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Steve commenta le canzoni dei Genesis.

PostPosted: 23 Apr 2020, 16:57
by highinfidelity
Oltre a intrattenerci con qualche pezzo per chitarra classica, in questi giorni di quarantena Steve commenta, in brevi filmati di 2-3 minuti, i grandi classici dei Genesis mentre li riascolta in CD.

Una raccolta per recuperare il "pregresso" dei giorni scorsi:

Firth Of Fifth
The Cinema Show
Supper's Ready
Ripples

Re: Steve commenta le canzoni dei Genesis.

PostPosted: 23 Apr 2020, 17:00
by highinfidelity
Il nuovo commento di ieri:

The Musical Box

...dove secondo me il Maestro si confonde e descrive come un'armonizzazione a tre parti il suo assolo conclusivo, mentre io ricordo che all'epoca non era ruscito a farlo a tre parti e si era dovuto accontentare di due, ma si era poi tolto lo sfizio delle tre voci quarant'anni dopo in Genesis Revisited II. Ma naturalmente potrei aver capito male o ricordare male io!

Re: Steve commenta le canzoni dei Genesis.

PostPosted: 23 Apr 2020, 17:12
by highinfidelity
Il nuovo commento di oggi:

Can-Utility and The Coastliners

...dove il Maestro ricorda di aver ascoltato parte del brano suonato da altri musicisti e, non avendolo riconosciuto, di esserne rimasto molto positivamente impressionato! [:D]

Re: Steve commenta le canzoni dei Genesis.

PostPosted: 24 Apr 2020, 16:42
by highinfidelity
Oggi il Maestro ascolta ancora qualcosa dei Genesis assieme a noi:

Blood On The Rooftops

...brano notoriamente composto da lui: una canzone "in bianco e nero" di un album "in bianco e nero", in cui tentava di essere controverso affiancando le figure di un padre reduce di guerra ed un figlio che guardano assieme i programmi TV. Suo primo tentativo di scrivere una lunga introduzione chitarristica, che piacque al complesso e finì integralmente sul disco.

Re: Steve commenta le canzoni dei Genesis.

PostPosted: 24 Apr 2020, 22:32
by rkive
highinfidelity wrote:Il nuovo commento di oggi:

Can-Utility and The Coastliners



Questo brano l' avevo un pò dimenticato...

Ho voluto rinfrescarmi la memoria e ho scoperto questo splendido concerto:

Steve Hackett ~ Can-Utility and The Coastliners (The Total Experience)
https://youtu.be/-XpvmxFWYls

Oltre alla qualità delle immagini e delle inquadrature, si vede Steve e la band in forma strepitosa!

Anche Nad Sylvan fa il suo figurone...

Re: Steve commenta le canzoni dei Genesis.

PostPosted: 25 Apr 2020, 09:06
by Montecristo
Sta uscendo i pezzi da novanta. [:D]

Re: Steve commenta le canzoni dei Genesis.

PostPosted: 27 Apr 2020, 14:18
by highinfidelity
Oggi il Maestro ci racconta di...

Entangled

...brano quasi completamente suo, tranne parte della melodia del ritornello. L'introduzione è per trio di chitarre (forse l'ultima occasione in cui Tony imbraccia una chitarra assieme a Steve e Mike). L'idea delle liriche, integralmente firmate Hackett, era quella di narrare lo stato mentale di un paziente psichiatrico che viene ipnotizzato. Molti anni dopo, Steve stesso, in un perido di crisi, ricorrerà ad uno psichiatra con capacità ipnotiche, e ricorda come si mise a piangere privo di qualunque difesa emozionale.

Re: Steve commenta le canzoni dei Genesis.

