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Originally posted by Zeppelin
Guerra all'Iran?[:-I]
la guerra all'Iran e al suo attuale presidente è uno dei possibili scenari che si presentano all'orizzonte, visto che egli è risoluto nel perseverare il suo programma nucleare - più che lecito peraltro; solo che da uno che "catechizza" da tempo la "cancellazione" dello stato di Israele dalle cartine geografiche, se viene in possesso di uno o più ordigni nucleari, è da capire che non sia molto stabilizzante per gli equilibri che regolano gli assetti di politica internazionale... ed una centrale nucleare attiva sul proprio territorio è il primo passo per riuscire ad ottenere materiale fissile derivante da scorie, per avere la materia prima necessaria alla realizzazione di una bomba nucleare...
ma io più che a questo pensavo ai problemi che potrebbero nascere, a livello internazionale, dall'indebolimento di un paese come gli USA che di fatto, volenti o no, negli ultimi 60 anni anche passando per atti brutali in zone remote del globo più o meno tenuti nascosti all'opinione pubblica mondiale(a quella nazionale di certo), ha reso possibile un periodo di pace o calma apparente a livello mondiale, almeno tra i paesi più sviluppati economicamente che erano soliti, di tanto in tanto, "bisticciare" e farsi la guerra(sempre per profitto e quindi per motivi economici) - mi riferisco ovviamente a paesi come Spagna, Inghilterra, Francia e Germania che nel corso degli ultimi secoli erano i veri "padroni" del mondo a livello economico...
il corso e l'esito dell'ultimo conflitto mondiale ha consegnato alla storia un paese imperialista in lenta e progressiva decadenza(l'Inghilterra) e due paesi in crescita come USSR ed USA dalla cui contrapposizione non dichiarata è nato il presupposto per l'equilibrio che ha tenuto in piedi il mondo per decenni...
tale status non è stato decretato solo dall'enorme potenza economica di un paese capitalista come gli USA, ma da un altro fattore molto importante: l'arsenale bellico da dispiegare agli occhi dei concorrenti, con la punta di diamante rappresentata dal possesso dell'ordigno nucleare.
L'equilibrio, la "guerra fredda" come ci era stata raccontata, è decaduto da 20 anni, da quando cioè l'USSR ha cessato di esistere.
La Russia ha "aperto" all'occidente diventando di fatto un paese capitalista, anche se ancora mal regolato politicamente, dato gli enormi problemi che governare una moltitudine di popoli e di territori così ampi può comportare. E con tutti gli squilibri derivanti da una fase di assestamento politico e societario come lo può essere il passaggio da un sistema organizzativo e politico totalitarista ad uno più aperto.
Anche se dal "crollo del muro" e conseguente caduta dei regimi dell'est è stato più volte paventato il timore relativo al suo arsenale militare in disuso e mal gestito, la Russia continua comunque ad essere un paese notevole con il quale dovere sempre fare i conti quando neccessità lo imponga, un paese dotato di infinite materie prime tra le più varie ed importanti all'interno del proprio territorio, a cominciare da gas naturali e petrolio.
Ma l'ultimo decennio ha visto realizzarsi l'escalation verso il vertice di un altro paese comunista: la Cina.
Un paese dotato di un arsenale bellico formidabile, dotato sia di vettori intercontinentali che di ordigni nucleari, oltre che un paese dotato di infinite materie prime. Ed un paese che risulta essere il più popolato al mondo...
Proprio su questo aspetto, ultimamente mi vengono certi interrogativi:
da una parte un paese come gli USA che stanno incontrando una delicatissima fase economica, un paese traino per tradizione dell'economia occidentale, oltre a giocare un ruolo primario nella difesa dell'occidente nella sua forma fatta di democrazie oltre che di paesi capitalisti fondati sulla civiltà dei consumi.
dall'altra un paese come la Cina che di fatto continua ad avere una tradizione politica molto rigida e non propriamente democratica, che per ricchezza è in questo momento -insieme ai paesi arabi che lo sono da decenni-
i veri padroni economici del mondo intero.
Gli occidentali che si credono ancora tali sono degli illusi; essi dovrebbero andare a vedere per es. come le società a maggiore capitalizzazione USA siano state scalate negli ultimi 20 anni almeno, da partecipazione valutaria araba e cinese... allora gli si aprirebbero gli occhi.
due paesi e due potenze, USA e Cina, in rotta di collisione, perchè una (gli USA) ha in questo momento disperatamente bisogno dell'altra (la Cina) per sostenere il proprio debito... di fatto i Cinesi tengono attualmente gli Americani per i "cosiddetti"...
In mezzo ci siamo noi Europei, non ancora (e forse mai) uniti come lo possono essere USA e Cina, perchè divisi da troppe tradizioni storiche ed antagonismi secolari...
...AMA TUTTI, CREDI A POCHI, NON FAR MALE A NESSUNO...