Devo essere sincero, sperando di non apparire come un maledetto snob a tutti i costi:
ho sempre avuto una certa difficoltà ad apprezzare l'album "Dark side of the moon".
Ha sempre trovato che scivolasse via come ... acqua fresca ... e l'unico brano che posso dire che riesca
ad emozionarmi davvero è "Us and them".
Riconosco però che i testi sono evocativi ed interessanti; "Time" e "Us and them in particolare",
e che questo album piace a tutti, ma proprio a tutti: da 0 a 99 anni, dagli amanti del folk
a quelli del metal estremo.
Per me, salvando "Us and them" e "Time", l'album mi sembra un mix ben riuscito di effetti sonori cristallini
e progressioni armoniche "sicure e collaudate" lente lente lente... credo che non ci sia un singolo
brano dove il metronomo salga sopra i 65 bpm, tolta la sequenza di sequencer (!) su "On the run".
Anche la tanto acclamata "The Great gig in the sky" a me suona piattuccia, eccessivamente lunga
e ultraripetitiva (sorry Claire Torry). Anche "Money" non mi ha mai entusiasmato.
Forse la prima volta che lo ascoltai (probabilmente nel 1975-76 ma non ho ricordi esatti legati
a questo album per me davvero evanescente) mi aspettavo chissà che, ma dopo essermi nutrito
di PFM, Orme, Banco, Genesis, Yes, Led Zeppelin, EL&P, Deep Purple, Jethro Tull e i vari Beethoven,
Bach e Stravinsky trovai l'album di un piattume assoluto. Una delusione totale.
Basti dire che catalogai come musicalmente più eccitanti le progressioni armoniche di "Sabato pomeriggio"
di Baglioni e di "Aria" di Baldan Bembo (musicalmente due composizioni di tutto rispetto) che non le banali strutture armoniche delle canzoni contenute in "Dark side", con l'unica eccezione di "Us and them",
a mio avviso unico brano che veramente spicca nell'album.
Un'impressione simile la ebbi anche ai primi ascolti di "Wish you were here".
Ricordo che mi chiesi se il mio giradischi si fosse messo a girare più lento, perchè
"Shine on you crazy diamond" sembrava iniziare al rallenty.
E quindi al primo impatto detestai anche quell'album.
Poi però con il tempo maturai ed imparai ad apprezzarne le incredibili sfumature,
cosa che con Dark Side non mi è riuscita.
Per la cronaca gli album dei Pink Floyd che amo alla follìa sono "Animals" e "Meddle".
Ora a distanza di anni ho fatto in parte "pace" con "Dark side of the moon" e ne riconosco
i punti di appeal per il grande pubblico e l'importanza storica, ma continua a non entusiasmarmi.