PostPosted: 27 Apr 2020, 17:18
by highinfidelity
Recupero di un paio di giorni fa, che si era un po' perso nel caos esasperante di youtube:

The Lamia

Il Maestro ci ricorda che il tema delle Lamia e in generale il tema duale del fascino femminile potenzialmente letale ha lunghe tradizioni e non era estraneo ai preraffaelliti. Parallelamente, il brano incarna lo spirito duale dei Genesis: avanguardia e frontiera da un lato, commisti a pastoralità ed impressionismo dall'altro. Complimenti conclusivi alle brillanti liriche di Peter sul meraviglioso passaggio only a magic that a name would stain.

Re: Steve commenta le canzoni dei Genesis.

PostPosted: 09 May 2020, 15:03
by Montecristo

Re: Steve commenta le canzoni dei Genesis.

PostPosted: 09 May 2020, 15:51
by Starless74
Montecristo wrote:https://youtu.be/A7XMXwZyr3U
[:D]

Lo giustifichiamo per gli effetti del lockdown. [:D]

Re: Steve commenta le canzoni dei Genesis.

PostPosted: 10 May 2020, 12:21
by Montecristo
si fa subito perdonare [:D] [8:-x]

https://youtu.be/nBJypAHwIto

Re: Steve commenta le canzoni dei Genesis.

PostPosted: 11 May 2020, 10:11
by highinfidelity
Grande Steve!!! [8D] Riesce a dispiegare il suo signature sound anche nell'ingresso di casa! Prima di passare a peggior vita avrei proprio piacere di provare anch'io una di queste famose Fernandes... [:-I]

Re: Steve commenta le canzoni dei Genesis.

PostPosted: 11 May 2020, 17:09
by highinfidelity
Tuffo nel passato con...

The Fountain Of Salmacis

...il cui fulcro a parere del Maestro sono i sublimi crescendo d'organo che aprono (e più avanti inframmezzano) il brano, provenienti da un'altra canzone che non fu mai terminata (forse la solita The Movement?). Il Maestro racconta un episodio di cui non sapevo: quando si trattò d'incidere la canzone, col famoso Mellotron appena acquistato da Rober Fripp & compagnia, collegarono l'organo direttamente all'impianto, ma mancava di potenza. Si spostarono per cui allo studio di George Martin e, in una stanza molto grande, lo collegarono agli amplificatori per chitarra di Steve, ottenendo così quell'effetto di potente spazialità che si sente nel disco. Il commento si chiude con complimenti per la bellezza delle liriche, per l'abilità di Tony all'organo, e per le "non troppo malvage" rifiniture di chitarra elettrica. [:D]

Re: Steve commenta le canzoni dei Genesis.

PostPosted: 11 May 2020, 17:58
by Starless74
highinfidelity wrote: i sublimi crescendo d'organo che aprono (e più avanti inframmezzano) il brano, provenienti da un'altra canzone che non fu mai terminata (forse la solita The Movement?).

Ovviamente si tratta di Provocation (titolo postumo/apocrifo) dagli ormai celebri Jackson Tapes del gennaio 1970:
https://youtu.be/ZAlAx0dxbpQ

[;)]

Re: Steve commenta le canzoni dei Genesis.

PostPosted: 11 May 2020, 21:21
by rkive
highinfidelity wrote:Tuffo nel passato con...

The Fountain Of Salmacis

..col famoso Mellotron appena acquistato da Rober Fripp & compagnia, collegarono l'organo direttamente all'impianto, ma mancava di potenza. Si spostarono per cui allo studio di George Martin e, in una stanza molto grande...


Leggo che gli AIR Studios in Oxford Street erano al 4 piano!
https://it.wikipedia.org/wiki/AIR_Studios

Spero che ci sia stato un montacarichi, altrimenti povero McPhail...[:D]

Re: Steve commenta le canzoni dei Genesis.

PostPosted: 12 May 2020, 07:37
by highinfidelity
Starless74 wrote:Ovviamente si tratta di Provocation (titolo postumo/apocrifo) dagli ormai celebri Jackson Tapes del gennaio 1970:
https://youtu.be/ZAlAx0dxbpQ [;)]


Ah giusto!!! Non ci avevo nemmeno pensato...

