by highinfidelity » 08 Aug 2016, 07:34
Nel frattempo ho dato un'occhiata a questa "saga", di cui non sapevo... DIfatti sono piuttosto appassionato di fumetto classico e ho una discreta cultura in materia, ma non mi tengo aggiornato.
Diciamo che Don Rosa si e' "fortemente ispirato", direi anzi "palesemente ispirato", a Carl Barks. Il che in un certo senso e' una scelta logica, che potremmo considerare un omaggio a Barks. E l'ha fatto benissimo, tanto che confesso che non credo sarei in grado di distinguere un disegno (inedito, ovviamente) di Barks da uno di Rosa. Il problema e' che a me (orrore orrore...) Barks non ha mai fatto impazzire. Troppo eccessivo in tutto, sia nella grafica che nella sceneggiatura, con storie spesso al limite (talvolta anche oltre il limite) del surreale e dell'onirico. So di andare controcorrente ma personalmente mi divertono molto di piu' le storie (e i disegni) di Al Taliaferro.
Ma devo dire che e' una "malattia" mia, difatti mi succede lo stesso con Topolino, di cui persino alle grandi storie dell'epoca d'oro di Floyd Gottfredson (quasi tutte bellissime, e che ci riportano il senso dell'azione e dell'avventura di un'epoca purtroppo per noi perduta) preferisco il Topolino di periferia, un po' perdigiorno e un po' sempliciotto, delle strisce di Ub Iwerks.
Ma al di la' dei miei pregiudizi (ne aggiungo un altro: da bambino detestavo le storie di Topolino/Paperino ambientate in epoche passate...) in definitiva come sono queste storie scritte da Don Rosa?
<< Conoscete voi spettacolo più ridicolo di venti uomini che s'accaniscono a raddoppiare il miagolìo di un violino? >>
(Luigi Russolo, Intonarumorista. 1913.)
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