by aorlansky60 » 27 Nov 2009, 10:00
Per quello che avrete già letto sull'argomento venuto alla ribalta, il Dubai è un piccolo emirato, non baciato dalla fortuna come i suoi vicini Abu Dai o Kuwait, in quanto non possiede giacimenti petroliferi in abbondanza all'interno del proprio territorio.
Esso, o per meglio dire il "signor Dubai" -nella figura del suo emiro, visto che tali emirati sono costituiti da società di tipo feudale paragonabile al ns medioevo- ha quindi pensato di creare ricchezza attirando capitali dall'estero.
Come?
Affidandosi al mercato immobiliare e trasformando la sua terra in una immensa "City Hotel a 10 stelle" in grado successivamente di attirare tourismo elittario da ogni parte del mondo.
Se ci pensiamo bene, è più o meno quanto realizzato da un paese come la Svizzera, povera di materie prime, che nei secoli ha saputo creare un impero fatto di ricchezza depositata nelle sue banche, in grado di attirare depositari da ogni parte del mondo, da cui trarre continuamente profitto, interessi, etc mediante investimenti tra i più diversificati.
Cos'è che ha rotto il giocattolo? (nel Dubai, la Svizzera è ancora solida...)
Il crollo dei prezzi del mercato immobiliare interno (ad oggi -50% rispetto a soli 2 anni fà), lo stesso mercato immobiliare che ha costituito la miccia per l'esplosione avvenuta due anni fà negli USA che ha successivamente coinvolto tutto il mondo nella crisi economica globale più grave dai tempi del 1929.
Ora, il grado di rischio per gli investitori -istituzionali e non- è dato ovviamente dal volume di partecipazione in quel "buco" stimato in 60 miliardi di US $ (potrebbero essere anche di più).
Pare che al momento, nei 40 miliardi di esposizione accertati in cui figurano banche Europee(le solite Inglesi soprattutte, ma anche Francesi e Tedesche) non siano coinvolte banche Italiane di cui ancora una volta dobbiamo lodare la relativa poca dinamicità, peculiarità che le ha in qualche modo salvate dal Ciclone "subprime"(per fortuna che, a differenza dei ns vicini Francesi Inglesi Svizzeri Tedeschi Olandesi Belgi Spagnoli, il ns paese non ha avuto bisogno di immettere neppure 1 € di soldi pubblici per salvare alcun istituto di credito in crisi, perchè per come eravamo e siamo messi a livello di finanza pubblica, se ce ne fosse stato bisogno ora eravamo praticamente SALTATI PER ARIA).
Ma questo non è tutto.
Il rischio maggiore è costituito da quanto i grossi volumi di capitali arabi noti come Fondi Sovrani a cui il Dubai non fa eccezione sono inseriti a livello di partecipazione nella finanza occidentale; non ci dobbiamo dimenticare che è grazie soprattutto ad Arabi e Cinesi e relativa ricchezza che il mondo economico globale come lo conosciamo non è precipitato in una autentica Catastrofe solo un anno fà.
Il Dubai potrebbe essere costretto a liquidare in breve tempo buona parte della propria ricchezza vincolata in partecipazioni societarie ed azionarie, in modo da finanziare il proprio debito.
Questo potrebbe significare che per es. il 20% della Borsa di Londra attualmente in mano a questi fondi sovrani sarebbe messo in vendita molto rapidamente...
Per legge di mercato, quanto una improvvisa massa di liquidità inonda la piazza, il mercato può crollare col rischio di trascinare nel vortice una vendita isterica collettiva.
Lo stesso discorso che potrebbe avvenire se tutti quanti noi, in paranoia economica, nello stesso giorno decidessimo di recarci allo sportello e chiedere all'istituto bancario tutti i ns soldi...
...AMA TUTTI, CREDI A POCHI, NON FAR MALE A NESSUNO...