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Originally posted by Duke of Mar
Ma va?!?!?! [O:-)] Peter non scriveva la MUSICA IMMORTALE della band??? [O:-)][O:-)][O:-)][O:-)][O:-)][:D][;)]
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Originally posted by genesisforever
Francesco mi sembri un pò troppo severo con Tony. Dopo il 1978 ti ricordo alcune sue belle composizioni: Undertow, Burning rope, Heathaze, Evidence of autumn, Cul de Sac, Living forever, Fading lights...e anche nella sua carriera solista qualche perla la puoi trovare, come Island in the darkness. Certo non sono capolavori al livello delle vecchie cose, ma non sarei così categorico.
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Originally posted by fr.arcuri
non c'è disco dei genesis in cui tony non ha dato di più degli altri.
i commenti possibili a questa mia frase sono due:
1) fino al 1977 : ringraziando il cielo
2) dal 1978 al 2165 : purtroppo
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Originally posted by spillo60
Piccoli dettagli: l'intro di Cockoo Cocoon è di JOHN HACKETT
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Originally posted by Rael Matrix
A proposito di Cockoo Cocoon.
Al 4° Dusk Day chiesi a John (la mia camera era nello stesso albergo di John, stesso piano, stesso corridoio, abbiamo parlato spesso aspettando l'ascensore) di Cockoo Cocoon, se era vero quello che si diceva che l'intro di chitarra era suo. E lui, furbescamente, mi disse che il flauto "no, non l'ho suonato io ma Peter"[:D]
Credo che sia anche suo il passaggio di flauto, magari suonato veramente da Peter[:)]
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Originally posted by Duke of Mar
Sei il più grande... [:D][:D][:D][:D][:D][:D][;)]
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Originally posted by fr.arcuri
quando leggo che tony & mike hanno composto la maggior parte di the lamb mi viene un pò da ridere pensando a cosa quei due mattacchioni hanno combinato su CAS: secondo me peter ha dato loro più di una mano.
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Originally posted by spillo60
Venne dunque diffusa, più o meno volutamente, l'affermazione che Peter aveva scritto tutti i testi (invece si scoprirà dopo che The Light Dies Down era di Tony e Mike) mentre gli altri tutte le musiche (falso storico, Peter fece più di quello che si è sempre saputo
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Originally posted by fr.arcuri
non dimentichiamoci di quello che è successo nelle session di PG3: phil è entrato come amico-sessionman e ne è uscito con un suono di batteria che gli ha permesso di dominare il mondo.
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Originally posted by smiroldo
banks - genio fin che si vuole, ma col carisma di un ippogrifo -
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Originally posted by smiroldo
per me peter su lamb ha contribuito non oltre il 10%
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Originally posted by smiroldo
l'idea che poi DIRIGESSE gli altri la trovo assolutamente irrealistica, tanto per usare un eufemismo...
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Originally posted by spillo60
Riporto una frase rivelatrice di Hackett: avevamo capito che l'unica maniera per fare un'altro disco tutti insieme era quella di lasciare più spazio ai contributi di Gabriel.
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Originally posted by Duke of Mar
Lo ha detto Mino citando Hackett. Bisognava dare spazio a Peter ed alla sua "idea" forte. La storia di Rael prevalse sul Piccolo principe, comportando una scelta produttiva molto legata alle atmosfere urbane ed americane del racconto. Venute meno quelle atmosfere ed il loro ispiratore, i quattro tornarono alla cifra stilistica che gli apparteneva. Sono d'accordo sulla veduta lungimirante, ma continuo a ritenere improbabile un apporto compositivo di Peter quantificabile in misura significativa, ed il motivo l'ho spiegato prima [;)]
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Originally posted by fr.arcuri
con direzione sonora intendo proprio prendere una composizione di banks e dirgli: non la devi sviluppare così ma la devi sviluppare cosà.
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Originally posted by fr.arcuri
dico che è riuscito a portare gli altri sul suo territorio.
probabilmente ha ottenuto da tony delle cose che lasciandolo libero quest'ultimo non avrebbe mai fatto.
