Betelgeuse wrote:C'è chi lo ha definito il disco peggiore tra i migliori del gruppo. Chi viceversa il migliore tra i peggiori.
Betelgeuse wrote:Chi l'abum più scioccante, al momento della sua uscita.
Betelgeuse wrote:Chi l'ha descritto come una occasione perduta.
Betelgeuse wrote:Chi come una raccolta di canzoncine pop.
Betelgeuse wrote:Chi ancora il colpo di coda dell'epopea prog del gruppo.
Betelgeuse wrote: trovo molte similitudini, non tanto con Duke, quanto con il precedente " Wind And Wuthering ", di cui rappresenta una versione più semplificata, più pop, forse meno affascinante, ma anche più fresca.
aorlansky60 wrote:il momento più basso arrivò con "Follow you follow me"
aorlansky60 wrote:veramente, io preferisco "Snowbound" a "Follow you...", ma... vuoi mettere "BLOOD..." con queste due????
Betelgeuse wrote:Sarei tentato di fare una recensione chilometrica , e chi mi conosce bene sa che ne sono capace ( ma col rischio di tediare fin troppo... ) ma, in questo caso, non è importante: a meno che, in futuro, non decidiate di creare una sezione apposita dedicata alle recensioni personali di opere vecchie e meno vecchie di questa straordinaria sigla.
chvfrc wrote:Non sto a dire a cosa si avvicini e a cosa no perchè avete già detto tutto, ma soprattutto concordo con Thomas (sta succedendo un po' troppo spesso ultimamente ) sul fatto che abbia praticamente "inventato" il new prog.
Montecristo wrote: una sfilza di pezzi anche cretinotti, follow you canzone "da menare", da menare loro e chi solo la canticchia..
aorlansky60 wrote:Chi ha conosciuto "And Then There Where Three" andando a ritroso nel tempo alla scoperta della band, magari in maniera non omogenea con la linea di pubblicazione cronologica degli albums dei Genesis, può avere ricevuto una prima impressione assai diversa (e perchè no, anche assai positiva rimasta tale nel tempo) rispetto a chi, come me, lo ascoltò appena pubblicato, con la memoria ancora fresca dei fasti recenti di Wind&Wuthering...
aorlansky60 wrote:Comunque, l'ho già detto e scritto in passato, al di là di una valutazione oggettiva sempre assai difficile da raggiungere per chiunque,
possono esistere due chiavi di lettura fondamentali che portano ad apprezzare questo disco (oppure a disprezzarlo senza troppe riserve) :
E' la data di nascita di ognuno di noi.
Chi ha conosciuto "And Then There Where Three" andando a ritroso nel tempo alla scoperta della band, magari in maniera non omogenea con la linea di pubblicazione cronologica degli albums dei Genesis, può avere ricevuto una prima impressione assai diversa (e perchè no, anche assai positiva rimasta tale nel tempo) rispetto a chi, come me, lo ascoltò appena pubblicato, con la memoria ancora fresca dei fasti recenti di Wind&Wuthering...
Lo dico per esperienza e con una certa sicurezza
highinfidelity wrote: Io noto (e la mia osservazione non e' certo nuova) che in molte persone che sono state "giovani in una certa epoca specifica" (leggasi 1968-1979), c'e' un blocco mentale totale per tutto cio' che e' venuto in seguito. E con totale intendo dire totale: le canzoni "diverse" dalle precedenti sono irricevibili in quanto tali, quelle uguali al passato fanno schifo perche' sono sempre la stessa minestra scaldata e riscaldata; non parliamo poi degli anni '80 che fanno tutti schifo, a prescindere, tutti i complessi di tutti i generi e sottogeneri, e avanti cosi'.
Ora, se da un lato e' ormai storicamente chiaro che gli anni '70 sono stati un periodo d'oro per il rock classico, bisognerebbe sforzarsi di conservare un po' piu' d'apertura per le novita'.
Non so, non sono mai riuscito tanto a spiegarmi questo desiderio che ci siano novita' ma senza cose nuove. O si resta fermi e diventa tutto una pizza, o si cambia. Mi pare logico.
Betelgeuse wrote:Commenti piuttosto variegati sul disco, a quanto leggo.
