Bene: oggi ho iniziato a mixare la mia Los endos...il suono del
L hmmond che ho costruito gioni fa, per quanto bello non so, non mi riempie come fa quello di Tony. Ergo, stasera l' ho rifatto usando un preset che si chiama " je t'aime"
urca boia sembra perfetto, domani lo inserisco nel progetto e provo un nuovo approccio al mix.
Ecco: vedi, un suono, uno solo anche se bellissimo se ascoltato da solo, risulta incompleto, non idoeo...
Io Mixo le mie cover tenendo sempre a " portata di orecchio" in una delle tracce Dell editor il brano originale per mantenere coerente i pesi del mio mix. Essendo batterista godo molto a tenere un po fuori la batteria nel primo approccio, ma poi la riequilibrio con il resto degli strumenti. In Los Endos, bisogna obbligatoriamente partire dal Basso. In questo brano il Basso è determinante al punto che nel mix originale, si è preferito sacrificare una buona dose di Cassa.nel mio mix sto cercando di ridare alla Cassa il suo ruolo, e per fare questo sto cercando di trovare l equilibrio tra le frequenze cercando di evitare di utilizzare le stesse nei due suoni. In pratica taglio un po di corpo della cassa e lo aggiungo al basso che diventa più grosso e la cassa la rendo un pelo più piccola ma pungente. Non sto inventando niente che già Phil non faccia: Phil usa una cassa piccolissima, ma cattiva e pungente per dare spazio alle frequenza dei vari Taurus eccetera... Credo che la loro sia stata una scelta artistica, ma a me un pochino di cassa in più l avrei gradita.
Considera che il disegno di Phil, e molto bello e segue in parte quello del basso ...peccato non tirarlo fuori un po di più.
Il mio metodo per approcciare il mix è provare ad ascoltare in loop la porzione di mix su cui sto agendo per qualche minuto È empirico, ma in assenza di un analizzatore di spettro, l'orecchio, fa la sua parte.
Alla prossima
Pino