highinfidelity wrote:Non me ne si vorra' se non mi accodo all'entusiasmo per quest'album, che a mio parere gode di una fama dovuta piu' ad un'aura mitica che non ad effettivi meriti artistici. Non riuscirei a qualificarlo con aggettivi di portata superiore a "bizzarro" e "divertente".
Riguardo Syd Barrett... cosa vi devo dire. Saro' sicuramente io che non lo capisco e non riesco ad entrare in sintonia con lui. Piu' passano gli anni e meno mi sembra quel genio assoluto che molti ritengono egli sia. La sua voce, poi, e' oggettivamente nulla di eccezionale e il modo in cui la usa... che dire... a meta' tra un cliente di bar che ha alzato un po' troppo il gomito e un simpatico mattacchione a cui manca qualche rotella... "puo' piacere e non piacere": diciamolo cosi', con un cortese eufemismo.
Betelgeuse wrote:Per ascoltarli come si deve bisogna comunque, appunto, " ASCOLTARLI COME SI DEVE " , cioè...
Thomas Eiselberg wrote:Non so se sia "l'esordio" più importante della storia, ce ne sono altri magari meno importanti ma che gli preferisco, ad esempio il primo dei Crimson...
aorlansky60 wrote:"MUSIC IN A DOLL'S HOUSE" dei FAMILY pubblicato nel 1968
highinfidelity wrote:Non me ne si vorra' se non mi accodo all'entusiasmo per quest'album, che a mio parere gode di una fama dovuta piu' ad un'aura mitica che non ad effettivi meriti artistici. Non riuscirei a qualificarlo con aggettivi di portata superiore a "bizzarro" e "divertente".
Personalmente, in generale non mi piace proprio il cosiddetto "psichedelico" e tutto cio' che ha un suono tipo vecchio film di James Bond 007, o peggio ancora da colonna sonora di Austin Powers. Per carita', per chi era giovane nei '60 quei suoni riportano allla mente la gioventu' ed il divertimento di quegli anni ricchi e spensierati, e questo si capisce. Certamente a fine anni '60 la psichedelia era la moda del momento e come tale va studiata e preservata; e sicuramente e' stata prodroma di interessanti sviluppi del rock. Ma come genere a se' stante a me sinceramente non e' mai sembrato un movimento di spessore e, come tutte le mode passeggere, logicamente e' declinata in modo assai rapido.
Riguardo Syd Barrett... cosa vi devo dire. Saro' sicuramente io che non lo capisco e non riesco ad entrare in sintonia con lui. Piu' passano gli anni e meno mi sembra quel genio assoluto che molti ritengono egli sia. La sua voce, poi, e' oggettivamente nulla di eccezionale e il modo in cui la usa... che dire... a meta' tra un cliente di bar che ha alzato un po' troppo il gomito e un simpatico mattacchione a cui manca qualche rotella... "puo' piacere e non piacere": diciamolo cosi', con un cortese eufemismo.
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