Oggi sempre meno giovani fanno sport.
E' un dato di fatto, certificato dalla realtà dei numeri, che indicano che l'attività fisica evidentemente non è più di moda nelle nuove generazioni: una sorta di drop-out agonistico che sembra contraddistinguere gli ultimi anni.
I motivi possono essere diversi. Secondo il mio pensiero, possono essere sintetizzati in alcuni punti.
- Elevata competizione, già in età scolare, fra i ragazzi, inculcata dall'ambiente chiassoso e iperattivo, secondo cui è importante la " performance ", e non il gusto dell'attività fisica in sè. Questo modo generalizzato di intendere lo sport fa sì che la stragrande maggioranza dei ragazzi si consideri inadeguata, e abbandoni ogni velleità di proseguire l'attività agonistica, per paura di perdere, di venire " surclassati " da, ai loro occhi, " superman ", con pregiudizio anche sul loro status sociale e relazionale.
- Insufficiente, assolutamente insufficiente, attenzione, a livello politico, per le problematiche legate allo sport giovanile. Non si costruiscono più campi di calcio, nè palestre, inoltre è sempre più aleatorio l'intervento delle istituzioni scolastiche al fine di favorire lo sport. Nel programma di tutti i governi degli, almeno, ultimi vent'anni, è generalmente mancato un convinto accenno di pianificazione con l'ausilio di risorse, a favore dello sport giovanile. Sembra non sia più nelle priorità.
- I ragazzi sono stati disabituati al sudore, al gusto dell'agonismo, all'impegno fisico, preferendo dedicare il loro tempo libero extra-scolastico a connettersi, a chattare, a giocare alla play-station. E comunque a relazionarsi o in modo virtuale, oppure con ristretti gruppi di amici fidati, anche se ci sono, naturalmente, le dovute eccezioni.
- Le multinazionali e la TV, spingono a consumare, consumare e ancora consumare: pertanto è chiaro che chi passa ore e ore a fare attività fisica, a stare fuori casa, a relazionarsi sanamente con altra gente, non ha il tempo di consumare, e questo in una società come quella attuale rappresenta un messaggio che non può passare. Fare sport significa anche pensare ad altro, soprattutto ad occuparsi, finalmente, in modo serio del proprio corpo e imparare a relazionarsi con esso.
- Spesso l'attrezzatura sportiva ha costi insostenibili e, se ci si rivolge a privati, l'uso di strutture sportive può essere ugualmente alto.
- I mass media stanno facendo, a tutti i costi, passare il messaggio secondo cui è bene riuscire nello sport, in quanto ti permette di essere fighetto, di essere benvoluto, di avere tanta gente interessante attorno, di guadagnare facilmente denaro. Lo sport inteso come elevazione sociale, come andare in copertina magari sospeso su una nuvola. E di conseguenza usato in modo veramente deteriore, non più come sublimazione, realizzazione della propria persona e dei propri limiti, ma come punto d'inizio per arrivare a qualcos'altro, che nella maggior parte dei casi è rappresentato dal mondo dello show-business, della pubblicità, dello spettacolo.
Ma di tutto ciò che io ho descritto, non hanno colpa i giovani, ma questa società dominata dall'apparenza, dal facile guadagno, dall'ipocrisia.
Spero che si cambi veramente registro.