lo conosco personalmente: a fatica gli tiri fuori una parola.Ansioso, fino alla paranoia, terrorizzato dall'idea di doversi confrontare con se stesso nel tentativo di comporre qualcosa di così potente come l'assolo di Firth, ma di nuovo: come si fa? Il bello è che per altre volte ci riesce, ma il terrore che la vena creativa si esaurisca, lo esaurisce prima. Ora: è ovvio che il panico, frutto del continuo confronto con il mercato e con folle oceaniche, in personalità del genere generi ansia; che a volte diventa insopportabile e si decide di mollare. Certo che sì: le contraddizioni e gli screzi interni alla band, ci devono essere stati per forza, ma se ci pensate: perchè si litiga? Si litiga quando manca la serenità di approccio ai problemi (Beh insomma dai, più o meno, per farla breve...)Ecco che una persona sottoposta a stress e a panico da folla, forse, dico forse, non ha più la lucidità necessaria per affrontare con serenità lo show, l'ennesimo, sempre uguale per mesi e mesi, con gli imprevisti che potrebbero rovinare il tuo assolo, o non farti sentire la voce in Spia e generare una stecca vocale...che brividi.Se a questo ci aggiungi un po di assenza di creatività che ti porta a proporre ai tuoi colleghi cose poco apprezzabili, la frustrazione cresce e...Uno show, così come la realizzazione di uun album, è una specie di missione in terra straniera:centinaia di persone che girano intorno a te.Gente con famiglia che si dedica a te e che tu devi pagare. Perchè lo show, funzioni, i costi debbono essere controllati. Le maestranze specializzate e fidelizzate: conviene che siano sempre le stesse, e dunque? Costituisci una specie di "DITTA" con personale assunto, segretarie, manager, produttori, assistenti, e tecnici, roadies, e tanti, tantissimi macchinisti. Che si fidano di te e fanno un mutuo, ventennale il che significa che penso che per vent'anni i Genesis mi daranno da mangiare...Questo significa "DOVERE ESSERE FAMOSI", e fare dischi da vendere e concerti da portare in giro. Ecco che "non ce la faccio più, mollo i Genesis" In tutto questo al contrario il marpionissimo PC, che non aspettava altro che di esplodere, saltimbanco dichiarato, protagonista e narcisista, si ribella alla vita che tra l'altro gli sta portando via la serenità per via del matrimonio fallito (ricordate come scriveva in quel periodo? Tristezza e genialità assolute)e parte come un missile verso l'olimpo facendo fruttare le sue innegabili superlative qualità.Dando da mangiare con l'aiuto essenziale degli altri due a tutta quella gente su citata. Al suo fianco i due straordinari comagni di avventura che sentito l'odore dei soldi, cominciano a "respirare " con un po' più di tranquilliatà: insomma, le cose funzionano, i debiti sono stati pagati, la villa me la sono comprata, bene: oggi mi diverto un po', come dire, abbiamo già dato. Io credo che tutto sommato, dal loro punto di vista, non fa una grinzia: abbiamo fatto dei capolavori, abbiamo dato il meglio di noi stessi ed i nostri anni migliori sacrificando anche le nostre vite famigliari per dare sfogo ad un sogno che però dovrebbe anche essere goduto, no? Ovvio che chi scrive cioè io, stia un po' sopra le righe e accentui un tantino i colori, ma è per eccesso di sintesi. Insomma dopo i capolavori assoluti, anche la loro età anagrafica, cambia. La tecnologia cambia, i Produttori cambiamo, così come le possibilità economiche, che determinano la possibilità di registrare in studi sontuosi e prestigiosi con strumenti di ultima generazione nei quali cercare l'ispirazione per "un nuovo brano"... Già.Non è più totale ispirazione aulica che si trasferisce sulla tasiera, ma è un suono prodotto da e chissà come, che scatena un'idea che si trasforma in musica. L'angosciante suono/lamento