Zeppelin wrote:Perché l'Europa non ha avuto i loro Led Zeppelin, i loro Deep Purple, ma anche i loro Genesis o King Crimson?
Perche' il Regno Unito ha vinto la seconda guerra mondiale (cosi' come gli USA), e le altre nazioni l'hanno persa.
Negli anni in cui negli UK e negli USA si sviluppavano il Beat e il Rock & Roll, in Italia le massaie per la prima volta nella storia sperimentavano l'ebbrezza di avere in casa un frigorifero e (forse) la lavatrice, mentre nelle zone alpine o rurali si viveva ancora praticamente come alla fine del XIX secolo. In Germania si stava decidendo se ricostruire Dresda oppure lasciar perdere e trasformarla in campi arati. E cosi' via. Non c'erano, cioe', quelle condizioni di benessere di base necessarie allo sviluppo di un'industria che e' puramente
voluttuaria come quella discografica. Non si deve difatti dimenticare che la musica classica che tu citi era fondata principalmente su un sistema di regnanti e di mecenati che finanziava i musici di corte, mentre il rock, come la musica popolare in genere, si basa su un'industria che si autosostenta in base ai suoi proventi.
Quindi abbiamo due aspetti: da un lato un ritardo nello sviluppo tecnico-economico dovuto al ventennio fascista e ai danni di guerra, il quale a sua volta ha generato un'arretratezza culturale che ha trascinato avanti per ancora molti anni il genere melodico italiano: Claudio Villa, Nilla Pizzi, Carla Boni... musiche stupende, intendiamoci, di cui ho una vastissima collezione; ma e' un genere che ha
oggettivamente, sono il primo ad ammetterlo, goduto di una popolarita' prolungata molto oltre i tempi normali di cambiamento di gusti del popolo.
Esemplifico con un episodio che in se' non vuol dire nulla ma che nel contesto la dice lunga: mentre in UK gia' i primi gruppi pre-progressivi come i Moody Blues iniziavano le prime timide sperimentazioni, in Italia il simpatico Alberto Radius stava diventando uno dei chitarristi piu' popolari e richiesti dai complessi in quanto, essendo di famiglia ricca, era l'unico a possedere un'autentica chitarra elettrica Gibson. Credo sia facile comprendere come un clima socio-economico di questo tipo non favorisse la sperimentazione con organi Hammond, Mellotron, Moog modulari, eccetera.
Questo
ritardo in un certo senso, e solo entro certi limiti, in seguito e' stato colmato; ma chiaramente a quel punto si trattava di una gara ad inseguimento. Perche' gli inglesi avrebbero dovuto interessarsi al Balletto di Bronzo, pur validissimo, quando avevano in casa i Genesis, i King Crimson e gli Yes, che tra l'altro cantavano testi molto interessanti nella
loro lingua?
Oggi, a bocce ferme, essendoci molto tempo per esplorare anche gruppi di nicchia, lo fanno; e ne possiamo avere conferma leggendo loro articoli o loro post. Un cultore britannico del rock progressivo
oggi sa benissimo chi sono il Balletto di Bronzo, Le Orme, gli Area e Demetrio Stratos poi non ne parliamo, e via discorrendo; della Francia conosce sicuramente almeno i Gong, eccetera eccetera. Ma all'epoca uscivano, in patria, dozzine di dischi interessanti alla settimana, per cui credo fosse anche economicamente quasi impossibile seguire con attenzione quanto accadeva anche all'estero.
L'alternanza di periodi di predominio o dominazione e' comunque un fenomeno umanistico che ha valenza generale, in tutte le materie. Intendo dire che
tutto, nella vita, ha il proverbiale andamento a parabola rovesciata: un sorgere glorioso mitico e se non mitico mitizzato a posteriori, l'eta' dell'oro, e poi una decadenza piu' o meno lunga e piu' o meno rapida; talvolta (non sempre) un risorgimento. Noi abbiamo letteralmente spadroneggiato per tutta l'epoca d'oro della Lirica, lasciando agli altri solo le briciole. Mozart voleva che dirimpetto a lui abitasse Da Ponte per scrivergli i testi in Italiano, tutto detto. A cavallo della Grande Guerra (vinta) abbiamo inondato il mondo con le nostre operette. Il pianeta intero acquistava i grammofoni apposta per ascoltare la voce di Enrico Caruso.
Poi e' arrivato il grassone pelato con le sue megalomanie guerrafondaie, abbiamo preso (e giustamente, si badi bene, perche' eravamo
nel torto) una batosta terrificante, e abbiamo come si suol dire perso il treno. La seconda meta' del XX secolo e' stata decisamente di matrice musicale anglofona, e cosi' sara' ricordata nella storia.
Tirando le fila del discorso: il rock progressivo era un genere musicale che si sarebbe potuto sviluppare in un ambito mediterraneo? Si', ma gli inglesi ci hanno preceduti. Stabilito cio', abbiamo comunque saputo nell'ambito di questo genere musicale dire la nostra? Si', anche se con un certo ritardo. Infine: avevamo alle spalle un mercato interno, un giornalismo specializzato e soprattutto una industria discografica in grado di promuovere in modo adeguato la nostra produzione in patria e anche all'estero? Assolutamente no.