Si parte! Peter è di nuovo on-the-road.
Ieri sera Peter Gabriel ha aperto il tour sud-americano allo stadio Simon Bolivar di Caracas, in Venezuela.
Alle 21:46, ora locale, sotto un cielo stellato appare,nel bel mezzo della valle ombrosa di Sartenejas, in silenzio Peter, e si posiziona dietro alle tastiere. Parte con "The rithym of the heat", senza salutare il pubblico e senza degnarlo di uno sguardo.
Seguono "On the Air" e "Intruder", quando Peter decide di prendere un foglietto scritto e di leggere, in un approssimato spagnolo:
"E' passato molto tempo da l'ultima volta che ci siamo visti ma siamo molto felici per essere ritornati da voi. Abbiamo iniziato questo tour dallo stesso luogo dove abbiamo terminato il tour dell'America latina del 1993. La barba che porto è un ricordo venezuelano, fu proprio qui che decisi di farla crescere".
"Steam", annunciata dal vapore che appare nei sei schermi verticali, illumina, finalmente, di colore la scena.
Peter legge ancora i suoi appunti e parla dell'alchimia che esiste tra la donna e l'uomo: è la volta di "Blood of Eden".
Segue "Games without frontiers","No self control","Mother of violence","Darkness","The Tower That Ate People" e "San Jacinto".
"Down to earth", dal film WALL-E, è eseguita per la prima volta dal vivo e Peter ci tiene a precisare, con ironia:"E' la prima volta che la facciamo in pubblico e se non vi piace vorrà dire che non la metteremo più in scaletta".
A questo punto presenta la band e la figlia Melanie affermando "che mia figlia ha così tanto talento che mi rende orgoglioso"...(ndr: ogni scarafone...[:D])
A raffica: "Solsbury Hill","Secret World","Sledgehammer","Signal to noise" e "In your eyes".
Peter esce di scena momentaneamente per ripresentarsi con "Red Rain" finchè si odono i tamburi di "Biko".
Fine della festa. E' durata solo due ore.