by aorlansky60 » 29 Sep 2010, 12:36
Ho letto tutti i vs posts, rilevando che da una traccia di partenza siete andati a lambire argomenti tra i più
vari ed ugualmente scottanti quanto attuali.
- Il crocifisso di cemento -
chiunque conosca ed abbia letto la Bibbia sa bene che L'Onnipotente disdegna qualsiasi immagine lo possa raffigurare.
Perchè la Vera immagine di DIO è sconosciuta a noi umani.
A maggior ragione, essendo noi consapevoli che esistono tre religioni monoteiste più una miriade di altre, capisco bene come l'immagine del Crocifisso possa diventare quasi provocatoria per chi non è Cristiano e Cattolico.
Gesù Cristo non predicava l'adorazione tramite esibizione della sua immagine di morte; ma l'amore, la pace e la comprensione tra gli uomini attraverso le opere reciproche.
Che è anche quello che vorrebbe il Padre da noi. Molto arduo dal concretizzarsi, me ne rendo conto.
Ma se intanto evitiamo di provocare il prossimo -parlo per tutte le fazioni in causa- e cerchiamo il dialogo reciproco, almeno "tentiamo" -seppure lontanamente- di realizzare il pensiero.
Tornando a terra e ragionando sul concreto, è chiaro che la lega intende erigere barriere.
Predendo come presupposto la salvaguardia dei valori della tradizione, sia essa "padana" o "europea" o "bianca"...
Per come la vedo io, la lega è un emanazione dell'egoismo dell'Occidente stesso, intesa quale parte dominante sul pianeta, non so ancora per quanto.
La lega non vuole in casa propria -la padania- diseredati e disperati provenienti dal continente Africano.
Ci troviamo di fronte alla più grande incoerenza iniziata dai tempi delle prime colonie imperiali.
Gli Europei non posseggono sul proprio territorio materie prime indispensabili a muovere la loro industria che li ha fatti diventare il nucleo dominante del pianeta; ai quali in seguito si sono aggiunti anche i nord americani.
Per ottenere e concretizzare la loro posizione dominante, hanno depredato da almeno due secoli -dai tempi della rivoluzione industriale e di Elisabetta I d'Inghilterra- tutto il continente Africano (e parte di quello Asiatico e Sud Americano), ricco di materie prime ma povero per crescita intellettuale ed autodeterminazione politica-sociale.
Quest'ultima è stata sempre negata loro dall'imperialismo Occidentale al quale faceva comodo un continente da depredare e nel quale da secoli si muore di fame, senza considerare tutti i morti causati da faide e guerre locali promosse dagli Occidentali stessi, appositamente per non far crescere gli africani e lasciarli a quel livello.
Ora, da decenni, accade che molti africani si sono stufati della loro condizione e di morire letteralmente di fame, aspirando ad una dignità pari alla nostra. Tentando di realizzare questo intendimento lasciando la loro terra per venire da noi.
La domanda finale è: quanto è giusto che 1 miliardo di esseri umani Occidentali viva nel bengodi concesso loro dalla posizione che hanno raggiunto, sfruttando tutte le risorse messe a disposizione dal pianeta, quando ci sono almeno 3 miliardi di esseri umani simili che convivono giornalmente con il problema della fame e delle malattie?
La soluzione: quanto siamo disposti noi occidentali a rinunciare a parte del benessere raggiunto, per fare in modo che gli africani stiano "bene" a casa loro, a tal punto da farli rinunciare a dovere lasciare la loro terra natia?
Ai posteri l'ardua sentenza (cit.)
altro punto interessante, direi fondamentale:
scritto da 11mo Conte
La scuola italiana annaspa e la colpa è anche della Gelmini.
Il federalismo, di cui sono fervido sostenitore, è un invito ad arrangiarsi, all'ognun per sé e dio per tutti.
Il problema purtroppo non è solo della Gelmini, ma dello stato di cose in cui si ritrova attualmente questo paese (nel contesto della crisi economica più grave che abbia colpito l'Occidente dal 1930).
Un paese che non sa più dove andare a trovare i fondi necessari. Perchè non è più in grado di far fronte a tutte le richieste, oltre a quelle che deve soddisfare riconoscendo gli interessi agli investitori che sostengono il ns debito acquistando i ns buoni del tesoro.
Perchè se il PIL per il 2010 del ns paese è previsto in crescita di un misero 1% dai maggiori studi di settore, nazionali ed europei, da numeri certi il valore del ns debito pubblico stà viaggiando al 4% in più oltre quello consolidato a fine 2009.
Questo è un dato allarmante che nessun politico dell'attuale maggioranza ha interesse a diffondere, cercando invece di confondere le acque dicendo genericamente che "i conti sono sotto controllo" illudendo la sua gente dandole un immagine rassicurante...
Ecco perchè per fare quadrare i conti, l'opzione più immediata è quella del taglio ai fondi pubblici.
Quando però si va a toccare l'istruzione, si tocca un punto molto delicato e fondamentale di qualsiasi paese.
Perchè l'istruzione è la base del crescere civile.
Se si mina l'istruzione pubblica, negando il diritto di pari possibilità ed istruzione ad ogni suo cittadino, cercando invece di creare ulteriore differenza tra la qualità della scuola privata a scapito di quella pubblica, ebbene, la scelta di quel paese porta alla prima fase per creare ulteriori divisioni sociali ed un ritorno al passato di almeno 3 secoli...
Non so di quanto siano consapevoli di questo berlusconi & c ...
io sono più propenso a credere che ne siano ben consapevoli e che non gliene freghi nulla.
Di una cosa sono arcisicuro: difficile vedere realizzato a tempi brevi il federalismo come lo sogna bossi.
Perchè così facendo, tutte le regioni italiane a nord del tevere staranno molto meglio economicamente, ma tutte quelle a sud sprofondano nei debiti da loro accumulati, e tempo un paio di mesi se ne vanno tutte quante in deficit ed in bancarotta.
In un momento come quello attuale, la prima ad imporci il veto sarebbe l'Europa, che non potrebbe accettare dal 6to paese mondiale per ricchezza creata quale siamo, una situazione di divario simile.
...AMA TUTTI, CREDI A POCHI, NON FAR MALE A NESSUNO...