Sto trovando molto interessante questo thread, e leggendo gli interventi precedenti mi sono sorte ulteriori riflessioni su un argomento, la sottocultura Punk, alla quale in passato credo di non aver mai dedicato attenzione, in quanto disinteressato al puro Rock'n roll, genere alquanto ripetitivo e per me poco stimolante.
Nel tempo però sono diventato meno integralista, ho quindi provato a documentarmi almeno un po' e a ripescare qualcosa dai miei ricordi di quel periodo.
Spero di essere breve ma non è detto che ci riesca. Anche perchè sto scrivendo il post poco alla volta, nei ritagli di tempo, ascoltando nel frattempo alcune canzoni catalogate come Punk (oltre a quelle poche che già conoscevo) per farmene un'idea più precisa.
Non sempre concordo con Ernesto Assante ma mi sento di sottoscriverlo quando dice che:
"[...]I primi segni del punk, tuttavia, possono già essere rintracciati in formazioni statunitensi come Velvet underground, MC5 e Stooges, attive un decennio prima, nonché nell’attitudine distruttiva degli inglesi Who, tra i primi gruppi rock degli anni Sessanta a dare corpo alla frustrazione esistenziale giovanile [...]"
https://www.treccani.it/enciclopedia/mu ... agazzi%29/Cosa che trovo rispondente al vero.
Provate infatti ad ascoltare questo brano degli MC5 datato 1969
Kick out the jams - MC5 (1969)Oppure "My Generation" degli Who, datata 1967.
My Generation - The Who (1967)Qui il video è già posizionato alla fine del pezzo dove comincia la "distruzione" degli strumenti (si fa per dire, venne fuori dopo che si trattava di una chitarra finta pronta per lo scopo) sul palco...
una cosa molto Punk, direi, e si era solo nel 1967!
Ora, se dopo aver visto/sentito i due pezzi precedenti, facciamo partire "God save the queen" (1977) dei Sex Pistols risulta evidente come ci si trovi su una lunghezza d'onda molto molto simile.
God save the Queen - Sex Pistols (1977) Tra l'altro nel video, a dispetto della fama di zozzi e marci, i componenti del gruppo, se trascuriamo la risibile pseudotrasgressività del vestiario (David Bowie scansati
), sembrano tirati a lucido come fossero i Duran Duran.
Questa iconica canzone (lo si voglia o no è diventata iconica - probabilmente più per il testo anti monarchico che per la musica - tanto che viene citata persino nelle enciclopedie) l'avevo sicuramente già sentita in passato, ma mai volontariamente. Forse la ascoltai come colonna sonora in qualche film, forse in qualche frammento di video in TV, forse qualche scampolo dalla radio. Ora che l'ho ascoltata per la prima volta per intero direi che siamo nell'ambito del puro, semplice, vecchio rock'n roll. Inoltre - ma lo dico sottovoce in modo che AOR non mi senta - preso come pezzo rock'n roll minimalista non è male; ha un buon ritmo, il riff è accattivante, l'amalgama di basso, batteria e chitarra è piacevolmente mixato e la voce volutamente stralunata gli conferisce una sua peculiarità. (stiamo ovviamente parlando in ambito di puro e semplice Rock'n roll non di Canti Gregoriani o di Polifonia Bachiana, ricordiamolo) .
Ditemi la verità,quante band avete sentito suonare Rock'n roll tirato e grezzo simile a questo? Io, tra band che provano in cantina, feste paesane, discoteche, concerti, video e dischi almeno un centinaio. E probabilmente va riconosciuto al periodo Punk il merito (o, secondo alcuni, il demerito) di aver reso popolare questo modo elementare ma vigoroso di fare Rock'n roll.
Il fatto che il Fenomeno Punk venga immancabilmente associato ai Sex Pistols e la sua nascita datata al 1977 credo sia per l'indovinata operazione di marketing studiata a tavolino da Malcom McLaren, che ci aveva già provato nel 1975 negli States con le New York Dolls senza però riuscire nel tentativo.
