by highinfidelity » 28 Sep 2021, 09:13
Non sono tra coloro che snobbano nessuno "a prescindere", ma fatto sta che dal 1991 (anno fatidico in cui il pianeta fu invaso senza pietà dai riff raffazzonati del grunge) ben pochi complessi o solisti hanno saputo superare la soglia critica oltre la quale riesco a considerarli veramente "interessanti" e "da seguire". I Coldplay sono tra le dozzine e dozzine di complessi di questo tipo: se li passano in radio non cambio certo canale, ma altrettanto di certo non mi compro un loro disco per ascoltarli in cuffia. (Cuffia, a sua volta, da intendersi come la si intendeva una volta: per gli ascolti più seri e concentrati, nei quali non si voleva perdere nemmeno una sfumatura; non l'attuale finta cuffia da hipster che scimmiotta le cuffie del passato.)
Questo brano è senz'altro interessante e anche piacevole da ascoltare, e capisco anche perché lo riteniate venato di progressive, con quell'intermezzo strumentale... Però per me mancano ancora parecchie spanne per accostarlo anche solo al neo-progressive, al progressive classico poi nemmeno a parlarne. Penso anch'io che si tratti solo di assonanze, quasi coincidenze, non penso ascolteremo da loro altre canzoni simili in futuro. Comunque bella, grazie per averla segnalata!
<< Conoscete voi spettacolo più ridicolo di venti uomini che s'accaniscono a raddoppiare il miagolìo di un violino? >>
(Luigi Russolo, Intonarumorista. 1913.)
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