by Phoberomys » 31 Mar 2009, 19:03
5 €uri per la citazione [!:-!]
[;)]
Marco, ti quoto parzialmente.
Ho cominciato a seguire PG nel 1986, primo concerto Milano 1987, a quindici anni e mezzo, con la gamba al collo, portato dal papà come si portavano gli adolescemi a vedere le Spàis Ghèls.
Ho visto tutte le turné, ma poche volte perché sono pigro.
Otto, contro cinque volte, sì e no, che ho assistito a concerti di altri artisti. In tutto. Qualcosa vorrà pur dire.
Vuol dire che son pigro, che i concerti mi stressano, la musica è troppo alta, spendo soldi, mi tocca star vicino ad altre persone, e io odio le persone. E odio i concerti.
Ma per lui, io muovo il culo. Prendo la macchina. Spendo soldi.
Sopporto (di malavoglia) il contatto con torme di sudanti, vocianti, ballonzolanti esemplari di Homo Sapiens.
E dopotutto anche lui è un coso così: urla, saltella e suda.
Anzi, è un vecchio trippone che fa un disco ogni morte di papa, ricco come un maiale (direbbe Giovanni verga), borghese privilegiato dalla nascita che ciancia di pace e terzomòndo quando ormai io sono un cinico reazionario legaiolo.
Non dovrebbe dirmi niente. Lui, la sua musica, il suo messaggio.
Che cosa abbiamo in comune?
Ma però ogni volta che sento le sue canzoni, invece, mi parla.
Non so perché. Io ascolto roba che lo farebbe vomitare.
Penso cose che, lo so, mi sputerebbe in faccia.
E invece lui mi parla, forte e chiaro.
Non perché mi ricorda, non perché associo: ogni volta è un nuovo discorso, e un'emozione nuova.
"Che cosa accomuna i Genesis ai Black Sabbath? Il fatto che per un certo periodo entrambi i gruppi, come cantante, hanno avuto Dio" - Langres Livarot.