by aorlansky60 » 16 Mar 2010, 08:18
Hog ha citato dei nomi certamente "da novanta" del settore fusion o jazz, ai quali doverosamente da aggiungere quello consigliato da MarcoLeo -John Patitucci, uno dei più prodigiosi emersi dalla scuola anni 80-
non nascondo il mio personale entusiasmo -da tempo- per Stanley Clarke, sia da solo che con i Return to Forever di Corea - ma in quella band militava anche un altro giovane prodigio, Al di Meola alla chitarra - credo il primo che mi abbia aperto la mente sulle potenzialità ed espressività dello strumento.
inoltre quoto da parte mia integralmente Bob the Nob per Chris Squire, Percy Jones, Patrick Djvas, Ares Tavolazzi e Miroslav Vitous(il primo bassista dei Weather Report)...
anche Tony Levin deve forzatamente entrare nella cerchia dei migliori -me lo ricordo negli Steps Ahead, un collettivo fusion DA PAURA per bravura ed ispirazione-
la "macchina da ritmo" dei f.lli Porcaro -basso e batteria- già nei Toto, gruppo dalla tecnica sopraffina, non a caso entrambi erano chiamati regolarmente in studio da quei perfezionisti degli Steely Dan, più credenziale di così...
vorrei ricordare alcuni nomi del settore prettamente rock, primo fra tutti Paul McCartney, uno dei primi a fare assumere allo strumento una dimensione "diversa" e più decisa rispetto a quella che tutti vedevano negli anni 60 in campo pop; poi immancabilmente Jack Bruce e John Entwistle anch'essi dagli anni 60; ed un certo John Paul Jones già session man negli anni 60, poi chiamato da Jimmy Page a formare un collettivo noto anche fuori dalla Via Lattea;
in fatto di precursori ed innovatori, credo vada menzionato uno passato inosservato dai più, un certo Colin Hodgkinson che nei tardi anni 60 con il suo gruppo - i Back Door - creò un linguaggio al basso fatto anche di veri e propri accordi -unico nel suo genere- talmente innovativo ed espressivo che quel gruppo non aveva chitarrista, ma solo basso batteria e sax, di fatto il 90% di tutto il lavoro di base era demandato all'uso del suo basso - ascoltare se lo trovate l'omonimo "BACK DOOR" del 72
a me piace ricordare anche Mark King dei Level42 con il suo uso entusiasmante e molto proficuo (per il tipo di musica che faceva quella band) dello strumento.
...AMA TUTTI, CREDI A POCHI, NON FAR MALE A NESSUNO...