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Originally posted by genesisforever
per me la carriera solista di pete è decollata con il III album, lontano anni luce dai primi due e ancor di più dall'agnello...e impegnato a togliersi di dosso proprio quell'ermetismo che aveva caratterizzato i testi di the lamb.
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Originally posted by King of Maybe
Perché "the Lamb" è così diverso, con il suo colore cupo? non sottovaluterei un elemento fondamentale.
Collegandomi in parte a quello che dice smiroldo, e riprendendo quanto ho scritto più sopra, l'atmosfera e lo stato d'animo hanno un ruolo fondamentale nella composizione della musica. Stiamo parlando di artisti, di musicisti insigni e tecnicamente preparati senz'altro, ma principalmente artisti dotati di una non comune sensibilità: non solo Peter, ma tutti gli altri dimostrano nei loro brani quanto sanno mettere in gioco sé stessi e il loro bagaglio di sogni, emozioni, paure: diversamente non sarebbe venuta fuori una musica così VERA, che arriva al cuore dell'ascoltatore e tocca corde profonde,
l'orrida (lo scrivo in senso buono) "the Waiting room" è davvero il pezzo più importante dell'album, come lo definisce Phil, perché fotografa nettamente quello che sta succedendo: un senso di costrizione, stimoli e tensioni continui che minacciano di esplodere, fino alla liberazione finale. In questo brano, non vorrei sbagliarmi, Peter non c'è proprio (ma anche lui si sentiva "oppresso").
In questa ottica il ruolo della storia è fondamentale, perché non è mai stata chiara agli altri 4 (e neanche a Peter, che ha avuto buon gioco a restare sempre sul vago -da bravo affabulatore) e quindi aumenta il grado di incertezza e dubbio (e FRUSTRAZIONE!!!) che va a colorare la musica che scaturisce nelle session. Io immagino che ognuno dei nostri si sia fatto la domanda: "ma di che cosa stiamo parlando?" e questa domanda informa la musica che scrivono ogni giorno.
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Originally posted by aorlansky60
...certo che se WAINTING ROOM è il brano che più degli altri, come detto dallo stesso Phil, "fotografa" lo stato d'animo del momento...[:-|]
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Originally posted by ludletemquote:
Originally posted by Duke of Mar
Lo ha detto Mino citando Hackett. Bisognava dare spazio a Peter ed alla sua "idea" forte. La storia di Rael prevalse sul Piccolo principe, comportando una scelta produttiva molto legata alle atmosfere urbane ed americane del racconto. Venute meno quelle atmosfere ed il loro ispiratore, i quattro tornarono alla cifra stilistica che gli apparteneva. Sono d'accordo sulla veduta lungimirante, ma continuo a ritenere improbabile un apporto compositivo di Peter quantificabile in misura significativa, ed il motivo l'ho spiegato prima [;)]
a me sembra che in quel periodo la vita di Peter fosse abbastanza ricca di emozioni da permettergli un picco creativo invece!
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Originally posted by fr.arcuri
pur facendo un plauso alla disamina del re molto interessante e dettagliata, per me la risposta al quesito è che the lamb non è solo l'ultimo album dei genesis con peter gabriel ma è anche il primo album solista del peter gabriel medesimo.
io non voglio mettere in discussione la grandezza di tony banks come autore nè confutare la tesi che lui e mike abbiano composto la maggior parte delle musiche, ma alle mie orecchie appare chiaro che qualcuno li ha fatti agire diversamente dal solito portandoli in una zona a loro non usuale e dalla quale si sono subitaneamente staccati.
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Originally posted by Duke of Mar
Bastian contraria!!! [:D][:D][:D][:D][:D][;)]
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Originally posted by Duke of Mar
Lo ha detto Mino citando Hackett. Bisognava dare spazio a Peter ed alla sua "idea" forte. La storia di Rael prevalse sul Piccolo principe, comportando una scelta produttiva molto legata alle atmosfere urbane ed americane del racconto. Venute meno quelle atmosfere ed il loro ispiratore, i quattro tornarono alla cifra stilistica che gli apparteneva. Sono d'accordo sulla veduta lungimirante, ma continuo a ritenere improbabile un apporto compositivo di Peter quantificabile in misura significativa, ed il motivo l'ho spiegato prima [;)]
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