[...] Nel 1975, McLaren, assunta ormai la qualifica di manager non ufficiale del gruppo [New York Dolls], disegnò dei costumi di pelle rossa per i New York Dolls volendo cambiare la loro immagine di drag queen in quella di comunisti perversi, come mossa provocatrice per rilanciare la carriera della band. La trovata non ebbe però successo alcuno, e il gruppo si sciolse subito dopo [...]
https://it.wikipedia.org/wiki/Malcolm_McLarenCon i Sex Pistols invece a McLaren andò molto meglio e successe quel che sappiamo: la critica musicale saltò sul carro, i discografici, i creatori di abiti, i tatuatori, i venditori di piercing e i parrucchieri si catapultarono su quella nuova moda. I giovanissimi da parte loro si ribellavano contro la musica "vecchia" (come hanno sempre fatto e come sempre faranno) e in moltissimi - compresi i rampolli di buona famiglia - si avvicinarono a quella cosa "proibita e cattiva" di cui leggevano sui giornali e nelle riviste e che faceva tanto inorridire i loro genitori (creste colorate, spilloni, ecc.. ecc..).
Praticamente una versione più incazzata del rock'n roll venne intrecciata ai moti di protesta giovanile di stampo nichilista post sessantotto (basti pensare al Rael distruttivo di "Back in N Y City" datato 1974) e reimpacchettata come PUNK.
Il tutto venne trasformato in Moda e salì alla ribalta di tutti i media del globo per essere celebrata oppure esecrata.
Ma l'impatto che ebbe non si può negare.
Però io non credo che sia stata l'offerta musicale Punk in se' ad offuscare i gruppi Progressive.
Eh si perchè basterebbe tornare al 1973 con "The real me" degli Who per trovarsi di fronte ad uno stile che - almeno a livello superficiale - potrebbe a pieno diritto considerarsi Proto-Punk.
The real me - The Who (1973)Oltre agli Who tra gli artisti considerati Proto-Punk vengono citati tra gli altri i già nominati MC5, David Bowie, gli Hawkwinds, Velvet Underground, T-Rex, Stooges, Iggy Pop, Patti Smith.
Ma nonostante questi artisti fossero sicuramente alternativi al Progressive, nei primi anni '70 essi non impedirono al Progressive di prosperare. Progressive e Proto-punk convivevano tranquillamente.
Nel 1977 la differenza la fecero i media, che se nei primi settanta avevano sostenuto o almeno tollerato il Progressive, ora lo affossarono bollandolo come conservatore e retrogrado, e amplificarono il fenomeno della sottocultura Punk portandola così alla ribalta e "costringendo" i discografici ad orientarsi sull'ultima novità "intellettuale" che imperversava sulla stampa e in TV.
La musica etichettata come Punk però era tutt'altro che univoca,
Che dire ad esempio di questo bel pezzo degli Ultravox! del 1977, "The man who dies every day", tratto dall'album "Ha! Ha! Ha!"
The man who dies every day - Ultravox! (1977)E' un pezzo di un gruppo Punk ma non suona forse splendidamente come un anticipazione della New Wave di lì a venire?
E che dire di molti altri artisti nati verso la fine degli anni '70 (Police, Mink De Ville, Blondie, Talking heads, appunto gli Ultravox!, Devo, Ian Dury & the Blockheads) che vennero inizialmente catalogati come Punk?
Probabilmente fu un'idea delle case discografiche per sfruttare la moda del momento.
Ma quindi se togliamo gli spilloni, le creste, l'autolesionismo, gli sputi, i giubbotti chiodati, i capelli colorati, i tatuaggi, i piercing, i "Fuck you" ripetuti ad oltranza, il voler star fuori dalle convenzioni, la ribellione sociale ... cosa resta a livello puramente musicale del Punk?
Prendendo in considerazione i gruppi identificati come punto di partenza ufficiale del Punk più ortodosso (Sex Pistols, Clash, Ramones) a livello puramente musicale direi che ci resta del Rock'n roll suonato veloce e semplificato, cantato con rabbia e privo di assoli o con assoli di durata minima.
Se invece allarghiamo l'analisi a tutti gli artisti che vennero messi sotto l'etichetta Punk, trovare un comun denominatore puramente musicale sembra un'impresa impossibile. Infatti cosa potrebbero mai avere avuto in comune i ritmi latini dei Mink De Ville, quelli reggaeggianti dei Police, le sperimentazioni degli Ultravox! e lo stile Funky dei Blockheads di Ian Dury? Io direi poco. L'unica cosa che questi artisti ebbero in comune fu quella di salire alla ribalta nel periodo Punk e di cavalcare l'onda (probabilmente su suggerimento dei loro produttori).
E qui il nostro "povero" Progressive Rock, stretto tra il terremoto Punk e l'affermarsi della Disco - due generi facili da vendere, come sottolinea giustamente AOR - era destinato a soccombere, almeno temporaneamente.
