windshield74 wrote:Premessa: sono cresciuto in una famiglia dove si diceva che, talvolta, anche nella DC c'era qualcosa di buono.
(...)
E' un democristiano? E' un esponente della prima repubblica?
Gli esponenti della sinistra DC dicevano sempre cose formidabili alle tribune elettorali, che per chi come me era d'ispirazione socialdemoratica (non nel senso del PSDI, naturalmente
) suonavano come una sinfonia beethoveniana alle orecchie di Pan. Il problema della DC era che poi al governo non ci mandava certo i migliori esponenti della sua sinistra riformista, bensi' le solite T.D.C. che ci siamo sorbiti per decenni.
Anche per il fatto che sia un esponente della c.d. "prima repubblica" (ossia quella attuale, perche' non siamo certo i francesi che sono alla quinta o alla sesta: la "seconda repubblica" italiana non e' mai esistita) personalmente non mi scompongo: quel sommo ruolo necessita d'una persona che conosca la procedura parlamentare e possibilmente anche il suo cerimoniale come le sue tasche, doti che si acquisiscono principalmente sul campo, con una lunga esperienza. Che e' la ragione per cui nomi anche roboanti come Gino Strada o perfino Rodota' erano del tutto improponibili o quantomeno inadatti. Sicuramente l'Italia e' chiamata ad un gran numero di riforme nei prossimi anni, e serve un Presidente della Repubblica che dal lato procedurale sappia perfettamente cosa va fatto, quando, e come. Credo che da questo punto di vista l'elezione di Mattarella sia stata addirittura funzionale allo scopo (delle riforme, intendo).
Rugardo al grigiume: vedremo! Come gia' dicevo, molte persone sembrano grigie perche' tutti si sono divertiti a dipingerle di grigio. Ma adesso e'
lui la massima carica della nazione. Il colore della vernice da adesso in avanti lo decide lui, e agli altri non resta che farselo piacere. Potremmo avere delle sorprese, e che sorprese! Non sarebbe la prima volta.
Il punto critico secondo me e' un altro: spero sappia scindere bene -
molto bene - il suo credo personale dal ruolo assolutamente laico che dovra' avere. Tra le riforme che attendono urgentemente l'Italia vi sono difatti anche temi come il matrimonio omosessuale e l'eutanasia, argomenti sui quali da fanalino di coda dell'Europa siamo passati ad essere zimbello e argomento per barzellette da bar. Mi auguro che l'amplissimo consenso che la sua nomina ha raccolto in fase di voto da forze politiche molto diverse tra loro significhi proprio questo: che gli si riconosce la capacita' di essere, al di la' delle sue proprie convinzioni, laico e, se serve, agnostico.
Perche' tra l'altro, considerate molte dichiarazioni di Francesco I, rischia facilmente di essere sorpassato a sinistra dal Papa. Che sarebbe uno spettacolo veramente pietoso a vedersi.