dell'attacco di No son of mine, il groove di Tonightx3 e molto altro altro... La capacità dei tre, non è in discussione ma la creatività a volte viene meno e ci si accontenta di soluzioni apparentemebte semplici che ai più risultano banali:ma la differenza tra semplice e banale, è immensa. Qualche giorno fa su questi forum leggevo dell'"Imbarazzante tu-tu" di Bancks, in Tonightx3... Imbarazzante...? Un altro diceva " a cosa serve quella suite? A cosa serve...? Già... Io trovo entrambe le trovate "semplicemente" geniali. Insomma cari amici, la creatività non è infinita. Ed un esempio eclatante in luogo di And then, è l'album che si intitola Genesis dell'83 con copertina nera con stelline bordata di giallo... Mama, vi sembra una cosa da poco? Certo, non tutte le tracce sono memorabili come questa, ma that's all, è deliziosa, Home by the sea è affascinante: ovvio, nel contesto in cui sono state realizzate. Mama, è pura ricerca ed integrazione del suono con la tecnica disponibile: il testo è concepito per essere funzizonale sul ribattuto del delay a fondersi sulla ritmica di supporto che colora il disegno del groove che tra le altre cose , è stato ideato e realizzato da Mike, e non da Phil...
Non siamo nell'egida del Capolavoro, ma anche in questa scialba compilation di canzoncine, l'Anima dei tre c'è. E che dire di we can dance? Io lo trovo godibilissimo, frutto di una traduzione ai giorni nostri del linguaggio epico sinfonico che arditamente proponevano nei '70. Brani da oltre 10 minuti ben suonati, realizzati, mixati allo stato dell'arte. Driving the last è semplicemente commovente, carica di emozioni e con tanto di esplosione finale; Finding light semplicemente la Amo, (e ne ho realizzata anche una mia personale versione, sì sono un musicista) Land of confusion è un capolavoro della composizione se circostanziata al periodo ed al tentativo(per me riuscitissimo) di riqualificarsi e sopravvivere in un mercato asfissiato dalla dance music, e da un rock insulso dell'epoca, un brano cantabile, contraddistinto da una forte personalità, ... Il dvd del concerto relativo a questo album è semplicemente un capolavoro. Soldi spesi strabene. Insomma cari amici, il 14 luglio a Roma, ero in mezzo a cinquecentomila persone: credo che per molti dei presenti i Genesis fossero quelli di Turn it on again: e beh? Non saranno delusi coloro che poi grazie a turn it on again comprearanno anche "il resto" PG o no PG, PC o non PC, GENESIS.
Suonano da trent'anni, hanno attraversato almeno tre generazioni continuando a produrre con una buona dose di onestà, cercando di soddisfare le esigenze del momento per non diventare patetiche copie di loro stessi come è accaduto a molti di quel periodo ( Jetro, EL&P eccetera)ed hanno continuato a regalare momenti assolutamente indimenticabili continuando ad essere amati perchè diventati parte di noi e dei nostri figli e prima dei nostri padri. Fanno musica per divertirsi e anche per timorosamente, mantenere in piedi la loro imponente organizzazione Persone che vivono con loro e grazie a loro da vent'anni. E francamente dopo il primo scioglimento e superato lo sgomento dell'album Calling ed ai suoi relativi concerti, ritengo che la reunion di tre anni fa, sia stato il regalo più bello che (almeno nelle intenzioni) ci potessero fare. Darsi, ridonarsi a noi per ancora un attimo lungo un concerto, straordinario. Poi della qualità delle esecuzioni possiamo anche parlarne...Ma pretendere a Roma dai nostri amati nonnetti l'energia di Behind the lines del Three side live, mi sembra eccessivo... Eppure, i figli dei padri, hanno ascoltato ed applaudito quei nonnetti. Figli (anche) dei giorni nostri, o meglio di quelli dei nostri figli.
Grazie per avermi sopportato fin quì, un saluto a tutti.
Pino.