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Altri album acquistabili dei Jethro Tull?

PostPosted: 31 Jan 2024, 11:31
by highinfidelity
I Jethro Tull (o quel che ancora ne resta, a seconda dei punti di vista...) stanno per arrivare a Torino: biglietto già in tasca, regalo di compleanno della Highinfidelita. [8:-x] Queste occasioni offrono sempre lo spunto per ridare un'occhiata alla discoteca (nel senso letterale della teca dei dischi) e verificare che non ci sia qualche inmperdonabile buco in una raccolta che si dava già per sedimentata da decenni. [:-I]

Dunque: io ho tutti i "classici", incluso A Passion Play su cui s'è già detto molto su queste pagine; poi ovviamente un bel buco (War Child e Too Young ecc. già solo per la copertina non li comprerei mai) e poi riparto con Songs From The Wood e Heavy Horses.

In mezzo ci sarebbe Minstrel In The Gallery che forse, nonostante venga dopo A Passion Play, da quel che leggo ("ritorno a un mix di acustico ed elettrico" ecc.) potrebbe essere ascoltabile. Voi come lo valutate?

Qualcosa di successivo a Heavy Horses che abbia ancora una certa rilevanza? [:-I]

Re: Altri album acquistabili dei Jethro Tull?

PostPosted: 31 Jan 2024, 21:42
by maomac 2
Io proverei Crest Of a Knave, ha me è piaciuto ed ogni tanto lo riascolto volentieri. L'album vinse il Grammy come miglior album hard rock metal nel 1989 e la cosa mi incuriosì tanto da comprarlo e non mi sono mai pentito, io era fermo con i Jethro a Songs from the Wood. Il disco contiene Budapest lungo brano che il gruppo ha inserito per un pò di anni nella scaletta dei live.

Re: Altri album acquistabili dei Jethro Tull?

PostPosted: 01 Feb 2024, 08:43
by Dalex_61
Non ci sono dubbi: "Crest of A Knave" brilla di luce propria nel periodo post-classico della band. "Farm on The Freeway" e "Budapest", ad esempio, sono gioiellini. E niente elettronica o quasi. Che poi esista un album dei Jethro Tull proprio brutto è opinabile... [;)] Tra l'altro ricorderete che l'album vinse un Grammy in una categoria inaspettata (Hard rock e metal) proprio perché i votanti trovarono assurdo che non vincesse un premio. Ci fu ovviamente la piccata reazione delle band hard/metal e la storia è davvero singolare. [:-D]

Re: Altri album acquistabili dei Jethro Tull?

PostPosted: 01 Feb 2024, 09:16
by highinfidelity
Grazie del consiglio, album che avevo saltato a piè pari; tra l'altro non ricordavo affatto la vicenda del Grammy nonostante all'epoca avessi raggiunto ampiamente l'età della ragione e fossi appassionatissimo di musica. Considerato l'anno di pubblicazione non dovrebbe essere troppo difficoltoso procurarsi un 33 giri a prezzi modesti.

Leggo che di recente, dopo il tour celebrativo del 50°, sono stati pubblicati due nuovi album a nome Jethro Tull.

Il primo è The Zealot Gene. Copertina terribile con primo piano di Ian Anderson invecchiatissimo, particolarmente inadatta per un album che intende riportare alla ribalta il nome dell'intero complesso. Realizzato almeno in parte a distanza durante la pandemia (no buono). Troppo vicino temporalmente alla pesantezza micidiale (almeno questa è la mia opinione) di Homo Erraticus. Devo dire che inanella tutta una serie di elementi che mi respingono, sebbene alcune critiche lo ritraggano invece come un bel ritorno al folk-progressive tipico dei Jethro d'un tempo. Qualcuno l'ha ascoltato? Opinioni?

Il secondo è RokFlote. Copertina a suo modo geniale. Pubblicazione molto recente per cui immagino non sia impossibile procacciarsene una copia nuova in 33 giri. Le (per ora poche) recensioni sono molto altalenanti, non è facile farsi un'idea di cosa contenga. Qualcuno riesce a scriverne qualcosa?

