Mi sono detto: "abbiamo fatto trenta e facciamo pure trentuno".
Dopo aver dato un'ascoltatina al nuovo album degli Iq (ed averne ricevuto un'impressione abbastanza positiva), perchè non dare una chance anche al nuovo dei Dream theater?
I Dream theater sono un gruppo che si ama o si odia, si dice, beh io ne li amo, ne li odio, quindi posso benissimo dare un'ascoltatina da persona imparziale[:-j]
Ero rimasto fermo ad Octavarium come ultimo album decente sfornato dal gruppo (quello dopo era una patacca), quindi la speranza era che almeno si raggiungessero quei (non più che discreti) livelli.
Vediamo un po':
1)A Nightmare To Remember - Bello l'inizio, bella l'atmosfera, i primi minuti sono sicuramente piacevoli, ecco, la seconda parte distrugge tutto. Sensa senso, noiosa, e con un Portnoy che canta in growl[:0] e mette tristezza. E' troppo. Voto 6 (per la prima parte, voglio essere buono).
2)A rite of passage - Un brano noiosissimo, e per di più strasentito centinaia di volte, forse per questo scelto come apripista. Peccato che sia una delle cose peggiori dell'album: riff orientaleggiante non dei più ispirati, e struttura monotona e per nulla coinvolgente. Forse il ritornello è decente, ma è molto al di sotto di quello che ci si potrebbe aspettare. Voto 5
3)Wither - Un po' di refrigerio. Il brano è anche questo qualcosa di sentito e strasentito, ma almeno è abbastanza piacevole, con quel suo andamento da ballata delicata, non esalta, ma non disturba (e non è poco). Voto 6
4)The Shattered Fortress - Cosa? Un'accozzaglia di riffs e parti di altre canzoni mescolate tipo collage dovrebbero avere un senso? Pessima sotto tutti i punti di vista: Sembra un brano che voglia dimostrare qualcosa, in realtà dimostra che se non si hanno idee si può sempre scrivere un brano pseudo-artistico prendendo di sana pianta parti(nemmeno le migliori) da altri brani contenuti in altri album. Voto 2[!:-!]
5)The best of times - Finalmente un brano decente, sicuramente tra le cose migliori dell'album, con un inizio lento ed uno sviluppo riuscito, che riuscirà sicuramente a catturare i fan incalliti. La melodia però a tratti sinceramente ha un non so che di melodrammatico che mi ricorda certi pezzi neomelodici napoletani.
Tutto il pezzo comunque si lascia ascoltare, e per un brano dei Dream theater è un'ottima cosa. Voto 7
6)The Count of Tuscany - Dopo tanto penare, tra riff inutile, sfoggi di tecnica, noia a fiumi, finalmente un po' di prog: un prog alla Rush per intenderci, con molte parti interessanti ed altre scadenti. (il brano si aggira sui 20 minuti, solite manie di protagonismo del prog dei giorni nostri: ci si ostina a fare brani chilometrici come se si avessero idee infinite, invece il tutto potrebbe durare meno che la metà. Non sono contro i brani lunghi, ma ai giorni nostri quando le idee latitano, bisognerebbe essere più sintetici. Se a uno poi un brano piace solo perchè dura tanto...)
E' sicuramente un pezzo interessante, anche se si poteva fare (molto) di più. Voto 6,5
Voto medio: poco più di 5.
Un album di Petrucci e Portnoy in realtà, e conoscendo le loro manie di protagonismo (i membri del gruppo per me più insopportabili)...
Gli altri hanno un ruolo di ripiego, la voce di LaBrie è decisamente in secondo piano, tra schitarrate e rullate che non lasciano (quasi) un attimo di tregua.
Mette tristezza sentire un cantante una volta decisamente dotato fare questa fine, se poi ci si mette pure Portnoy a cantargli sopra con un cantato imbarazzante, allora il pasticcio è completo.
La risposta quindi alla domanda: "Caro gruppo, la vuoi un altra chance?" è in stile Pozzetto: "Si, ma non saprei dove metterla"[:D][V]