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Ian Anderson - Homo Erraticus

PostPosted: 17 Apr 2014, 11:45
by Thomas Eiselberg
Sto ascoltando in queste ore l'ultimo album del pifferaio magico, devo dire che lo trovo in linea con certi album dei Tull: un folk-prog molto gradevole, magari poco originale ma molto molto godibile.

Alcuni brani fanno tornare alla mente album come Songs form the wood (l'intro del primo brano somiglia ad Hunting girl) o i primi , devo dire che di ottime cose ce ne sono, forse i brani sono un po' troppo brevi ma il tutto non sembra troppo dispersivo (come invece è accaduto per altri album del nostro).
Canzoni preferite: Doggerland, Puer Ferox adventures (forse la più progressiva tra i brani dell'album), Meliora sequarum e After these wars.

Una bella sorpresa insomma [:)]

Credo che a breve scriverò una recensione sul mio blog.

Qualcuno lo sta ascoltando? Pareri? [:-I]

Re: Ian Anderson - Homo Erraticus

PostPosted: 17 Apr 2014, 12:06
by highinfidelity
Non ancora: ho in programma di prenotare la mia copia (a 33 giri ovviamente) ma questa settimana non sono ancora riuscito ad andare in negozio. Veramente spererei di trovare gia' li' una bella copia a disposizione, ma se non dovesse accadere ne ordinero' certamente una.

Tornero' anch'io a scrivere qualche riflessione generale sull'intero disco, anche se ho ascoltato numerosi brani che lo compongono in radio e, come hai gia' letto, il mio giudizio e' stato ampiamente positivo e sostanzialmente in accordo col tuo. [:)] Il fatto che tu citi Songs From The Wood, da molti considerato "minore" ma secondo me tra le migliori cose che han fatto, direi che dice tutto! [;)]

Re: Ian Anderson - Homo Erraticus

PostPosted: 17 Apr 2014, 12:47
by Thomas Eiselberg
highinfidelity wrote:Songs From The Wood


E' uno dei miei album preferiti dei JT [:)] [;)]

Re: Ian Anderson - Homo Erraticus

PostPosted: 25 May 2014, 20:49
by Sanvean
Tanta classe.
Il Nostro ha affinato negli anni le armi melodiche bilanciando, strada facendo, quel che gli è rimasto del prog con il suo naturale respiro folk.
Preferisco altre sue uscite (Rupi's Dance lo trovai incantevole, per quanto meno omogeneo, ma sicuramente TAAB2 è tanta roba...) ma questo Homo Erraticus è in linea con quanto sta presentando ormai da molti anni, in solitaria.
Produzioni che si lasciano ascoltare sempre con piacere, equilibrate, dove il suono è ricco ma mai autoindulgente, uno spiccato gusto per l'acustica e spunti melodici che spesso richiamano fraseggi del passato tulliano...certo, la voce non può essere più quella di allora...
Di questa sua ultima fatica, dopo qualche ascolto, mi è rimasta impressa Meliora Sequarum.
Un buon lavoro, ma non mi aspettavo meno dallo scozzese che ama i cavalli, in volo verso le settanta primavere a vele spiegate...ha abituato più che bene la sua platea, Highlander Ian.