Letta l'intervista e la recensione su Dusk, e devo fare i miei complineti a Mario Giammetti & C. e sono contento della loro amicizia con Ray!
Unica nota, ma qui torniamo sull' argomento "de gustibus" già ampiamente trattato negli ultimi post
Ancora insieme...Reunion 2020:
Mario Giammetti scrive alla fine della recensione dall'album:
"Il consiglio che, personalmente, mi sento di dargli, quando il momento di creare ancora musica nuova (che sia tra uno, cinque o dieci anni), è di cambiare staff."
Ora ascoltando l'album i primi sette brani anche se non sono eccezionali, mi sembrano musicalmente diversi dai soliti di Ray, mentre gli ultimi tre (che tra l'altro piacciono a Giammetti), sono le folk ballad che da anni ci ha abituati piacevolmente il Nostro e che il pubblico piace sentire.
La mia tesi è più o meno questa, valida per qualsiasi cantante-musicista: non si può pretendere dopo una decina di album di comporre qualcosa di nuovo quando tutto il meglio l'hai già dato nei primi album!
P.S. Una critica più o meno simile Mario Giammetti l'ha data anche a Steve Hackett in Surrender Of Silence!
Comnque grazie Mario e Dusk Forever!