Re: Altri album acquistabili dei Jethro Tull?

PostPosted: 02 Feb 2024, 11:50
by Thomas Eiselberg
Il miglior periodo ovviamente é quello che arriva fino a Stormwatch (per me compreso), album inferiore ai due precedenti, ma con ottime composizioni. Comunque è nel solco di quel folk prog che ha reso il gruppo celebre e celebrato. Lo preferisco a Minstrel (le composizioni sono più compatte e meno noiose)

Poi viene il periodo elettronico dal quale salvo The broadsword and the beast, che però non so se consigliare. A me piace anche se non è esattamente progressivissimo e i suoni sono un po' troppo anni '80, ma rispetto a quello che lo precede e al successivo è un capolavoro al confronto.

Del "periodo Dire Straits" (io lo chiamo così perchè come sonorità e stile canoro di Anderson me li ricordano molto) consiglierei Crest of a Knave, i due successivi ne sono una pallida copia (pur contenendo buone cose) e Roots to Branches, che ripesca pure certe atmosfere folk degli album degli anni '70 e le amalgama bene col sound più heavy di Crest.

.Com non mi ha mai detto nulla a parte un paio di pezzi mentre The Zealot Genie l'ho ascoltato un paio di volte ed è stata una delusione clamorosa. Noiosissimo, non ricordo un pezzo che mi abbia colpito in generale, forse per questo non ho mai ascoltato l'ultimo album. Prima o poi lo farò.

In sintesi, da fan dei Jethro Tull (quindi non sono esattamente obiettivo) del periodo successivo a quello più "famoso" consiglierei:

Anni 70: Stormwatch in primis e da approcciare più con le molle Minstrel
Anni '80: Crest of a Knave e da prendere un po' più con le molle Broadsword and the beast
Anni '90:Roots to Branches che per me rappresenta il punto di non ritorno definitivo del gruppo, tutto quanto viene dopo l'ho trovato più che superfluo (vedremo se l'ultimo mi smentirà)

Re: Altri album acquistabili dei Jethro Tull?

PostPosted: 06 Feb 2024, 10:40
by Dalex_61
Ho acquistato entrambi gli album del recente ritorno alla denominazione "Jethro Tull". Se hai ascoltato "The Zealot Gene", caro High, "Rock Flute" (lo scrivo come lo pronunciano loro) è simile, anche se più vario negli arrangiamenti. Buone melodie, come sempre, anche se - a dispetto del titolo - ben poco rock. Sono dischi per chi ama la band ma dignitosissimi, a mio parere. Non sapevi del premio metal ai Jethro? Una storia surreale, in effetti. E figurati che il titolo è stato attribuito nell'anno 1989, mentre l'album è del 1987! [:-D]

Re: Altri album acquistabili dei Jethro Tull?

PostPosted: 11 Feb 2024, 10:14
by aorlansky60
@Marco

del periodo "aureo" anni 70 dei Jethro Tull, ti consiglio di stare alla larga da "Too old to rock'n'roll"
(un album decisamente mediocre, cosa abbastanza inspiegabile dato il periodo di pubblicazione),
ma se riesci a trovare edizioni decenti (intendo VINILI che so essere la tua FONTE primaria d'ascolto),
"WAR CHILD" e (soprattutto) "MINSTREL IN THE GALLERY" sono da avere.
Te li consiglio. [:)]
Confermo anche da parte mia le buone/ottime valutazioni che altri prima di me hanno dato a "Stormwatch" e a "Crest of A Knave".

Re: Altri album acquistabili dei Jethro Tull?

PostPosted: 12 Feb 2024, 14:12
by highinfidelity
Grazie a tutti per i commenti e le "mini-rece" [:D] mi pare ci sia una certa concordanza tra i giudizi per cui vedrò di dar la caccia a qualche ulteriore 33 giri dei JT.

Se qualcun altro avesse modo di ascoltare RokFlote e dovesse aver l'impressione che sia accaduto un miracolo, mi farebbe una gran cortesia scrivendo qualche riga qui finché sono ancora disponibili alcune copie fresche di stampa, anzi "calde di pressing"! [;)]

Re: Altri album acquistabili dei Jethro Tull?

