E' uscita, con gran strombazzamenti anche su quotidiani a tiratura nazionale, la notizia che i 20000 dischi della collezione di John Peel saranno messi on-line col beneplacito dell'Art Council of England.
La notizia e' interessante, sebbene non riesca a capire come la cosa possa non violare i diritti d'autore.
![Pensieroso [:-I]](./images/smilies/smile_ponder.gif)
Ad ogni modo, per ora sono stati messi in linea solo i dischi il nome del cui autore inizia con la lettera A. Io ho provato ad ascoltare qualcosa ma mi sembra che il sito non funzioni affatto.
![Morto dalla noia [:(-(]](./images/smilies/smile_bored.gif)
Se qualcuno ha un attimo di tempo puo' provare a sua volta, sarei curioso di sapere se e' un problema circoscritto al mio computer:
http://thespace.org/items/s000004u
<< Conoscete voi spettacolo più ridicolo di venti uomini che s'accaniscono a raddoppiare il miagolìo di un violino? >>
(Luigi Russolo, Intonarumorista. 1913.)
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