Noto comunque un diverso approccio all'opera da parte di Thomas Eiselberg, che, rispetto a ciò che ricordavo, in questo thread parla generalmente bene del disco.
aorlansky60 wrote:@ MARCO :
"In pratica sei d'accordo con Tony Banks, che in intervista ha affermato d'aver notato che i fans tendono a prediligere il "periodo" dei Genesis relativo al disco che hanno ascoltato per primo"
ummhh... leggo e sento, però, di un sacco (ma veramente tante) di persone che conobbero la band negli anni 80 attraverso i dischi pubblicati in quel decennio, che poi appassionandosi alla band scoprirono che Genesis non erano solo quelli con Phil alla voce, e stimolati dalla ricerca a ritroso scoprirono degli "autentici tesori" -per loro stesse parole- accostandosi alle opere con Peter ancora nel gruppo... io non sarei così sicuro come Banks su questo, la mia opinione riguardava strettamente l'album in oggetto qui.
highinfidelity wrote:Pero' una cosa sono i gusti personali, da riconoscere come tali, un altro e' mettersi il paraocchi e bollare come "schifo" tutto cio' che non si e' mai ascoltato con attenzione.
Thomas Eiselberg wrote:il mio primo "vero" album dei nostri è stato Selling (acquistato per sbaglio pensando di trovarci Phil alla voce): certo che acquistare come primo album dei Genesis Selling a casaccio...Mi ha detto proprio bene
Thomas Eiselberg wrote:Burning Rope : 6,5
Betelgeuse wrote:Thomas Eiselberg wrote:Burning Rope : 6,5
Thomas, non ti piace Burning Rope? Come mai?
chvfrc wrote:aaargggg... mi fai un sunto?
aorlansky60 wrote:(*) mi hai battuto per lunghezza, mi prendo un pò di tempo per leggere, assimilare, e magari rispondere.
aorlansky60 wrote:la mitica 681EEE, e conosco bene la qualità
highinfidelity wrote:aorlansky60 wrote:la mitica 681EEE, e conosco bene la qualità
Scelta definitiva, per me: rapporto qualita' prezzo che ritengo non abbia paragoni.
aorlansky60 wrote:in fondo "It's only rock'n'roll"
pino lettieri wrote:Ogni opera è fine a se stessa e congeniale all'album che la contiene e soprattutto al contesto storico che l'ha vista nascere.
pino lettieri wrote:In ogni caso, anche io voglio onorare il tuo trattato non prima di averti tirato le orecchie: MOOG?
pino lettieri wrote:e la tirata più insistente te la faccio perchè sei caduto nel classico tranello di tentare di confrontare le opere dei genesis tra di esse: non si fa.
pino lettieri wrote:Alain
Gli strumenti "davvero" utilizzati da Tony, li vedi in tour dal vivo e dal 1973-1977 ha quasi sempre suonato con questo set: Hammond T-102 organ, RMI 368x Electra Piano and Harpsichord, Mellotron M-400, ARP Pro Soloist, ARP 2600.
In studio per ATTWT era presente un Moog PolyMoog, ma credimi, non l'ha suonato. Far sapere ai fans che "anche Tony usa Moog", consente al medesimo un certo rientro in termini di royalties... Ma potrei anche sbagliarmi.
Ora scappo vi leggo domani.
cips
@chvfrc:
Quindi D&O rientra certamente in questa categoria così come the knife e/o Dance on vulcano. La durata NON determina l'appartenenza a questa categoria
aorlansky60 wrote:come i CRIMSON di "DISCIPLINE" di quello stesso anno...
aorlansky60 wrote:@ Pino & Thomas
Eppure, nel 1981 (l'anno che i Genesis pubblicarono "Abacab" ndr) quando ormai il punk era già stato seppellito dalla New-wave, i Camel riuscirono ancora, per prodigio o per caso(fate voi) a pubblicare un Lp prog notevolissimo, il concept album "Nude", che per produzione, cura della registrazione, composizione e bellezza musicale per me fa impallidire ATTWT.
pino lettieri wrote:...Camel ? Chi sono???
Ovviamente scherzo. Ma è imparagonabile la notorietà dei G con i Camel. Imparagonabile.
highinfidelity wrote:aorlansky60 wrote:come i CRIMSON di "DISCIPLINE" di quello stesso anno...