PostPosted: 16 Feb 2024, 15:12
by highinfidelity
...ed eccoci al resoconto finale del concerto di Torino! [:D]

Cominciamo da quello che si sapeva: Anderson soffre da diversi anni di BPCO e si deve andare ai suoi concerti ben consci che non è e non può più essere quello d'un tempo.

Quello che invece non sapevo è che riesce ancora a suonare il flauto a livelli eccellenti. Pensavo la mancanza di fiato lo menomasse tantissimo in riguardo allo strumento, ma non è così. Viceversa non riesce quasi più per nulla a cantare: nonostante cerchi di "prenderla con calma", molte canzoni gli fanno letteralmente mancare l'aria ed ascoltarlo è un'esperienza a tratti faticosa. Nonostante questo, l'altra novità è che ha deciso di non avvalersi più di un cantante professionista "a gettone" come nelle ultime tournée, ma di tornare ad affrontare in prima persona tutto il repertorio.

Altre novità riguardano l'orchestrazione dei brani, e purtroppo per me non vanno nella direzione che io auspicherei. La prima: per ragioni che non conosco, Anderson non suona più la chitarra acustica. La seconda: sono completamente spariti dal palco organi e sintetizzatori, sostituiti da una seconda chitarra elettrica. Siccome a mio modo di vedere la caratteristica saliente dei Jetrho Tull (flauto a parte, naturalmente) erano proprio quei duelli tesissimi chitarra acustica - organo, viene quasi del tutto meno il classico suono progressìvo a cui eravamo abituati.

Nota di merito l'aver messo in scaletta non una specie di ovvia greatest hits, ma brani selezionati dall'intero corso della carriera. Il complesso d'accompagnamento è composto da musicisti ovviamente stratosferici che non hanno avuto la benché minima sbavatura in tutta la serata, però proprio per questo sembrano un po' orchestrali che fanno il compitino; certamente una band che suona musica sua e che ci mette l'anima per dare il massimo e far buona impressione trasmette un'altra sensazione.

Scrivo questo non per criticare: nonostante alcune scelte di cui esito a comprendere il senso (l'assenza di chitarre acustiche sopra tutte!) il concerto è stato d'altissima qualità e sono stato contentissimo di aver potuto sentire dal vivo il flauto di Anderson, visto che non m'era mai stato possibile in precedenza! Credo però sia meglio conoscere in anticipo quanto scritto, proprio per non avere aspettative troppo diverse e finire magari per non gustarsi la serata. [;)]

Attendo vostri commenti se avrete modo di assistere a qualche altra data della tournée! [;)]

Re: Altri album acquistabili dei Jethro Tull?

PostPosted: 10 Mar 2024, 19:19
by 11mo Conte di Mar
Gruppo di cui apprezzo molte cose, anche se non tutte.
Al punto di non averli mai visti dal vivo.
Ma credo di aver perso il momento...non dico magico ma almeno accettabile.

Re: Altri album acquistabili dei Jethro Tull?

PostPosted: 13 Mar 2024, 14:32
by highinfidelity
...intanto trovato senza particolari problemi Crest of a Knave, prima stampa italiana ben tenuta, a un prezzo accessibilissimo.

Mentre cercavo, mi è capitato tra le mani Moths, un EP da 10'' uscito in occasione di qualche Record Store Day. Non conoscevo nessuna delle tracce, ma da una veloce ricerca m'è parso di capire che siano stati raccolti in questo EP alcuni brani usciti solo come singoli "di lancio" in occasione della stampa di varie compilation, periodo approssimativo attorno a Heavy Horses. Siccome io le compilation non le comprerei manco morto, mi è sembrata un'occasione simpatica per portarmi a casa questi brani extra. Vi farò sapere dopo qualche ascolto! [;)]

Re: Altri album acquistabili dei Jethro Tull?

