Ah OK... No, mi stupiva perché comunque ai nostri tempi (oggi non mi stupisco più di nulla) vigeva ancora un'educazione d'un certo tipo, diciamo "non montessoriana" ecco, e una femmina che si metteva a lanciare pietre come un maschio era una cosa abbastanza inimmaginabile, soggetta a punizioni bibliche. È un po' inimmaginabile anche nel caso di Pagliuca, ma diciamo che in certe aree rurali sottosviluppate del Veneto già stento meno a figurarmela.
Duke59 wrote:In particolare mi sono riconosciuto nella sua "delusione" di quando scoprì che brani innovativi quali "Senza luce" dei Dik Dik o "L'ora dell'amore" dei Camaleonti non erano altro che cover italianizzate di composizioni dei Procul Harum.
Qui tocchi un altro punto che in pratica è un mio cavallo di battaglia. Lungo l'arco della vita ho incontrato tante persone nostalgiche degli anni '60, tanto che giungevano a definirli "favolosi". Dove stesse tutta 'sta favola, onestamente, più passano gli anni meno lo capisco. Ma limitandoci anche solo all'àmbito musicale, il 90% del materiale (per la serie "così siamo capaci tutti") sono volgari
cover di successi esteri tradotti in italiano. Il resto è cantautorato di cui in prospettiva odierna non si salva molto, solo qualche grande classico. Comprendo quindi pienissimamente lo smarrimento e il senso di delusione di Pagliuca. Se non altro ciò gli è stato di stimolo per andare
oltre, lungo la strada che indicava il nostro Steve Hackett nella sua celebre inserzione.
Anche a me piacerebbe comprendere un po' meglio le ragioni della sua fuoriuscita dalla Orme, come anche quelle che portarono alla fuoriuscita di Tagliapietra. La storia del
mobbing naturalmente non regge: se da un lato è facile immaginare che non sia semplicissimo andare d'accordo con una figura pirotecnica come Dei Rossi, certamente Pagliuca era d'un'altra pasta, e non me lo vedo nel ruolo del tremendo mobbizzatore. Poi che senso avrebbe mobbizzare proprio la voce solista, la figura-chiave del complesso? A mio parere più semplicemente l'epoca del rock progressivo era finita e forse si erano anche esauriti i compiti che il complesso si era prefissato. Peccato, ma purtroppo è nell'ordine naturale delle cose.