HELLO, I MUST BE GOING! - 1982

I don't care anymore - I cannot believe it's true - Like China - Do you know, do you care? - You can't hurry love - It don't matter to me - Thru these walls - Don't let him steal your heart away - The west side - Why can't it wait til morning


   Seconda ottima prova,  stilisticamente e timbricamente parallela alla prima,  dell'eclettico cantante-tuttofare inglese.   La filosofia musicale di Phil Collins e' originale ed inconfondibile,  la sua tecnica di strumentista e cantante impeccabile da ogni punto di vista.   Non dice nulla di nuovo,  ma conferma quanto di buono gia' era stato espresso nell'album precedente.
   Ancora presente in molti brani il tema del fallimento del matrimonio,  evidentemente per Collins un dolore molto duro da esorcizzare.   Divertentissimo invece il singolo Thru These Walls,  imperniato su una figura di impiccione-guardone che fara' molto discutere la stampa britannica.   Why Can't it Wait Til Morning,  che chiude l'album con un tocco romantico,  e' la prima di una lunga serie di ballate che caratterizzeranno d'ora in avanti la produzione del batterista dei Genesis.
   Ma purtroppo,  tra tutte le perle presenti in quest'album,  diverra' celeberrima proprio You Can't Hurry Love,  ovvero una cover del famoso motivetto delle Supremes (Motown).   Forse proprio l'aver conquistato la cima delle classifiche con questo banale espediente indirizzera' Collins verso facili soluzioni commerciali,  che ne sviliranno le doti artistiche e lo renderanno antipatico a molti.
   Comunque,  assieme a Face Value,  un album che ogni vero intenditore non manchera' di apprezzare.