by paolo.cordella » 16 Oct 2013, 17:48
E' un buon disco, molto ben fatto ma che non aggiunge molto in quanto le capacità improvvisative e tecniche della pfm non sono una novità e Stati di Immaginazione già ne dava un buonissimo esempio; questa comunque è una rivisitazione, aggiungendo e variando, su brani della musica classica piuttosto noti. Il secondo cd fa il contrario: orchestra su classici della pfm. L'unico limite - a mio avviso - è che questa mi sembra più un'opeazione cerebrale, studiata a tavolino, che di istinto musicale.
I giudizi (veloci) su Genesis e Yes non stupiscono, quello sugli Yes alla fine non è negativo come può sembrare a una prima lettura, definendoli precisini e strutturati io ci vedo un complimento: c'è un interessante libro in inglese che si intitola "Yes, but what does it means?" che analizza i brani degli Yes e ne descrive la forma-sonata come nella musica classica, chiamandola yes-sonata, evidenziando come nelle musica degli yes, come nella classica, si segua una forma ben precisa nell'esposizione, variazione e ripresa dei temi dei brani più importanti. Adesso non ricordo il nome dell'autore ma se volete ve lo scriverò.
p.s.: ho comperato nel giro di due giorni il nuovo di Tagliapietra e questo e mi sono sembrati due modi opposti di vedere la musica prog oggi: cervello e muscoli (la pfm) o cuore e ispirazione onesta (Aldo). Io preferisco la seconda opzione.