Eh se fossi io al posto di un certo qual manager dei Genesis, saprei come pubblicare certo materiale... Già lo immagino... EP 12'' (ovvio...) ma attenzione attenzione a 45 giri... Cartonato laminato, anta apribile... Cloruro di polivinile colorato ovviamente, ma di un colore elegantissimo, esclusivo... Mi sembra già quasi di sentirne l'odore... [:p] [:D]

rkive wrote:Leggo che gli AIR Studios in Oxford Street erano al 4 piano!
https://it.wikipedia.org/wiki/AIR_Studios

Spero che ci sia stato un montacarichi, altrimenti povero McPhail...[:D]


Sì porello... [:D] Ma a dire il vero ritengo possibile che questi "stacks of amplifiers", che Steve rammenta essere suoi, fossero in realtà degli studio... Non mi pare che all'epoca i Genesis possedessero ancora una strumentazione grandiosa.

Re: Steve commenta le canzoni dei Genesis.

PostPosted: 12 May 2020, 09:38
by Starless74
highinfidelity wrote:Sì porello... [:D] Ma a dire il vero ritengo possibile che questi "stacks of amplifiers", che Steve rammenta essere suoi, fossero in realtà degli studio... Non mi pare che all'epoca i Genesis possedessero ancora una strumentazione grandiosa.


Non escludo peraltro, dato il proprietario dei suddetti studi, che anche un Mellotron ci fosse già. [;)]

Re: Steve commenta le canzoni dei Genesis.

PostPosted: 12 May 2020, 15:33
by highinfidelity
Oggi si torna ai tempi dell'Agnello con...

Fly On A Windshield

...brano di densa atmosfera, che suscita gli entusiasmi di Steve e lo porta a commentarne "in diretta" alcuni cambi di armonia e di modo. Gli accordi sono tipicamente di Banks, e il Maestro ravvede tra le influenze Ottorino Respighi, descrive un'immagine di "legioni che prendono vita" (suppongo abbia in mente i Pini Di Roma), poi cita anche Mussorgsky. Inizialmente lo strumentale doveva rammentare gli egizi e l'epoca dei faraoni, ma poi come tutti sappiamo finì per fare da ouverture alla parata sulla Broadway. Steve ricorda che il brano fu inciso con tutti i musicisti che suonavano contemporaneamente, per cui si tratta di una specie di "live in studio".

Nota mia a margine: l'entusiasmo di Steve nel riascoltare i grandi classici del progressive conferma senza tema di smentita che oggi è lui l'unico e vero alfiere dei Genesis. [/:-|]

Re: Steve commenta le canzoni dei Genesis.

PostPosted: 29 May 2020, 13:53
by highinfidelity
Credo di essermi perso qualche video di Steve a causa dell'ordine demenziale con cui YouTube li presenta, casomai cercherò di recuperare. Riprendiamo oggi con...

Dance On a Volcano

...brano in 7/8 sul quale - il Maestro sottolinea - in realtà non si può veramente danzare! [:-D] La potente introduzione orchestrale contrassegnata dal suono scuotifondamenta dei pedali bassi (il Moog Taurus, che Mike aveva appena acquistato all'epoca) è secondo Steve uno dei momenti più emozionanti ai concerti, oggi più di allora perché l'amplificazione e la diffusione dei suoni gravi è enormemente migliorata in questi 40 anni. Da ascoltare con attenzione anche il debutto ufficial di Phil Collins come voce solista! La forte accentazione che caratterizza il brano fu raggiunta durante le prove in studio con una comunicazione quasi telepatica tra i membri del complesso. Steve ricorda anche che il furioso strumentale conclusivo, composto da lui, era veramente al limite di quanto riuscissero a suonare a quel tempo, mentre oggi grazie alla lunga esperienza acquisita non comporta più problemi (aggiungo io: per lui, gli altri ex-Genesis fanno che non suonarlo e bon! [:-j] ).

Re: Steve commenta le canzoni dei Genesis.

