Addio ad Alberto Radius.

Un'area dedicata all'esplorazione dell'universo musicale in genere, e degli altri protagonisti del rock progressivo in particolare.

Addio ad Alberto Radius.

Postby rkive » 16 Feb 2023, 19:54

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Re: Addio ad Alberto Radius.

Postby aorlansky60 » 19 Feb 2023, 08:23

Non l'ho mai seguito, ma è indubbio che è stato uno dei più importanti e dotati chitarristi italiani, lo testimonia il suo ruolo di session-man al quale è stato chiamato da buona parte del panorama pop-rock nazionale in più decenni di carriera... Come protagonista vorrei invece ricordarlo quale membro di un complesso italiano poco noto, IL VOLO, che a metà anni 70 pubblicò due albums davvero molto interessanti prima di sciogliersi.
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Re: Addio ad Alberto Radius.

Postby rkive » 19 Feb 2023, 10:31

È stato uno dei chitarristi ufficiali degli album di Lucio Battisti e mi piace ricordare questa intervista dove Radius racconta come è nato l'intro di Eppur Mi Son Scordato Di Te:

A.R.:"Lucio aveva chiarissimo in testa cosa voleva ottenere, solo che a volte non riusciva con la sua chitarra acustica a trasformare in accordi ciò che aveva in mente. Allora si aiutava con la bocca, con i versi, cercando di farmi capire cosa volesse ottenere. Come per l'intro di Eppur Mi Son Scordato Di Te, fu un parto assai complicato perché lui impazziva per questa sua incapacità di trasmettermi una melodia e gli accordi nella sua testa erano chiarissimi". [/:-|]
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Re: Addio ad Alberto Radius.

Postby highinfidelity » 20 Feb 2023, 15:18

aorlansky60 wrote:è indubbio che è stato uno dei più importanti e dotati chitarristi italiani


Anni fa avevo sentito raccontare da qualche altro protagonista della scena di quegli anni che inizialmente Radius era molto richiesto soprattutto perché era riuscito ad entrare in qualche modo in possesso di una Gibson Les Paul, chitarra che in quegli anni in Italia non si vedeva manco in fotografia... [:D] [:D] [:D] Ma diciamo che ha saputo sfruttare con intelligenza questo suo "vantaggio" iniziale, e che col trascorrere del tempo si è messo in luce non solo come "fortunato possessore" di uno strumento magico, ma anche come bravo e versatile strumentista, agile in più generi diversi, richiesto da autori del calibro del già ricordato Battisti ma anche di Franco Battiato e tanti altri. [/:-|]

Con il "suo" complesso Formula 3 era sconfinato in territorio progressivo soprattutto col disco Sognando e Risognando, nel quale - come già il titolo lascia intuire - il power trio aveva ripreso alcune canzoni di Battisti, riproposte in versione quasi-progressiva molto più elaborata e prolungata.

Era poi venuta la già ricordata esperienza del supercomplesso Il Volo (assolutamente da non confondere con l'attuale omonimo trio-monnezza di tenorini col vizietto di sfasciare le stanze d'albergo). Si trattava di un gruppo di musicisti tutti eccellenti nel loro ambito e tutti più o meno provenienti dall'orbita di Battisti grazie a cui si erano conosciuti tra loro in sala d'incisione, e poi audacemente associatisi in un'operazione in stile Crosby Stills Nash & Young. C'era dentro gente del calibro di Vince Tempera, tanto per capirci. Su quell'esperienza - e non vorrei essere frainteso - ho un'opinione ambivalente: incisero musica di altissima qualità, ma considerati i nomi dei muscisti e l'epoca in cui operarono, mi sarei aspettato qualcosa di ancor più marcatamente progressivo. Paradossalmente trovo qualcosa di più progressivo nel loro secondo album Essere o Non Essere? del 1975 rispetto all'omonimo album d'esordio Il Volo, del 1974.

Nella produzione solista di Radius ritengo particolarmente interessante America Good-Bye, disco quasi concept di anti-propaganda che si segnala anche per una collezionabilissima copertina con un overlay sollevabile, alzando il quale si può far sparire la bandiera americana dal ritratto di Radius. Il disco contiene musica che suona incredibilmente datata, ed è per questo interessante e affascinante.

L'avevo visto l'ultima volta un anno fa quasi esatto (o sono forse due?) nella "serata duetti" di Sanremo. Non avevo avuto la percezione che stesse male e non avevo idea che l'avremmo salutato così presto, ma si legge ora di una "lunga malattia". Spero non abbia sofferto; che possa riposare in pace. [:.-(]
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(Luigi Russolo, Intonarumorista. 1913.)
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Re: Addio ad Alberto Radius.

Postby rkive » 20 Feb 2023, 16:02

Confesso la mia source è il booklet di Lucio Battisti Masters Vol 2.

Anche qui Radius parla della sua Gibson Les Paul del '58 e come Formula 3 di un Hammond C3 che per quei tempi era una rarità. [^]
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Re: Addio ad Alberto Radius.

Postby Alius » 20 Feb 2023, 16:44

Radius lo conobbi personalmente quando venne a suonare nella mia città con la Formula 3 e a fine concerto ebbi l'onore di stringergli la mano; all'epoca aveva 65 anni e li dimostrava tutti. Ho tutti i suoi album da solista, che trovo molto gradevoli (i migliori sono "Carta straccia" e "America Good Bye"). Grandissimo chitarrista, con un pedigree eccezionale, ma anche una persona affabile e modesta per quanto ho potuto percepire.
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