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Per gli amici di torino

PostPosted: 30 Nov 2009, 08:48
by percuoco
Cari, saro' a Torino a suonare Giovedì 3 dicembre alle ore 21
alla Sala Espace in via Mantova, 38

E' un progetto in progress e la serata si chiama "Italiella", è all'interno della manifestazione "Unita", opereremo una "decostruzione" di musiche popolari della nostra terra (la campania)... ci saranno molti musicisti interessanti e in più il mio amico Salvio Vassallo (con il quale sto collaborando a questo delirio) farà un'anticipazione della sua rivisitazione delle Folk Songs di Berio, in una veste molto interessante....

Per chi fosse interessato:

http://www.musica90.net/progetto-unita- ... #more-1079

Saluti e baci

[:D]

Per gli amici di torino

PostPosted: 30 Nov 2009, 09:36
by highinfidelity
Dai, allora ci si vede!

Ma tu hai tempo per fare due chiacchiere o sarai preso in una maniera mostruosa?

Inoltre e' una toccata-e-fuga? Non ci sei il giorno precedente e succesivo?

Tra parentesi non riesco ad aprire il link.

Per gli amici di torino

PostPosted: 30 Nov 2009, 10:12
by percuoco
Il link di solito funge....

Si purtroppo sarà una toccata e fuga... del tipo che il giorno prima ho l'allestimento (con relativo stress) e il giorno dopo parto alle 9...[:D][:D][:D]

Ma nel caso riuscissi a passare (spero) di trovare un attimo per un abbraccio [;)][;)][;)]

...anche se sai bene come vanno ste cose....

Per gli amici di torino

PostPosted: 30 Nov 2009, 10:21
by Hogweed
In qualche modo passerò, o il giorno prima se riesci a trovare un buco, o prima o durante alla serata![;)]

Per gli amici di torino

PostPosted: 30 Nov 2009, 12:14
by percuoco
Ok...... [;)]

Avete idea del posto ?
Ci siete mai stati ?

Per gli amici di torino

PostPosted: 01 Dec 2009, 03:57
by lucnicol
Via Mantova è vicino al cimitero monumentale. Torino Nord. Zona Tranquilla ed è abbastanza facile parcheggiare.
Mi dispiace che tu non possa fermarti un poco per apprezzare la bellissima Turin.
Comunque sia penso di passare .... così ho l'occasione di vedere il mitico Per.

Per gli amici di torino

PostPosted: 04 Dec 2009, 06:28
by highinfidelity
Cari signori, che dire... Un grandissimo successo ieri sera per uno spettacolo di una QUALITA' straordinaria!

Si aprono le scene e mi rendo immediatamente conto dai commenti del pubblico che l'uditorio e' al 99% napoletano e che forse molti si attendono uno spettacolo sul tipo della "Orchestra Italiana" di Renzo Arbore... Non sara' affatto cosi', ma la fenomenale competenza e bravura di tutti gli interpreti, nessuno escluso, trascinera' da subito il pubblico in ovazioni e applausi da stadio.

Dopo una cantata in napoletano di Marcello Colasurdo (osannato dal pubblico) con coro femminile al gran completo arriva la prima sorpresa: una serie di canti inglesi di Luciano Berio riarrangiati e interpretati con una maestria eccezionale da (credo) Valentina Gaudini, che mostra il suo totale controllo della voce esibendosi anche in armonici su vibrazioni delle corde vocali, un virtuosismo che ben pochi sanno controllare. E' poi il turno di Cristina Vetrone con uno struggente pezzo per fisarmonica e voce, magistralmente interpretato, su un testo (Tutta pe' mme) che trasuda gelosia e struggimento come davvero solo la poesia napoletana ha saputo portare a livelli cosi' sublimi.

Dopo due pezzi delle bravissime Trobaritz d'oc, il cui testo in linguadoca credo di essere stato l’unico in sala a comprendere, fa il suo ingresso Sergio Berardo incantando dapprima il pubblico con la sua cornamusa occitana e poi mostrando ancora una volta di essere un virtuoso assoluto della ghironda: uno strumento che spesso si limita ad un poco dinamico continuo ma che nelle sua mani sa diventare anche base ritmica, strumento d'assolo e quant'altro serva. Fenomenale, e non c'e' altro da dire, la sua esibizione in compagnia delle nuovamente eccezionali Trobaritz d’oc.

Parte un inarrestabile crescendo di interazione tra i musicisti, a prescindere da lingua d'origine, epoca, strumento impiegato, fino a giungere ai tutti finali che portano il pubblico al delirio, tra ragazzi che ballano in sala, grida e applausi a scena aperta. Ecco, la cosa piu' rimarchevole dello spettacolo, a mio modo di vedere, e' che non si e' trattato della consueta commistione di generi e culture che solitamente si riduce ad un totale appiattimento alla volemose bene in perfetto stile XXI secolo, o a quei contrasti stridenti a-la Pavarotti & Friends, con Luciano che gorgheggia sopra Bono che ruggisce. Niente di tutto questo: qui ognuno ha mantenuto la propria identita' culturale, i pezzi NON sono stati snaturati, eppure l'interazione tra i musicisti e' stata continua, splendidamente amalgamata e lo spettacolo nel suo complesso di una qualita' assoluta.