PostPosted: 29 May 2020, 14:03
by Starless74
Steve mi comincia pure lui a perdere colpi...
La storia dei bass pedals che partirono assieme alle macchine della nave a Cruise to the Edge l'ha già raccontata per Watcher of the Skies. [:D] [:D]

Re: Steve commenta le canzoni dei Genesis.

PostPosted: 29 May 2020, 14:05
by Starless74
highinfidelity wrote:(aggiungo io: per lui, gli altri ex-Genesis fanno che non suonarlo e bon! [:-j] ).

Ovvio che non lo suonano: l'ha scritto Steve. [J-,] [:-D]

Re: Steve commenta le canzoni dei Genesis.

PostPosted: 29 May 2020, 14:50
by highinfidelity
Qualche recupero...

The Carpet Crawlers
Ove il Maestro rivela col suo timbro di chitarra voleva ricordare il suono di un violino lontano, ispirandosi a qualcosa che aveva sentito fare a Jeff Beck; molto signorilmente Steve dedica l'ascolto a Peter, ricordando come questo disco sia stato contemporaneamente il suo ultimo con i Genesis ma, quasi a voler compensare l'abbandono, anche quello al quale ha contribuito maggiormente.

The Return Of The Giant Hogweed
...che si apre con una parte in tapping per chitarra in sincrono col pianoforte distorto di Tony; le liriche furono ispirate a Peter da un articolo di giornale sull'Artemisia Gigante, ma Steve racconta che fu sua l'idea del "the return" nel titolo, per dare l'idea di un sequel di qualche film; per Steve questa incisione fu anche la prima esperienza veramente professionale.

Watcher of The Skies
Ove il Maestro rammenta come il suono di Mellotron facesse scuotere dalle fondamenta i palazzetti dello sport italiani, e poi ripete l'episodio dei motori della nave che si accendono in sincrono con la canzone per cui non si capisce se siano due episodi diversi realmente accaduti [:D]

Re: Steve commenta le canzoni dei Genesis.

PostPosted: 09 Jun 2020, 18:41
by highinfidelity
Qualcuno l'ha appena menzionata, ed ecco che Steve sembra leggerci nel pensiero e commenta...

After The Ordeal

...che a memoria di Steve è il primo brano dei Genesis in cui ha impiegato una chitarra classica, che gli pare di ricordare d'aver doppiato con una sovraincisione. Abbastanza incredibilmente, questa musica venne composta per dar vita ad un brano rock, il quale però (devo dire non sorprendentemente...) non stava in piedi dal punto di vista ritmico; suonato con un approccio classico diede invece risultati molto migliori. All'idea chitarristica originaria, Tony Banks sovrappose una linea di pianoforte. Steve aggiunge che questo pezzo è una sorta di anomalia in un disco essenzialmente elettrico; ma nei dischi dei Genesis c'erano sempre momenti di questo tipo, anzi quando si unì a loro nel '71 circa metà della scaletta era suonata in modo acustico. All'epoca comunque non sarebbero stati in grado di suonare dal vivo un brano come questo: il suono dei pianoforti elettrici non era sufficientemente bello, e i pick up per chitarre acustiche disponibili a quel tempo generavano ogni tipo di rumore. Oggi i campionamenti di pianoforte suonano molto bene, e la tecnologia dei pick-up ha fatto grandi progressi. La seconda sezione del brano fu composta da Mike Rutherford, sebbene l'assolo di chitarra fosse stato comunque assegnato a Steve.

"Una piccola canzone, ma piena di dolci ricordi, per me e spero anche per voi" sono le parole conclusive con cui il Maestro si congeda. [8:-x]

Re: Steve commenta le canzoni dei Genesis.

PostPosted: 10 Jun 2020, 11:19
by Fizzo
non sono un grandissimo amante di selling che ho sempre trovato un po' troppo patininato e prolisso (chi ha detto battle of epping forest? [:)] ), ma after mi piace molto ed è uno di quei brani un po' troppo sottovalutati a mio avviso

Re: Steve commenta le canzoni dei Genesis.

