by Sanvean » 11 Jul 2009, 10:19
Per me in Smallcreep's Day c'è un'idea di cosa avrebbe potuto apportare Anthony se fosse rimasto nel gruppo.
L'atmosfera di 'At the end of the day' ne è un esempio, oltre al lavoro delle tastiere su Romani, uno dei momenti migliori dell'album, bellissima soprattutto l'introduzione (un minuto di successione di accordi fino al riff ed al repentino cambio di tonalità che sono...una vera firma)
Credo che molto materiale di quest'album risenta anche dell'influenza di Anthony e del sodalizio adolescenziale con Mike.
Ottime la voce e la batteria (Simon Phillips è davvero grande) e l'aiuto di un certo Morris Pert alle percussioni è qualitativamente...sostanzioso.
Preferisco tutta la suite al resto, forse un po' più pop che prog, anche se di buona qualità (Time and time again ricorda Many too many, sia nell'incipit che nella costruzione, gli anni erano quelli...)
Consiglio 'Out into the daylight' coverizzata live da EELST, un...must (mi accorgo solo ora che ne avevato già parlato, male non farà ricordarlo...)
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Sanvean on 11 Jul 2009, 10:23, edited 1 time in total.
"Good morning Rael
So sorry you had to wait.
It won't be long, yeh!
She's very rarely late"