PostPosted: 17 Apr 2024, 12:21
by Ender
Beh, ragazzi, so bene di non essere in linea col thread, ma questa ve la voglio raccontare: era il 1982, tour promozionale a "Broadsword", il concerto era previsto al Palasport San Lazzaro, quello che adesso si chiama Kioené Arena.
C'ero andato con due miei fratelli e - per una botta di fortuna, vista la folla impenetrabile - sono riuscito a entrare circa 20 minuti prima del concerto.
Nel frattempo, all'esterno - come vi dicevo - c'era una folla enorme e non potevo escludere che fossero stati venduti più biglietti di quanto consentito dai posti (stimati) a disposizione.
Sto vicino all'entrata per aspettare i miei fratelli. Al di fuori, nel frattempo, qualcuno dà di matto e comincia a far casino. Sento urla e suoni di tafferugli.
Tre secondi dopo, un pezzo di mattone mi passa davanti al naso e si schianta sul pavimento (per fortuna senza colpire nessuno).
Capisco che forse è il caso di trovare un posto lontano dai mattoni volanti.
Bene, mi metto sulla gradinata più in alto, sulla sinistra, guardando dal palco: non si vede tutto bene ma almeno posso stare seduto.
Ne approfitto per fare la conoscenza della mia vicina (che en passant mi dice come si chiama e dove lavora. Per le malelingue: non l'ho più rivista) e intanto comincia il concerto...senonché ai celerini scappa un colpo di troppo: un lacrimogeno entra nel palasport e comincia a fare strage!
Ora, vi raccomando di evitare come la peste i lacrimogeni: sono una sofferenza incredibile!
Allora: entra il candelotto nel palasport e comincia a sollevarsi una nebbiolina bianca, mentre prima decine, poi centinaia (e forse migliaia) di persone cominciano a (non necessariamente nell'ordine):
- tossire
- respirare affannosamente
- tirare tante di quelle saracche come non ne ho mai sentite (e se non sapete cosa significa sentire bestemmie da centinaia di persone tutte in un colpo, non importa)
- gridare
- piangere
su quest'ultimo punto ribadisco: i lacrimogeni non si chiamano così per niente! Ti fanno piangere (è inutile resistere, tanto non serve), bruciare gli occhi e la gola e - nel mio caso - non c'era alcun posto in cui fuggire, perché ero nell'angolino delle gradinate più in alto!
Prima di soccombere al divin castigo ho dovuto assistere allo spettacolo della nebbiolina che pian piano si alzava e strada facendo mieteva altre vittime.
Inutile dire che i Jethro Tull hanno interrotto il concerto, per riprenderlo dopo circa venti minuti.
Non ricordo moltissimo della scaletta ma, in ordine sparso , posso dire che hanno (almeno) suonato:
- Broadsword (dove il buon Jan brandiva uno spadone in stile Re Artù)
- Watching me, watching you (questa me la ricordo bene, con le comparse che giravano per il palco e le luci stroboscopiche)
- Cheerio
- Songs from the wood
- Aqualung
- Pibroch
- Too old to rock and roll, too young to die
- Beastie
- il solo di flauto
- Pussy willow
Per la cronaca: uno dei fratelli riuscì a entrare nel palasport a circa 40 minuti dalla fine, l'altro non ci riuscì del tutto (mi disse che era scappato per campi mentre i celerini impazzavano a destra e a manca)...e tutti avevamo comprato regolare biglietto!
Risultò poi che era un classico episodio di "musica per tutti" , "riprendiamoci la musica", eccetera, con i risultati che ora vi ho raccontato.
Beh, magari divertente no, ma avventuroso di sicuro!

ciao a tutti!

Re: Altri album acquistabili dei Jethro Tull?

PostPosted: 17 Apr 2024, 13:33
by highinfidelity
Caspita che momentaccio... [:(-(] Devo dire che i concerti di oggi hanno tanti difetti rispetto a quelli d'un tempo, ma se non altro è diventato rarissimo che capitino episodi di questo genere. Non mi è mai capitato di beccarmi un lacrimogeno e spero di tenermi per sempre i dubbi sul suo effetto.

Dimenticando questo lacrimevole "dettaglio", hai la mia sana invidia per aver visto (almeno una parte di) concerto dei Jethro Tull quand'erano ancora al massimo fulgore. [O:-)]