PostPosted: 01 Jul 2020, 13:56
by highinfidelity
Cerchiamo di recuperare qualche Track Chat dei giorni scorsi, il 25 il Maestro ci presentava...

Chamber Of 32 Doors

...nella versione però risuonata in occasione di Genesis Revisited II. Steve infatti aveva sempre desiderato che il brano avesse un'introduzione chitarristica, in questo caso realizzata con una chitarra classica. Anche l'orchestrazione seguente è maggiormente elaborata grazie ai campionamenti oggi disponibili. Una lunga nota sostenuta offre ancora una volta l'occasione per ringraziare (ed entusiasmarsi) per gli strumenti a sostegno infinito realizzati dalla Fernandes. Le liriche del brano, com'è noto, furono scritte da Peter Gabriel da solo (e furono anche il suo canto del cigno) mentre il resto del complesso aveva composto la musica. La canzone, una delle migliori di The Lamb a parere del Maestro, fu parzialmente incisa ad Hedley Grange, e Steve osserva come sia la combinazione d'una parte ricca d'influenze classiche unita ad una parte solare che ha quasi la semplicità della musica country.

Re: Steve commenta le canzoni dei Genesis.

PostPosted: 01 Jul 2020, 14:06
by highinfidelity
E' invece del 27 giugno il commento a...

Hairless Heart

...la cui melodia d'apertura fu composta da Steve ed eseguita alla chitarra classica, con un bellissimo arpeggio di Tony all'organo ripetuto dall'eco. Successivamente il tema è ripreso con un timbro-firma di Steve: il suono privo d'attacco (fade-in) realizzato con un gran lavoro al pedale del volume, mentre la chitarra è effettata col fuzzbox e l'echoplex. Segue poi un bellissimo tema di sintetizzatore composto da Banks. Nella parte conclusiva il Maestro punta ammirato l'attenzione su alcune sincopi di Collins, che fanno apparire il brano come se fosse suonato su un tempo dispari, mentre a suo dire è un semplice 4/4 (un po' trasecolo perché a me il tempo sembra veramente dispari, ma sicuramente è ignoranza mia... [O:-)] ).

Trovo veramente bello come Steve abbia spesso parole di elogio per quanto fatto dagli altri Genesis, molto sovente per Tony Banks, ma qui anche per Collins. Sarebbe "carino" vedere di quando in quando questa stima ricambiata... [:-I]

Re: Steve commenta le canzoni dei Genesis.

PostPosted: 01 Jul 2020, 15:05
by Starless74
highinfidelity wrote: Nella parte conclusiva il Maestro punta ammirato l'attenzione su alcune sincopi di Collins, che fanno apparire il brano come se fosse suonato su un tempo dispari, mentre a suo dire è un semplice 4/4 (un po' trasecolo perché a me il tempo sembra veramente dispari, ma sicuramente è ignoranza mia... [O:-)] ).


No no, il tema di Tony (al contrario di quello di Steve) è effettivamente in 4/4, solo che Phil dà l'accento col piatto in levare sull'ultima nota. [;)]

Re: Steve commenta le canzoni dei Genesis.

PostPosted: 02 Jul 2020, 18:52
by rkive
highinfidelity wrote:
Chamber Of 32 Doors

...Steve osserva come sia la combinazione d'una parte ricca d'influenze classiche unita ad una parte solare che ha quasi la semplicità della musica country.

Anche Giammetti su Musical Box cita Peter Gabriel che parla di "una sezione che ha qualcosa di country & western".

Non mi è chiaro se è nelle strofe o nel ritornello, e poi se s'intende il genere country USA, tipo Neil Young e John Denver... [:(]

Re: Steve commenta le canzoni dei Genesis.

PostPosted: 04 Jul 2020, 09:09
by rkive
More fool me...

E' nel ritornello!

"I'd rather trust a countryman than a townman."

In effetti si avvicina molto alla musica west-coast di Neil Young. [:)]