Davvero QUALITA', senza addurre ulteriori inutili aggettivi, e' la parola che mi viene in mente per descrivere il superbo spettacolo di ieri sera, che ha portato la canzone, popolare e colta, a livelli sublimi. Io mi chiedo veramente cosa ci voglia a capire che spettacoli come questo meriterebbero ben altra esposizione, senza nulla togliere al teatro Espace ovviamente, meritorio artefice di questa serie di serate a tema, mentre in tele si vedono i vari Marchi Carti e anche ben di peggio. Misteri insondabili di questo tristo paese.

Purtroppo proprio i pezzi che dovevano vedere impegnato il nostro Percuoco in un ruolo di primo piano sono stati alla fine tagliati per ragioni di scaletta. Nelle parti piu' quiete ho potuto ben sentire i suoi commenti hackettiani (con note e accordi privi di attacco) o glissati gilmouriani sovrapposti a tappeti di live electronics che il Nostro ha saputo rendere al meglio come al suo solito. Peccato per i brani tagliati: se lo spettacolo fosse durato un quarto d’ora in piu' credo che in sala non si sarebbe lamentato proprio nessuno (anzi...), ma la scelta dell'ensemble e' stata questa. Un bravo anche per aver saputo accettare e condividere, da ottimo orchestrale, questa decisione che fossi stato in lui mi avrebbe fatto innervosire (e difatti, non a caso, io non sono un buon musicista; e gia' che ci sono non sono neanche tanto furbo visto che essendo arrivato tra i primissimi in sala ho fatto il gallo accaparrandomi un posto di prima fila da cui vedevo benissimo la sua postazione, salvo poi accorgermi che, da seduto, una spia di fronte palco me lo impallava quasi completamente...).

Commento finale di Sergio Berardo nel backstage: torinesi e napoletani, per storia e cultura, hanno molto piu' da dirsi che non torinesi e milanesi. Verissimo, e mai come ieri sera condivisibile. Forse non a caso anche il forum ha alla base un bell'asse Torino-Napoli!

Per gli amici di torino

PostPosted: 04 Dec 2009, 08:02
by Hogweed
Maledetta partita di calcio[:.-(][:.-(][:.-(].
Mi è proprio dispiaciuto non vedere perc.[:.-(][:.-(][:.-(][:.-(]

Per gli amici di torino

PostPosted: 04 Dec 2009, 09:18
by highinfidelity
Sei un pistola! [:-!] Ma che partita di calcio! Non sai cosa ti sei perso!!! [8D]

Per gli amici di torino

PostPosted: 04 Dec 2009, 10:36
by Hogweed
[:.-(][:.-(][:.-(]

Per gli amici di torino

PostPosted: 05 Dec 2009, 06:15
by percuoco
Con connssione precaria (sono in paese) ringrazio Marco per le splendide parole - che girerò ai miei amici-colleghi musicisti...[:)]

Sono statomolto contento della tua presenza... e mi dispiace se non ho potuto dedicarti piu' tempo, ma sai come vanno le cose in questi casi [;)] per quanto riguarda i pezzi "tagliati"... nessun problema, mi è bastato suonare dove ho suonato... e poi fare il "maestro cerimoniere di tonalità imprecisate" agli altri colleghi musicisti non ha prezzo ! [:D][:D]

Per gli amici di torino

PostPosted: 07 Dec 2009, 04:18
by highinfidelity
Figurati, guarda, so benissimo come si e' assorbiti da montaggi/smontaggi, riunioni, discussioni, anzi ti ringrazio per essere uscito a salutarmi, spero di aver trovato il momento giusto per passare sia prima che dopo il concerto senza aver fatto la parte dell'importuno.

I complimenti sono tutti meritati, anzi ti diro' di piu': piu' approfondisco piu' mi rendo conto di cosa abbiate fatto. Ad esempio mi e' rimasto particolarmente impresso il testo di Tutta pe' mme, per cui mi sono documentato su chi l'avesse interpretata in passato per trovarne una buona versione; tra gli altri ho visto Massimo Ranieri e, particolarmente consigliata nei vari forum, Lina Sastri. Ebbene, in queste interpretazioni "canzonettare", con mandolinate e orchestrine, il lirismo ed il pathos si perdono completamente, la canzone diventa assolutamente insignificante, mai e poi mai mi sognerei di farmi piacere quella medesima canzone interpretata in quel modo banale. La vostra Cristina Vetrone ha fatto una cosa veramente DIVERSA. Bravissima, bravissimi tutti.