Con un certo stupore ho trovato questo doppio 33 giri, uscito in tiratura limitata a 999 copie (chissa' perche', magari ne avrebbero vendute decine di migliaia...), sullo scaffale delle ultime novita'. Ormai come sempre, in mancanza di una rivista di riferimento, queste notizie giungono piu' per caso che per altro.
Il disco esce in realta' a nome "Leggenda New Trolls", suppongo per la ben nota litigiosita' tra gli ex componenti del complesso, che caratterizzo' gia' la loro carriera classica negli anni '70. In pratica della formazione originale sono presenti Vittorio De Scalzi e Nico Di Palo, quest'ultimo alle tastiere dopo il grave incidente stradale che gli rese troppo difficoltoso suonare la chitarra.
Il doppio album e' diviso in due anche concettualmente: sul primo disco c'e' il Concerto Grosso N°3 vero e proprio, sempre a firma di Bacalov come da antica tradizione e prassi. Il tema e' la citta' di Venezia. L'attacco e il finale (Mythical City / Magical City) sono un po' progressivi e un po' musical americano, sensazione rafforzata dalle liriche in lingua inglese, secondo me un errore strategico (non nuovo ai New Trolls, che hanno spesso usato l'inglese anche in passato, secondo me a torto: un eventuale suddito britannico che acquistasse un loro disco non lo farebbe certo perche' i testi sono piu' comprensibili, lo farebbe perche' vuole ascoltare del progressive italiano in italiano). Non mancano begli episodi, come la furbetta strizzata d'occhio a Vivaldi di Storm in Venice, che chiude il primo lato.
Il secondo disco non c'entra piu' nulla col Concerto Grosso e raccoglie una serie di canzoni pop (pop nel senso del pop puro e semplice, non nel senso che qualche spiritoso continua ad attribuire a questo termine per definire il rock progressivo). Pradossalmente, qui invece i testi sono quasi tutti in italiano. Per noi e' sicuramente meno interessante del primo disco, ma non mancano spunti veramente notevoli, come ad esempio Per Chi Combatte Per Noi in cui la tromba del silenzio militare e' incorporata in un pezzo un po' funky e un po' jazzato, improntato ad un bel tiro ritmico. Scritto cosi' sembra che la tromba del silenzio militare ci stia bene come le acciughe su un panino alla marmellata, ma invece il risultato da assolo jazz e' stupefacente e per nulla cheesy, mi e' piaciuto tantissimo e la premio come "idea piu' originale dell'anno".
Nel complesso il lavoro e' coraggioso e i New Trolls suonano benissimo come sempre, ma pur essendo tutto grasso che cola (visti i tempi) secondo me non raggiunge la bellezza e la purezza dei primi due concerti grossi.
L'avete ascoltato?