Ho acquistato (sicuramente a caso) questo interessante libro che considera la musica dei Pink Floyd da un punto di vista estetico- filosofico.
L'autore ripercorre la storia della band proponendo uno schema che definisce "il periodo barrettiano e quello watersiano rispettivamente come periodo epico e periodo etico; uno caratterizzato dalla centralità del suono, l'altro dal recupero della forma-canzone di natura autoriale".
Alla fine viene analizzato anche il periodo di Gilmour, definendolo come "periodo emotivo", dove è stata cercata una "restaurazione...del rapporto tra testo e musica a vantaggio di quest'ultima".
Il libro è maneggevole e può essere letto mentre si ascolta tutta la discografia e filmografia della band, da The Piper At The Gates Of Dawn a The Endless River, da Live At Pompei a The Wall!