Buongiorno Roberto, benvenuto e grazie per i complimenti! Come purtroppo ha già notato questo forum era stato messo in piedi per radunare (dietro loro stessa proposta) numerosi cultori di musica degli anni '30 e '40 i quali avevano ciascuno una propria mini-pagina web isolata e che non consentiva il dialogo con altre persone se non con estrema difficoltà. Purtroppo, dopo qualche timidissimo tentativo, ognuno è tornato a curare il proprio inutile micro-orticello. L'apice (negativo, ovvio) s'è raggiunto con un gruppo di cultori di Carlo Buti i quali hanno inizialmente chiesto una sezione specifica dedicata al celebre tenore leggero, ma alla fine non si sono nemmeno presentati, neppure così tanto per provare a scrivere e vedere come funziona. Poi ci si lamenta che mancano nuove leve e nuovi cultori di queste belle musiche...
Anche se ormai tutti i forum (anzi, il web in generale) sono in declino perché la gente preferisce rimbecillirsi con gli
smartphone, io continuo a credere nel progetto. Per cui se lei conosce un gruppo di appassionati che avrebbe piacere di impiegare questo strumento per dialogare tra loro, li inviti pure liberamente, anzi dal canto mio sono dispostissimo ad aprire nuove sotto-sezioni specifiche per altri cantanti o generi particolari se ciò fosse necessario.
Venendo finalmente a quanto lei scrive, nonostante io possieda un largo numero d'incisioni di Kramer, questa interessante dicitura "in Argentina" mi giunge nuova...
C'è da dire che, dopo il '43 e nel secondo dopoguerra in genere, molti celebri cantanti e complessi italiani tentarono di ravvivare la loro carriera con lunghe trasferte in Sudamerica. Il caso più noto è quello delle sorelle Lescano, fenomenali interpreti d'un genere che stava però ormai passando di moda e cominciava ad essere anche politicamente mal visto, come politicamente mal viste erano loro stesse le quali, pur essendo di vaghe origini ebraiche, s'erano pesantemente compromesse col regime. Si può anzi affermare che la loro carriera si
concluse in Sudamerica, e che in Italia non si videro più. Lo stesso fece ancora molti anni dopo Flo Sandon's, con un'interminabile trasferta che senz'altro le portò nuova fama e nuove soddisfazioni, ma che compromise irrimediabilmente i suoi rapporti coniugali con Natalino Otto.
Pertanto a mio parere (ma sottolineo che si tratta solo d'una
educated guess) nel disco si ascolta la classica orchestra di Kramer che, al pari di tante altre, aveva fatto una trasferta in Argentina; lì aveva certamente conosciuto ed appreso nuovi motivi interessanti, che riproponeva quindi a mezzo disco anche al pubblico italiano, sottolineando che si trattava di novità con quel "in Argentina" stampato in etichetta. Mi ripropongo comunque di "richiamare in servizio" Lele Del Gatto (altro simpatico appassionato, l'unico con cui occasionalmente ci ritroviamo qui per discutere di qualche argomento in modo che ne resti traccia anche a favore di altri cultori del genere) per segnalargli l'argomento: è senz'altro molto più preparato di me e potrebbe sapere qualche particolare che ignoro.
Devo comunque dire che il pezzo, con quelle rapide scale che emulano in stile descrittivista delle folate di vento, è davvero accattivante e piacevole da ascoltare. Peccato solo che non sia cantato e resti confinato nell'ambito dei "ballabili"...