Tre diversi punti di vista, specchio di altrettante distinte mentalità:
Giorgio Ambrosoli - dal suo diario :
(rivolto alla moglie):
«Dovrai tu allevare i ragazzi e crescerli nel rispetto di quei valori nei quali noi abbiamo creduto (...). Abbiano coscienza dei loro doveri verso se stessi, verso la famiglia nel senso trascendente che io ho, verso il Paese, si chiami Italia o si chiami Europa ».
Carlo Azeglio Ciampi - su Giorgio Ambrosoli :
«Ambrosoli era il cittadino italiano al servizio dello Stato che fa con normalità e semplicità il suo compito e il suo dovere».
giulio andreotti - su Giorgio Ambrosoli :
«Perché Ambrosoli è stato ucciso? Questo è difficile, non voglio sostituirmi alla polizia e ai giudici, certo è una persona che in termini romaneschi se l’andava cercando...».
ricordo a chi non lo sapesse, che l'avv. Giorgio AMBROSOLI fu nominato curatore fallimentare nel 1974 da banca D'Italia, della Banca Privata di michele sindona, riuscendone a scoperchiare tutte le skifezze che videro coinvolte anche IOR, DC e andreotti stesso.
Fu assassinato a milano l'11 luglio 1979 da un killer americano, su espresso ordine, provato in sede di giudizio, di sindona stesso...
l'ex bancarottiere sindona -fatto "suicidare"(...) nel 1986 con un caffè al cianuro nel carcere di voghera- era in stretti rapporti sia con la mafia siciliana, da essa appoggiato, che con la DC dell'epoca(altre circostanze provate in sede di giudizio penale); lo stesso andreotti ha sempre appoggiato quello che può essere definito un essere infame e senza scrupoli -sindona- nella cui categoria il "senatore a vita" -tuttora in vita- g.a. entra di diritto.
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