ACTING VERY STRANGE - 1982

Acting very strange - A day to remember - Maxine - Halfway there - Who's fooling who - Couldn't get arrested - I don't wanna know - Hideaway


   In questo album,  Mike Rutherford non fa assolutamente nulla di strano.   Cio' nonostante,  i brani di Acting Very Strange si lasciano ascoltare volentieri per una serie di ragioni.   Prima fra tutte:   e' Rutherford in persona ad affrontare le parti vocali,  ed i risultati sono al di sopra di ogni piu' rosea aspettativa;   secondariamente,  alla batteria troviamo Stewart Copeland,  l'asso delle percussioni dei Police,  e il suo "tocco" si sente eccome!
   Il disco dovra' uscire sotto l'etichetta della corporazione WEA / Atlantic:   alla Charisma tira ormai davvero una brutta aria.   Specialmente in Acting Very Strange e Maxine affiora prepotentemente l'insospettata anima rock - ed un rock anche piuttosto duro - di Rutherford,  la stessa sonorita' grintosa che in effetti sta emergendo anche negli album dei Genesis coevi,  in seguito alla defezione di Hackett.
   Si conclude purtroppo qui,  dopo soli due album,  l'interessante carriera solista di Mike Rutherford.   La sua attivita',  nei momenti liberi dagli impegni con i Genesis,  proseguira' esclusivamente assieme ai nuovi amici del complesso Mike + The Mechanics.