Secondo me invece il punto e' proprio li': l'erba del vicino viene sempre vista come piu' verde. Non e' che Elephant Talk si possa dire che assomigli a In The Wake of Poseidon, eh? Eppure il complesso e' sempre quello. Elephant Talk a me piace un sacco nel senso che va nella direzione di un progressive che sa anche essere divertente ed ironico e non necessariamente un "mattone", ma certamente i grandi pezzi del progressive sinfonico stanno da un'altra parte. Secondo me quindi vale la seguente proporzione matematica:
Discipline : Lizard = And Then There Were Three : Selling England by The Pound
Thomas Eiselberg wrote:Amo i Camel, però anche loro non è che fossero così immuni alle influenze pop dell'epoca, anzi un album come Breathless (che è dello stesso anno di ATTWT) magari è più riuscito dell'album dei Genesis ma anche lui le sue influenze poppettare ce le ha.
aorlansky60 wrote:
concesso (che Breathless possiede "le sue influenze poppettare") e grazie per avermelo ricordato; è vero, usciva proprio lo stesso anno di ATTWT, per me con risultato assai migliore rispetto a quello dei Genesis; curioso che solo un anno prima, il buon Phil si destraggiasse in modo impareggiabile come lui sa fare alle percussioni, in un album dallo spessore artistico sconosciuto a questo ATTWT ("MOROCCAN'ROLL" - BRAND X ndr) solo per dire che la musica moderna non era ferma solo al punk o al pop o ai Genesis, in quella fase storica di fine anni 70....
aorlansky60 wrote:@ Pino :
amico mio,
poco più su mi tiravi le orecchie, obiettandomi che "sei caduto nel classico tranello di tentare di confrontare le opere dei Genesis tra di esse: non si fa."
poi adesso rilanci con : "Se parliamo di qualità "artistica" oltre ad addentrarci nello spigolosissimo ambito della SOGGETTIVITA', attraversiamo per forza il tortuoso cammino del confronto con la totalità della produzione di una Band"
Ma è chiaro che qui si parla di qualità "artistica"(e per coerenza quindi non è possibile ignorare il passato della band), che vogliamo dibattere di qualità "commerciale"??? allora è evidente che sotto quest' ultimo punto di vista "follow you follow me" si rivela quanto di meglio mai fatto dalla band e si mangia da sola tutti i 7albums da studio precedentemente realizzati messi insieme, no? e lo stesso dicasi per tutto quello che l'ha seguita, a partire da DUKE; qui siamo d'accordissimi : "Commercialmente" parlando la produzione "Genesis anni 80" ridicolizza ed annienta quella "70". Nessuno è in grado di controbattere questo dato di fatto.
"Quindi per me TLLDOB è inferiore a Duke"
Con questo chiarisci ogni dubbio circa il tuo punto di vista; il mio è diametricalmente opposto al tuo, per cui è inutile proseguire nella valutazione reciproca. Per tutto il resto, stima e amicizia rimangono.
pino lettieri wrote:
"Lode ai Genesis della prima fase nell'alto dei cieli, e pace a tutti gli uomini di buona qualità.
E rimetti a noi i "nuovi genesis" come noi li rimettiamo sui nostri giradischi. Insieme a quelli "vecchi"... ".
aorlansky60 wrote:curioso che solo un anno prima, il buon Phil si destraggiasse in modo impareggiabile come lui sa fare alle percussioni, in un album dallo spessore artistico sconosciuto a questo ATTWT ("MOROCCAN'ROLL" - BRAND X ndr) solo per dire che la musica moderna non era ferma solo al punk o al pop o ai Genesis, in quella fase storica di fine anni 70...
Betelgeuse wrote:Leggendo questo thread, riflettevo su una cosa:
CREDO CHE " AND THEN THERE WERE THREE " SIA, IN ASSOLUTO, UNO DEGLI ALBUM DEI NOSTRI PIU' GETTONATO, NEL SENSO DI TOPIC, MESSAGGI, RIFLESSIONI VARIE: SICURAMENTE IL PIU' TRATTATO DELL'ERA POST-GABRIELIANA
Mi chiedo il motivo
Thomas Eiselberg wrote:E' un album che vuole essere prog ma non ci riesce al 100% ma che ancora non è pop. Non a caso ha influenzato moltissimo (assieme a Duke) il new prog, se non lo ha ha proprio inventato (io sono dell'idea che questa cosa non è tanto campata in aria, anzi)
chvfrc wrote:soprattutto concordo con Thomas (sta succedendo un po' troppo spesso ultimamente ) sul fatto che abbia praticamente "inventato" il new prog.
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