Quando nel mio post precedente sostenevo che "Secondo me si commette un errore nel sottovalutare il peso del fenomeno Punk nella storia recente della musica" mi riferivo all'effetto terremoto del Fenomeno Punk che generò tutta una serie di effetti che potrebbero essere giunti fino ad oggi.
Non si può ovviamente dire con certezza che dal Punk nacque la New Wave, ma ci sono indizi in questo senso che consentono di
considerarla almeno come ipotesi.
Ad esempio trovo paradigmatiche le vicende dei Clash e degli Ultravox che da band radicalmente Punk si trasformarono nel giro di pochi anni, evolvendo in uno stile che sarebbe poi stato etichettato come New Wave.
Ascoltare per credere
RockWrock - Ultravox! (1977)che si trasformano successivamente negli Ultravox New Wave
Vienna - Ultravox (1980)E i Clash, alfieri del Punk
White riot - Clash (1977)che poi si trasformano nei sorprendenti Clash New Wave a partire dal 1980
Anche qui ascoltare per credere
The magnificent seven (1980) - ClashRebel Waltz (1980) - Clash questo potrebbe benissimo essere un brano che porta avanti la linea tracciata dai
Beatles sul White Album
e il successivo famosissimo brano con il simpatico armadillo nel video
Rock the Casbah (1982) - ClashMentre se consideriamo i Ramones osservo che hanno continuato a fare canzoni Punk per tutta la loro carriera,
dal 1976 fino al 1995, data dell'uscita del loro ultimo album.
Now I wanna sniff some glue - Ramones (1976)Take the pain away - Ramones (1995)Questo gruppo ha attraversato ben due decadi suonando nello stile che più di tutti si identifica con il Punk, senza mai cambiare.
E nel 2011 è stato premiato con il Grammy Lifetime Achievement Award ed inserito nella Rock and Roll Hall of Fame.
Si sia d'accordo o meno ciò testimonia che la musica suonata nello stile Punk - a differenza del Fenomeno Punk - è sopravissuta ben oltre gli anni settanta.
A me tutto sommato i Ramones stanno simpatici, nonostante non si siano mai "evoluti" più di tanto e ogni tanto anche la loro grezza semplicità può essere piacevole.
Inoltre possiamo osservare come l'esempio dei Pistols e dei Ramones abbia creato proseliti anche famosi. Cito i primi che mi vengono in mente: Nirvana, Foo Fighters, Green Day, Joe Jackson dei primi tempi, Blink 182, i primissimi U2.
Si potrebbe quindi forse affermare che dal punk del 1977 si svilupparono a grandi linee due tronconi: uno che si trasformò in new wave e l'altro che rimase fedele alle sue origini e che tramite Ramones, Public Image Limited, primi U2, Green day, Foo Fighters et simili è giunto fino ai giorni nostri.
Tutto ciò ovviamente in base al mio punto di vista, opinabilissimo.
Venendo al titolo del topic a mio parere è quindi corretto dire che fu il Fenonemo Punk ad "uccidere" (temporaneamente) il Progressive, con la complicità della Disco, ma, come già ampiamente illustrato da altri nei post precedenti , ciò avvenne per motivi puramente sociali e commerciali, inseguendo la mode del momento e i facili guadagni, e poco ebbe a che fare con il puro aspetto musicale.
Comunque se da giovane ero piuttosto talebano e posso ricordare discussioni infinite con i miei compagni delle scuole superiori (periodo 1975-1980) in cui argomentavo contro la Disco Music, il Pop e il Punk per dimostrare quanto fossero "inferiori" al Progressive, ora gli unici due generi in cui tendo a suddividere la musica sono: musica che mi piace - musica che non mi piace
E con questa logica binaria alla Andy Luotto (buono- no buono) procedo a sentire cose appartenenti ai generi più disparati, cercando di evitare preconcetti (a volte non è facile perchè tutti ne abbiamo) e cercando di esprimere un parere solo dopo aver ascoltato.
Mi scuso per la lunghezza ma avendo scritto un po' tutti i giorni, meditando parecchio e ascoltando un po' di canzoni, alla fine ho avuto difficoltà a trovare cose da tagliare.
PS: da quando ho riscoperto Rock the Casbah dei Clash non riesco a smettere di ascoltarla, tanto la trovo divertente e gradevole.